Rispetto alle dichiarazioni della consigliera regionale Emanuela Droghei riportate da alcuni organi di stampa, la ASL Roma 5 tramite la Direttrice Generale, Dott.ssa Silvia Cavalli precisa quanto segue
Comunicato Stampa
Colleferro (Rm) – L’unità di risonanza magnetica installata presso l’ospedale “Parodi-Delfino” di Colleferro ha riportato un guasto tecnico, rilevato nelle fasi immediatamente precedenti l’avvio delle attività, che ha necessitato di alcuni giorni per la risoluzione.
Dallo scorso mercoledì 12 marzo la tecnologia in questione è pienamente operativa, sia per i pazienti ricoverati e che accedono al Pronto Soccorso del nosocomio, sia per i pazienti esterni attraverso il sistema di prenotazione regionale ReCUP. Si tratta di una innovazione di fondamentale importanza per il territorio del polo sud dell’Azienda, che si va ad aggiungere all’altra unità di risonanza attivata a Tivoli pochi mesi fa e che contribuirà a garantire livelli di presa in carico sempre maggiori per gli assistiti di questa ASL, anche nell’ambito dei percorsi diagnostico-terapeutici.
Relativamente all’argomento delle liste di attesa per prestazioni specialistiche, la ASL ha messo in atto negli ultimi mesi, in coerenza con le indicazioni regionali e da ultimo in attuazione della DGR n.777 del 10 ottobre 2024, nonché grazie alle autorizzazioni regionali concesse per l’acquisizione di un significativo numero di risorse della dirigenza e del comparto, tutte le possibili iniziative finalizzate al contenimento dei tempi di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di diagnostica strumentale.
Le richiamate iniziative hanno determinato un radicale miglioramento degli indicatori relativi ai tempi di attesa per gli assistiti della ASL Roma 5, che ad oggi, pur con delle occasionali criticità correlate ad alcune discipline storicamente carenti sul territorio, vedono garantite entro i tempi previsti per le classi di priorità le proprie richieste, in una percentuale del 93.8% per la diagnostica strumentale e del 99.9% per le visite specialistiche.
In ordine alle dotazioni di personale, come più volte rappresentato anche in riscontro a richieste da parte di testate giornalistiche e di altri organi, la ASL, appena ricevute le autorizzazioni regionali sulla base dello standard dei fabbisogni, ha avviato tempestivamente procedure di reclutamento ordinarie e straordinarie finalizzate ad adeguare le dotazioni di personale in tutte le discipline e per tutti gli ospedali aziendali, rilevando alcune note criticità nell’acquisizione delle risorse, in particolare per talune discipline, come peraltro rilevato nella quasi totalità delle Aziende di provincia.
Ciò nonostante, sono in più occasioni state fornite, e qui si ribadiscono, le più ampie rassicurazioni in ordine al fatto che i livelli assistenziali sono sempre stati garantiti, anche in termini di rispetto delle dotazioni minime per turno previste dal DM n.70/2015, ricorrendo, ove necessario a sanare la carenza di personale dipendente assegnato al presidio, a strumenti di remunerazione straordinari per il personale anche di altri ospedali aziendali e a contratti libero-professionali.
Per il reparto di cardiologia di Colleferro, nel recente periodo, sono stati acquisiti attraverso una procedura di reclutamento straordinaria due medici cardiologi già in servizio.
