14 Dicembre 2025

Lettera aperta ai sindaci di Albano Laziale Massimiliano Borelli e Ariccia Gianluca Staccoli

  • Il Comitato CDS NOC tramite il suio Presidente comunica ufficialmente in una nota i disagi derivanti dalla mancata realizzazione della strada “parallela” per l’Ospedale dei Castelli

a cura di Renata Lasic, presidente del Comitato NOC e per il diritto alla salute (CDS NOC).



Il Comitato NOC e per il diritto alla salute (CDS NOC), perseguendo i suoi obiettivi per il rispetto dell’Accordo di programma per il Nuovo Ospedale dei Castelli (NOC) da parte della Regione Lazio e della ASL RM 6, intende portare alla Vostra attenzione l’importanza della viabilità che si sarebbe dovuta sviluppare attorno al NOC per garantire il veloce e facile accesso alla Struttura e principalmente al servizio di Pronto soccorso.

Con questa nostra lettera aperta vogliamo richiamare l’attenzione degli Amministratori dei due comuni, Ariccia ed Albano Laziale e ricordare quanto sia veramente importante, affrontare la questione della viabilità, procrastinata per troppo tempo.

Ci riferiamo, di fatti, alla realizzazione della “parallela” della via Ginestreto.


Come ben noto, ma vogliamo ricordarlo, Via Ginestreto è una strada di collegamento tra Ariccia alta (Centro storico) e quella bassa, sviluppatasi questa a ridosso della SS Nettunense e conosciuta come zona Fontana di Papa (Piani di Santa Maria e Colli San Paolo).

L’arteria rappresenta, ad oggi, un collegamento importante tra la SS Nettunense e i vari comuni dei Castelli Romani, in primis Ariccia , Albano Laziale e Genzano, ma anche Nemi e Rocca di Papa.
La Via presenta un notevole traffico e diversi aspetti critici nella viabilità, in particolar modo per la presenza di un ponte di attraversamento ferroviario che costringe il senso unico alternato dei veicoli.
Lo stesso ponte consente altresì il passaggio a veicoli con una altezza limitata e, quei mezzi di trasporto che ne ignorano il divieto, spesso restano incastrati provocando il blocco del traffico anche per ore.

E purtroppo, nonostante queste problematiche la Via è, al momento, il più breve collegamento dei soprannominati comuni con il Nuovo Ospedale dei Castelli e il suo Pronto soccorso.
Nel progetto per la costruzione del NOC e nel suo relativo “Accordo di programma”, erano previsti, come già riportato sopra, interventi che riguardavano la viabilità nell’area di riferimento del NOC.
Tra questi rileviamo la costruzione di una strada “parallela all’attuale via Ginestreto”.

Tale parallela dovrebbe avere inizio con una rotatoria situata in alto, in via Italia, nel comune di Albano Laziale e finire con una rotatoria sulla Nettunense in zona di Cecchina ( sempre comune di Albano Laziale). Sarebbe previsto la realizzazione di un sottopassaggio ferroviario e il suo percorso stradale interesserebbe terreni di privati cittadini del comune di Ariccia che sarebbero eventualmente da espropriare.

Nel progetto iniziale il NOC, avrebbe beneficiato di un accesso indipendente e veloce. Oggi, senza la realizzazione della parallela di via Ginestreto, cosi come pensata originariamente e la sua relativa rotatoria adeguata sulla via Nettunense, l’entrata per i mezzi di soccorso al NOC , non è affatto agevole e non è consentita dalla via Campoleone. Perché, di fatto la parallela di via Ginestreto per arrivare al PS di NOC si dovrebbe allacciare proprio alla via Campoleone, “tagliando” la via Nettunense con la rotatoria in basso.

Per la realizzazione di tale parallela , vista la sua importanza per il funzionamento del NOC, la Regione Lazio ha stanziato ben 6 milioni di euro.
È necessario sottolineare che spesso le ambulanze dirette al NOC, per evitare il traffico attuale della via Ginestreto, sono costrette ad usare via Corioli (passando precedentemente da via Monte Giove, Genzano), strada stretta, tutta curve, di attraversamento di un quartiere strettamente residenziale e limitrofa ad una scuola primaria. Sono immaginabili i disagi collegati all’intensità del traffico negli orari di entrata ed uscita dei bambini dalle lezioni! La via Corioli, oggi rappresenta, purtroppo, un costante pericolo per chi ci abita o va a scuola, perché non dotata nemmeno dei dissuasori acustici.

