- Un convegno per intrecciare istituzioni, comunità e politiche di prevenzione
di Luigi Alerti
Nel pomeriggio di ieri si è svolto nella Sala Tevere della Regione Lazio il convegno “Costruire legalità: politiche, comunità e sicurezza dei cittadini”, un momento di confronto promosso dalle istituzioni regionali con l’obiettivo di riflettere sul ruolo delle politiche pubbliche e della partecipazione civica nel rafforzare la legalità e la sicurezza nelle comunità locali.
L’iniziativa, ospitata nella prestigiosa Sala Tevere del Consiglio regionale – spazio istituzionale spesso utilizzato per eventi che coinvolgono amministratori, esperti e realtà della società civile – si inscrive in un più ampio ciclo di iniziative dedicate al tema della sicurezza urbana e della coesione sociale, che la Regione sta portando avanti anche tramite l’Osservatorio Legalità e Sicurezza e progetti legislativi collegati alle politiche di prevenzione e tutela dei cittadini. Regione Lazio
Temi al centro del dibattito
Il convegno ha affrontato alcuni dei nodi cruciali per una cultura diffusa della legalità:
- Il ruolo delle istituzioni pubbliche nel coordinare azioni di sicurezza, prevenzione e contrasto ai fenomeni di illegalità;
- Le comunità territoriali come protagoniste nella costruzione di fiducia e partecipazione civica;
- La cooperazione tra forze dell’ordine, enti locali e società civile come elemento chiave per rafforzare la presenza dello Stato nei territori cittadini.
Relatori istituzionali, rappresentanti tecnici e portavoce di enti locali si sono alternati nei loro interventi per delineare i percorsi e le strumenti operativi a disposizione degli amministratori e delle comunità.
Tra questi l’avvocato, Faliero Comandini, consigliere comunale di Velletri e avvocato patrocinante, ha portato il suo contributo di riflessione giuridica e di impegno civico nel dibattito sulla legalità. “Ringrazio l’Associazione Noi Siamo Roma che mi ha permesso di partecipare all’interessante convegno come relatore. – ha commentato.

È stato trattato il complesso tema della “legalità” sotto molteplici aspetti, convergendo che bisogna diffondere sempre di più la cultura della legalità soprattutto nelle scuole e negli ambienti frequentati dai giovani, affinché questi ultimi diventino consapevoli dell’importanza del rispetto delle regole per una civile convivenza.”
Il titolo dell’evento riflette un approccio ampio alla sicurezza: non solamente come ordine pubblico e repressione dei reati, ma come legame tra politiche sociali, sviluppo delle comunità e creazione di condizioni di convivenza civile, tema centrale nelle politiche della Regione Lazio negli ultimi anni.
Enti e associazioni sono stati invitati a orientare le proprie iniziative non solo verso il contrasto diretto della criminalità ma anche verso la promozione di processi educativi e di inclusione sociale, strumenti ritenuti essenziali per una legalità “partecipata”.
Questo approccio è coerente con le finalità generali dell’Osservatorio Legalità e Sicurezza istituito dalla Regione, che mira ad affiancare analisi, monitoraggio e buone pratiche nel campo della sicurezza e della legalità. Regione Lazio
L’appuntamento di ieri si inserisce in un quadro più ampio di iniziative regionali tese a formalizzare strategie e strumenti per la sicurezza integrata: tra queste, incontri dell’Osservatorio Tecnico-Scientifico per la sicurezza e la legalità, come la recente presentazione del rapporto “La criminalità nel Lazio”, anch’essa ospitata nella Sala Tevere e promossa da enti istituzionali e tecnici.
Il convegno ha rappresentato un’occasione per riaffermare l’importanza di un dialogo multi-livello tra istituzioni, società civile e cittadini nella costruzione di un ambiente sicuro e rispettoso dei diritti, confermando che la sicurezza «non è un prodotto isolato» ma un processo condiviso che richiede strumenti, risorse e soprattutto partecipazione collettiva.



