• In una società, una comunità, uno Stato la sanità è uno dei settori fondamentali, non solo perché attiene a un diritto non alienabile, sancito dalla nostra Costituzione, ma perché, di fatto è la base per il benessere individuale e collettivo

a cura del Comitato NOC e per il diritto alla salute (CDS NOC)

Ariccia (Rm) – Una comunità di persone sane è una comunità destinata a prosperare. Perciò l’investimento nella sanità, non solo rappresenta un principio di giustizia sociale ed uguaglianza, ma contribuisce allo sviluppo economico del paese.

In Italia, la spesa sanitaria pubblica nel 2023 è stata di 176,1 miliardi di euro, pari al 6,2% del PIL.
Conoscere il dato ufficiale è essenziale per assicurarci che queste somme di denaro pubblico siano usate con la massima efficacia possibile dagli addetti ai lavori, e che il lavoro di questi possa essere percepito come apprezzabile da parte dei cittadini.

Ultimamente, esiste una crescente insoddisfazione tra i cittadini ed è palese il senso di impotenza nei confronti delle decisioni prese dagli “addetti ai lavori” ai vari livelli politici, e dei risultati che quest’ultimi stanno producendo di fatto nelle loro esistenze.
Cosa e come esattamente può fare un cittadino per far sentire la propria opinione sulle questioni della sanità che lo riguardano direttamente?

Fortuna di noi Italiani è che vivendo all’interno di uno stato democratico abbiamo a nostra disposizione, due strumenti: il nostro voto (per varie istituzioni) e la legge sull’amministrazione trasparente (D.lgs. n.33 del 14 marzo 2013) che ci permette l’accesso a tutto ciò che producono le varie amministrazioni.

Uno dei nostri voti, molto spesso trascurato da parte di tanti cittadini è destinato all’elezione dei nostri sindaci.

Il sindaco ha il compito di tutelare la salute individuale e collettiva. Assieme al proprio Consiglio comunale, il sindaco è responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. In veste di autorità sanitaria locale, adotta provvedimenti per la tutela della salute (tramite ordinanze) per fronteggiare emergenze sanitarie locali e definisce le linee di indirizzo per l’impostazione dell’assistenza sanitaria nel territorio comunale e nell’ ambito regionale.

L’unico modo che un sindaco ha per influenzare la programmazione sanitaria del proprio territorio comunale, all’interno dell’ASL di riferimento e, successivamente nell’ambito regionale è attraverso lo strumento democratico che si chiama “Conferenza dei Sindaci”.

La Conferenza dei Sindaci è un organo collegiale, composto dai vari sindaci di un territorio appartenete ad una ASL territoriale. Questo organo definisce le linee di programmazione sanitaria locale e controlla l’attività socio-sanitaria dello stesso.

Composizione della Conferenza dei Sindaci Partecipa alla programmazione dell’attività socio-sanitaria
Pertanto, carissimi cittadini, per tutelare il nostro diritto alla salute è essenziale, innanzitutto, scegliere bene, il nostro sindaco! Una persona che, all’interno della sua Conferenza dei Sindaci, sappia bene interpretare e trasmettere le richieste sanitarie del proprio territorio, e pretendere la soluzione delle problematiche espresse dalla propria comunità.

Dobbiamo esigere, altresì, di conoscere tutto ciò che accade durante una seduta della Conferenza dei Sindaci della nostra ASL di riferimento, per verificare e convalidare la nostra scelta politica nella conduzione delle amministrazioni locali.

L’ASL RM 6, che è la nostra ASL di riferimento copre i territori di ben 21 comuni: Albano Laziale, Anzio, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Ciampino, Colonna, Frascati, Grottaferrata, Genzano di Roma, Lanuvio, Lariano, Marino, Montecompatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Nettuno, Pomezia, Rocca di Papa, Rocca Priora e Velletri.

Pomezia è il comune più popoloso del territorio che copre l’ASL RM 6, e in conseguenza, la Conferenza dei Sindaci dell’ASL RM 6 è presieduta e convocata dal sindaco in carica del comune di Pomezia.
La seduta della Conferenza dei Sindaci, in linea con la legge sulla trasparenza amministrativa deve essere una assemblea pubblica, aperta all’ascolto per tutti i cittadini interessati.

La sua convocazione ufficiale, deve essere pubblica e pubblicizzata attraverso canali istituzionali, ciò è i vari Albi pretori dei comuni d’interesse e della stessa ASL di riferimento.
Ogni ASL dovrebbe, nei termini delle leggi in vigore, essere dotata di un suo Regolamento per il
funzionamento di detta Conferenza.

Come Comitato cittadino, purtroppo, abbiamo dovuto costatare che la convocazione della Conferenza dei Sindaci della nostra ASL, fino ad oggi, non è facilmente reperibile per il pubblico. Ci rivolgiamo perciò, sia al Direttore generale dell’ASL RM 6 dott. Giovanni Profico, sia ai 21 sindaci dei comuni che ne fanno parte, affinché intervengano tempestivamente per ovviare a questa carenza, che rappresenta, di fatto, una grave violazione del diritto dei cittadini di poter conoscere decisioni che influiscono direttamente sulla loro salute.

Riteniamo inoltre segnalare l’attuale mancanza, per la nostra ASL RM 6, di uno specifico regolamento per il funzionamento della Conferenza dei Sindaci

• È composta dai sindaci dei comuni che fanno parte dell’ASL
• È presieduta dal sindaco del comune più popoloso del distretto
• È composta in rappresentanza dell’ASL dal suo Direttore Generale, e senza il diritto al voto dal Direttore amministrativo, Direttore sanitario e il Presidente del Collegio Sindacale.
• Concerta e collabora con l’ASL per programmare e integrare le prestazioni sanitarie
• Approva atti come il bilancio, il piano strategico aziendale e il piano attuativo annuale
• Verifica l’andamento dell’ASL e trasmette proprie valutazioni al direttore generale
• Richiede alla Giunta regionale la revoca del direttore generale
• Adotta linee di indirizzo per integrare le attività sanitarie e sociosanitarie con gli interventi sociali
• Esprime i bisogni sociosanitari delle comunità locali e le esigenze sanitarie della popolazione