Nonostante quanto fin qui rilevato, la parallela di via Ginestreto non riesce ancora a “vedere la luce”, neanche come un progetto cartaceo, se pur siano trascorsi 7 anni e ben due amministrazioni si siano susseguite alla guida del comune di Ariccia.

Ultimamente, l’amministrazione Staccoli sta cercando di portare avanti un progetto per via Ginestreto, ma questo purtroppo, pur impegnando i 6 milioni di euro stanziati dalla Regione Lazio (e che oggi, molto probabilmente non saranno neanche sufficienti qualora non fossero già stati ritirati da parte della Regione), non corrisponde al progetto risolutivo previsto nell’Accordo di programma per il NOC.

Il progetto, modificato, lo troviamo anche all’interno della Variante Urbanistica al P.R.G. del comune di Ariccia del ’77; questo risulta ridotto ad un semplice bypass del ponte ferroviario, mentre delle due rotatorie che sarebbero dovute sorgere sui territori di comune di Albano Laziale e, con la cui amministrazione attuale (di Albano Laziale) si sarebbero dovuti fare degli accordi, non c’è traccia alcuna.ù

il Comitato NOC e per il diritto alla salute, chiede , in nome di tutti i cittadini del territorio dell’ASL RM 6, alle amministrazioni in carica nei due comuni (sindaci ed assessori all’urbanistica) delucidazioni sul questo ingiustificato è inaccettabile ritardo e sulla soluzione “non soluzione” della parallela di via Ginestreto che disattende totalmente ciò che era previsto nell’Accordo di programma per il NOC.


Il Comitato, chiede altresì il perché si sia dovuto aspettare 7 anni per cercare di trovare un accordo tra due comuni limitrofi, accordo che ancora non c’è, pur avendo la disponibilità dei finanziamenti regionali?

Finanziamenti che ad oggi, molto probabilmente, grazie all’inerzia reiterata delle Amministrazioni precedenti ed attuali, risulteranno, insufficienti per la corretta realizzazione dell’ opera.
Perché tanta politica “distratta” nei confronti di una struttura sanitaria che, oltremodo necessaria per i cittadini è costata anche tanto denaro pubblico ( degli stessi tra l’altro!) , e necessità di azioni e dimostrazioni costanti come quelle che il Comitato promuove , per essere completata e funzionare in maniera efficiente ?
Noi, ovviamente, alcune ipotesi le abbiamo elaborate e le condividiamo liberamente con quanti seguono le nostre iniziative e le nostre informazioni sui social, avendo in programma anche eventi pubblici di maggiore impatto divulgativo.


Secondo noi anche qui, e il dubbio è lecito, come in tanti altri casi nel nostro “bel paese”, è forse da rilevare che gli interessi privati prevalgono sugli interessi collettivi ?
Mentre tutti i giorni, i cittadini sono testimoni delle varie campagne politiche promosse dalle due amministrazioni cui ci rivolgiamo (Ariccia ed Albano Laziale) contro l’inceneritore di Santa Palomba, naturalmente sacrosante, aggiungiamo, e in difesa del consumo del territorio, le stesse Amministrazioni continuano a produrre delle varianti urbanistiche che invece , lo promuovono continuativamente favorendo interessi privati di noti o meno noti costruttori e proprietari terrieri.


Il progetto della parallela di via Ginestreto, rappresenta senza nessun ombra di dubbio un grande interesse collettivo dei cittadini di vari comuni, ma determina nel contempo, e purtroppo, interessi di terzi.


A fronte delle considerazioni di cui sopra, in nome di tutti i cittadini e nell’interesse collettivo del nostro territorio, chiediamo ai destinatari di questa missiva, nel rispetto delle loro funzioni, ma con una certa urgenza, di promuovere un programma fattibile della parallela della via Ginestreto, con un accordo ufficiale tra i due comuni, che sia veramente risolutivo per la viabilità locale e di conseguenza per l’accesso al PS del NOC; nel rispetto del progetto iniziale e con la realizzazione delle due rotatorie (comune di Albano Laziale), il sottopassaggio ferroviario (Ariccia) e una strada nuova e parallela all’attuale via Ginestreto (Ariccia).

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