- Il gruppo in assemblea pubblica fa il punto sulla situazione politica in corso e lancia il suo appello in un comunicato ufficiale
Comunicato Stampa
Albano 20 novembre 2025 – Ripartire, dopo la crisi amministrativa, per costruire una politica che metta al centro le persone: è questo l’impegno che L’Altra Albano intende assumersi con responsabilità e determinazione, in un momento delicato per la nostra città.
La caduta dell’amministrazione a guida di Massimiliano Borelli rappresenta senza dubbio una ferita, ma anche un’occasione per ripensare insieme il futuro di Albano.
Lo scorso 18 novembre abbiamo incontrato cittadine e cittadini in un’assemblea pubblica dedicata a quanto accaduto. Abbiamo scelto la Casa comunale perché riteniamo che sia il luogo naturale del confronto democratico, aperto e trasparente. E abbiamo atteso alcuni giorni prima di convocare questo dibattito perché le vicende importanti meritano riflessioni serie e approfondite, non reazioni impulsive.
In una sala consiliare gremita, si sono susseguiti gli interventi dell’ex Assessora alla Pubblica Istruzione Maria Cristina Casella, dell’ex Consigliere comunale dell’Altra Albano Salvatore Tedone e della Consigliera regionale del Lazio Alessandra Zeppieri. Interventi che hanno evidenziato, ancora una volta, come il gruppo abbia lavorato negli ultimi quindici anni al servizio della comunità, mantenendo sempre un rapporto di condivisione e trasparenza con le altre forze politiche.
L’assessora Casella ha affermato che la sfiducia che ha portato alla caduta dell’amministrazione Borelli, pur essendo un atto politico legittimo, avrebbe richiesto maggiore trasparenza e un confronto aperto in Aula consiliare.
Ha definito la sfiducia non solo come un fatto politico, ma anche come un evento profondamente umano e collettivo che coinvolge persone, rapporti e fiducia, lasciando amarezza e smarrimento.
Ha sottolineato come sia necessario riconoscere responsabilità e mancanze per poter ripartire su basi più solide e autentiche. Guardando al futuro, ha invitato a trasformare questo momento delicato in un’occasione di verità e ripartenza, rilanciando un metodo basato su dialogo trasparente, responsabilità e partecipazione della cittadinanza, per ricostruire fiducia e far continuare a crescere la comunità di Albano Laziale.
Il Consigliere Tedone ha poi evidenziato le criticità amministrative che hanno portato al dissolvimento della maggioranza, a partire dalla mancanza di dialogo del partito di maggioranza relativa, il Partito Democratico, con le altre liste.
Una chiusura che perdurava da oltre un anno, nonostante le richieste dell’Altra Albano di avviare una verifica politica utile a rafforzare la coalizione e a portare a termine il mandato ricevuto dai cittadini e dalle cittadine.
Tedone ha individuato nel Partito Democratico il principale responsabile dell’accaduto, affermando che con l’atteggiamento politico portato avanti ha di fatto consegnato le chiavi della città al centrodestra.
Per questo ha ribadito, con la sua consueta schiettezza, che chi ha tali responsabilità non potrà gestire la costruzione del prossimo confronto politico tra le forze di centrosinistra e che occorre una proposta alternativa al modo tradizionale di presentarsi nella prossima competizione elettorale.
Non si può utilizzare il classico schema di liste collegate a chi da Roma decide con i suoi poteri commissariali di sfruttare un evento religioso come il Giubileo per costruire un inceneritore nel territorio dei Castelli Romani.
Ha inoltre ricordato che anche la scelta di alcuni di ricorrere al notaio rappresenta una responsabilità politica, avendo preferito la via più semplice invece del confronto nella Casa comunale, luogo di rappresentanza dell’intera comunità.
La Consigliera regionale Alessandra Zeppieri ha ringraziato tutte e tutti coloro che, negli anni, hanno contribuito a far crescere L’Altra Albano, credendo nella possibilità di un’altra politica e ottenendo risultati importanti. Ha richiamato alcuni avvenimenti politici recenti, evidenziando come dialogo, trasparenza e rispetto siano stati gradualmente sostituiti da decisionismo e chiusura.
Ha ribadito che L’Altra Albano, malgrado le criticità riscontrate, avrebbe sostenuto l’Amministrazione Borelli sino alla fine del mandato elettorale, condannando la scelta della sfiducia dal notaio e sostenendo che se l’esperienza amministrativa era destinata a terminare questo sarebbe dovuto avvenire attraverso un confronto vero, nel luogo che rappresenta l’intera cittadinanza: la sala consiliare di Palazzo Savelli.
Ha concluso il suo intervento soffermandosi sulla necessità di guardare avanti e di farlo con uno sguardo sicuro e determinato, nella convinzione che il centrosinistra ad Albano possa e debba rinascere su basi più solide, più partecipate e più vicine ai bisogni reali della città.
Come gruppo politico intendiamo costruire un programma di governo partecipato e fondato sulla trasparenza, sulla condivisione, sulla centralità dei servizi pubblici e della cura delle persone, soprattutto delle più fragili.
L’Altra Albano ribadisce inoltre la disponibilità a valutare percorsi politici davvero innovativi, anche superando gli schemi tradizionali del centrosinistra e del centrodestra qualora ciò fosse necessario a costruire un progetto credibile, inclusivo e radicato nella comunità.
L’Altra Albano c’è e ci sarà. Accanto alla città, dentro la città, con la città. Perché solo attraverso un percorso collettivo sarà possibile dare ad Albano, Cecchina, Pavona, Le Mole e Cancelliera un progetto credibile, innovativo e profondamente umano.




