14 Dicembre 2025

Incendio nel Commissariato di Polizia ad Albano: 15 auto distrutte

L’incendio al Commissariato di Polizia di Albano Laziale, avvenuto la mattina del 24 febbraio 2025, rappresenta un evento significativo per la sicurezza e la viabilità della zona dei Castelli Romani. Reazioni dei sindacati e dei politici


di Bruno Trinca


Albano (Rm) – L’incendio è stato segnalato intorno alle 3:30-4:00 del mattino del 24 febbraio 2025. Le fiamme sono divampate nel parcheggio interno del Commissariato, situato a Borgo Garibaldi, distruggendo circa 10 veicoli, tra cui auto di servizio della polizia e veicoli privati degli agenti. Il rogo ha causato anche danni alle finestre e alle facciate di due abitazioni vicine, ma fortunatamente non ci sono stati feriti né intossicazioni.

I vigili del fuoco e gli agenti di polizia sono intervenuti prontamente, riuscendo a controllare l’incendio entro le 7:32, secondo alcune fonti. Le operazioni di spegnimento hanno richiesto la chiusura temporanea di Via Appia, con ripercussioni sulla viabilità locale.

Video esclusivo de La Torre, dell’incendio delle ore 4,30 di questa mattina

Le auto distrutte (foto AGI)

Secondo i report, i danni materiali sono ancora in fase di quantificazione, ma includono anche le strutture vicine. I vigili del fuoco hanno lavorato intensamente, e non sono stati riportati incidenti ai soccorritori.

“Le automobili andate a fuoco sono 9 della polizia stradale e 6 del commissariato. Nell’attacco due poliziotti, uno della stradale e uno del commissariato hanno riportato intossicazioni da fumo e al momento sono in ospedale per ulteriori accertamenti“,  ha informato il segretario del sindacato di polizia Coisp Domenico Pianese

Le autorità stanno investigando l’incendio come possibile atto doloso, considerando l’uso di liquidi infiammabili o inneschi. Questa ipotesi è rafforzata da un incidente analogo avvenuto pochi giorni prima alla caserma dei carabinieri di Castel Gandolfo, dove un uomo incappucciato è stato visto dalle telecamere mentre scavalcava il muro e appiccava il fuoco a diverse auto di servizio. Le indagini stanno analizzando le telecamere di videosorveglianza del Commissariato per identificare eventuali responsabili, esplorando sia l’ipotesi di un folle isolato sia quella di un piano organizzato, inclusa una pista anarchica, sebbene non ci siano ancora rivendicazioni.

Il sindaco Massimiliano Borrelli ha espresso solidarietà alle forze dell’ordine, sottolineando l’unità della città contro tali atti di violenza. Fabio Conestà, presidente di Mosap, ha definito l’incidente un “atto intimidatorio gravissimo“, chiedendo un’indagine approfondita e punizioni per i responsabili .

Queste dichiarazioni riflettono la preoccupazione per la sicurezza delle forze dell’ordine e la stabilità della zona.

L’incidente ha avuto un impatto significativo sulla viabilità locale, con la chiusura iniziale di Via Appia e il successivo sistema a senso unico alternato, che continua a creare disagi. La distruzione dei veicoli di servizio potrebbe compromettere le operazioni di polizia nella zona, richiedendo un rapido intervento per ripristinare le capacità operative.

Al fianco delle forze dell’ordine contro vili attacchi” è il grido di Giancarlo Righini, Assessore al Bilancio, all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare della Regione Lazio, che in una nota stampa asserisce:

Piena solidarietà al commissariato della Polizia di Stato di Albano vittima di un episodio dai risvolti inquietanti. L’incendio avvenuto questa notte, di probabile natura dolosa, ci lascia decisamente preoccupati anche in considerazione del fatto che non si tratterebbe di un fatto isolato, ma di una precisa strategia che ha messo nel mirino le Forze dell’Ordine dei Castelli Romani. Nell’attesa che si faccia piena luce sulla vicenda, ci stringiamo accanto agli agenti, certi che non si faranno intimidire da questi vili attacchi, ma che continueranno a fare egregiamente il loro lavoro a tutela della sicurezza di tutti i cittadini. Noi siamo e saremo sempre al loro fianco!”.

Il gravissimo fatto di cronaca – denuncia Valter Mazzetti, segretario generale del sindacato – attesta un terribile clima di violenza che sfocia in aggressioni con ogni probabilità preordinate e ben organizzate (di pochi giorni fa un episodio analogo contro il Comando dei Carabinieri di Castel Gandolfo, ndr) contro le forze dell’ordine, e dunque contro lo Stato. C’è massima allerta per quanto sta accadendo e le indagini dovranno far luce su episodi che, ben lungi dall’essere gesti di qualche balordo, avrebbero potuto avere conseguenze drammatiche

Altro commento al vile episodio di questa mattina quello del Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Metropolitano di Roma, Massimo Ferrarini che in ugual maniera denuncia:

“Totale solidarietà e vicinanza agli agenti ed ai dirigenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Albano Laziale, i cui automezzi sono stati fatti oggetto nella notte scorsa di un atto incendiario, di probabile origine dolosa.

Fiducioso nel lavoro degli organi inquirenti, affinchè sia fatta piena luce su un episodio inquietante, che fa seguito ad un altro atto intimidatorio verso i Carabinieri di Castel Gandolfo.

Ogni attacco alle forze dell’ordine rappresenta una minaccia alla democrazia, anche per questo auspico che il dispositivo di sicurezza e controllo sul territorio dei Castelli Romani venga adeguatamente garantito e se possibile potenziato, nell’interesse delle comunità locali”.

Un elemento preoccupante è la ripetizione di simili attacchi. L‘incendio a Castel Gandolfo, menzionato in precedenza, suggerisce un pattern di atti intimidatori contro le forze dell’ordine, con un uomo incappucciato visto nelle telecamere. Questo dettaglio, non immediatamente evidente, evidenzia una potenziale escalation di tensione nella regione.

Dal Circolo FdI di Castel Gandolfo centro identica denuncia per l’accaduto: “Forte condanna per l’ignobile rogo al Commissariato e vicinanza ai due poliziotti rimasti feriti. A loro va il nostro augurio di un pronto e completo recupero. A pochi chilometri da noi, un nuovo attacco criminale contro le Forze dell’Ordine dopo quello che ha colpito il Comando Carabinieri di Castel Gandolfo. Ancora una volta uomini e donne in divisa vengono presi di mira, colpendo con loro tutto lo Stato.

Un’escalation inquietante che non può essere tollerata. Per questo motivo continuiamo a sostenere con decisione l’importanza di pene più severe nei confronti di chi si macchia di questi reati e assicurare maggiori tutele per chi indossa l’uniforme difendendo la nostra quotidianità.

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