- Il professore del Campus Bio-Medico di Roma spiega come convivere con il virus e quali accorgimenti adottare per evitare l’infezione. Nell’80% dei casi è asintomatica, ma può diventare pericolosa per le persone fragili
- “Nessun allarme, ma servono attenzione e monitoraggio costante. Convivenza e Precauzioni” secondo il Professore
di Luigi Alerti
Roma, 30 luglio 2025 – Nel Lazio, la gestione delle infezioni virali, in particolare quelle legate a virus trasmissibili come il West Nile, sta tornando al centro dell’attenzione. Negli ultimi giorni, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha confermato 32 casi di infezione da West Nile in Italia, di cui 21 nella sola provincia di Latina.
Tra questi, si registrano due decessi, uno a Fondi e l’altro in provincia di Novara, a sottolineare la gravità potenziale per alcune categorie vulnerabili. Il professor Anna Teresa Palamara, direttrice del dipartimento di Malattie Infettive dell’ISS, ha evidenziato che l’80% dei casi è asintomatico, ma il rischio di complicanze gravi rimane elevato per le persone fragili.
A fare chiarezza sulla situazione e sulle strategie di convivenza con il virus interviene un esperto del Campus Bio-Medico di Roma, che sottolinea l’importanza di un approccio informato e prudente. “Il virus può essere gestito con attenzione e monitoraggio costante, senza alimentare inutili allarmi”, dichiara il professore, che invita la popolazione a non sottovalutare le precauzioni necessarie.

Sintomi evidenti della puntura

L’80% delle infezioni, come confermato dai dati recenti, decorre senza sintomi evidenti, ma in una minoranza di casi può evolversi in condizioni serie, specialmente tra anziani, immunodepressi e persone con patologie pregresse.
Aggiornamenti ad oggi sui decessi nel Lazio
I dati più recenti indicano che i decessi legati al West Nile nel Lazio riguardano principalmente individui con fattori di rischio preesistenti. Il caso di Fondi ha acceso i riflettori sulla necessità di interventi mirati nelle aree rurali, dove la presenza di zanzare vettore è più marcata.
L’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, riferimento per le malattie infettive, ha condotto analisi che confermano 12 nuovi casi nella regione solo negli ultimi giorni. Nessun decesso aggiuntivo è stato segnalato nelle ultime 24 ore, ma le autorità sanitarie mantengono alta la guardia, soprattutto nelle zone a rischio come Latina.
Come Convivere con il Virus: Consigli Pratici
Il professore del Campus Bio-Medico offre una serie di raccomandazioni per limitare la diffusione del virus. Tra queste, l’uso di repellenti per insetti, l’installazione di zanzariere e la rimozione di acqua stagnante, habitat ideale per le zanzare.
“Non è necessario vivere nella paura, ma è fondamentale adottare abitudini preventive”, spiega. Per le persone fragili, si raccomanda di evitare l’esposizione all’aperto durante le ore serali e di consultare un medico in caso di febbre improvvisa o eruzioni cutanee, sintomi tipici della febbre da West Nile.
Le autorità regionali, in collaborazione con l’ISS, stanno implementando misure di sorveglianza attiva, inclusi controlli sulle donazioni di sangue e trapianti per prevenire trasmissioni. “Il virus è endemico in Italia da anni, e la situazione è sotto controllo”, rassicura Palamara, pur sottolineando l’importanza di un monitoraggio continuo.




