Il vicepresidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma, Stefano De Lillo, spiega gli effetti della cannabis odierna
Roma (Rm) – In un commento, dopo la tragica vicenda dell’uccisione di Michelle Causo a Roma da parte di un suo coetaneo, il Dottor Stefano De Lillo riferisce “La chiave di lettura di episodi di cronaca nera, come quello avvenuto a Primavalle, risiede nell’utilizzo di sostanze cannabinoidi. Si tratta spesso di composti sintetici devastanti che fanno perdere la percezione della realtà e che, quindi, fanno commettere omicidi”.
Prima di uccidere la diciasettenne Michelle Causo il suo coetaneo ha dichiarato di essere sotto l’effetto di hashish.
Il consumo di hashish e cannabinoidi costituisce anche la chiave di lettura di moltissimi incidenti stradali in cui il guidatore perde il controllo della realtà e, quindi, del proprio veicolo.
Secondo Stefano De Lillo : “dobbiamo far comprendere all’opinione pubblica il dato scientifico e che non si tratta di droghe ‘leggere’, bensì di sostanze fortemente psicotrope che, oltre a far perdere la percezione della realtà, possono avere anche risultati devastanti se assunte continuativamente, portando il 15-20% dei casi a schizofrenia e psicosi”.
Non sono, però, solo i cannabinoidi a dover preoccupare. I ragazzi assumono tutte le sostanze psicoattive, dall’alcol alla cannabis fino alla cocaina, in età sempre più precoce rispetto al passato.
Un 25% degli studenti delle scuole superiori ha fumato cannabis nell’ultimo periodo. I social network, in particolare gli youtuber e i tik toker hanno anticipato le tappe dell’adolescenza. C’è una condizione di discontrollo degli impulsi: una persona che ha iniziato precocemente a fumare in modo continuativo, a prendere sostanze, a bere alcol da quando è giovane non ha freni inibitori e arriva a commettere cose terribili proprio perché non si rende conto delle conseguenze delle proprie azioni.
La chiave di svolta è un’ informazione ben articolata e ben orientata da parte di medici, psicologi, assistenti sociali, genitori e insegnanti di scuola che si occupano di queste tematiche, che siano debitamente formati.
Ecco perché l’Ordine dei medici di Roma sta supportando iniziative di informazione e di promozione di salute nelle scuole per potenziare la prevenzione”.