Nella mattinata del 30 giugno, presso la chiesa di San Martino, si è svolto l’incontro con l’associazione Difendiamo l’Allegria a.p.s. dal chiaro obbiettivo: “Conoscersi ed affrontare insieme il cammino della disabilità mentale come una famiglia”
Velletri (Rm) – L’evento ha visto in primis, attorno alle 9.30, la consumazione di una colazione, in compagnia, per poi passare alla presentazione dell’associazione e dei moltissimi progetti di inclusione mesi in atto dalla stessa.
Ad introdurre e coordinare l’evento, Leonardo Mayone, che con esperienza e giuste parole ha spiegato a tutti i presenti come sia “necessario il lavoro dell’associazione nella lotta al disaggio psico-sociale che tanti ragazzi e le loro famiglie vivono in prima persona” perché, come ha anche in seguito affermato la dottoressa Barbara Cecchini, psicologa psicoterapeuta, l’inclusione è ancora un’illusione, una pratica apparente che è ancora lontana dal dirsi reale e genuina.
Così si è espresso Mayone: “Per debellare lo stigma della salute mentale bisogna socializzare, condividere, includere. Accettare le difficoltà del singolo individuo e far si che la società non imponga elementi limitanti a chi è fuori dai rigidi schemi della vita sociale. Affrontare insieme, tenendosi per mano il dolore, il dolore non fisico ma psichico”
Tutto ciò nel pratico, grazie anche numerosi volontari dell’associazione, si muta in laboratori e vari attività tecniche, tutte quante mostrate ai presenti tramite la proiezione di un breve video. I progetti sono di ogni tipo: i “Musicabili” laboratorio di musica e teatro, che ha contribuito a creare la strepitosa band di Vincenzo, ragazzo affetto dalla sindrome di down che grazie al coraggio della mamma Angela, ha potuto coronare il suo sogno musicale. La band, dalla grande carica, ha già infatti calcato importanti palchi.
VI sono poi numerose attività tecniche, mirate allo sviluppo dei 5 sensi, quali: la creazione di un presepe, sul tema della guerra, per una competizione locale di presepi, oppure la cura di alcune piantine poi vendute ai mercatini natalizi in Piazza Cairoli del natale 2022 e tanto altro.
Insomma un fitto programma di attività e laboratori con il quale si “cura” l’anima dei ragazzi (questo il link del sito dell’associazione per chi fosse interessato a tutte le attività https://associazionedifendiamolallegria.family.blog/).
Ma il traguardo è ben lontano, vi è infatti bisogno di creare una vera inclusione tramite questi progetti, far sì che anche persone “normodotate” si immergano nelle attività e creino legami umani genuini e non di mera apparenza.
A prendere la parola a questo punto è stato il Dott. D’Auria, presidente del CSM (Centro Salute Mentale) di Velletri, il quale si è espresso a favore dell’importanza della collaborazione tra il CSM e enti locali come l’associazione Difendiamo l’Allegria.
Infatti, li dove il Centro non può arrivare, sono gli enti locali come questi gli unici in grado di elevarsi a “occhio del territorio” ed entrare davvero in contatto con le persone al fine di scoprire necessita nuove per famiglie e ragazzi. Dopo di che, al termine del discorso, ha esposto un fastidioso problema: ovvero la mancanza sul territorio di proprietari che affittino abitazioni ai ragazzi diversamente abili. La resistenza è ancora troppo forte pensando anche all’importanza che può avere sulla psiche dei ragazzi l’indipendenza abitativa.
In chiusura è stato il momento dell’accorato discorso della già citata dottoressa Cecchini la quale ha lodato l’operato dell’associazione che “restituisce il senso della vita” e che porta avanti qualcosa che davvero “fa la differenza” contribuendo a sanare l’autostima dei ragazzi troppo spesso lesa, atterrita, dalla società.