Velletri ha reso omaggio ai Caduti militari e civili nella base italiana Maestrale di Nassiriya. Morirono 28 persone e 58 rimasero feriti
di Daniele Favale
Velletri (Rm) – Molto toccante è stato il momento della deposizione della corona in segno di rispetto e omaggio alle vittime, subito seguito dal toccante discorso del Sindaco Cascella che ha dichiarato: “Rivolgo un saluto alle autorità militari, civili e religiose, alle associazioni combattentistiche d’arma nonché a tutti i presenti. Il 12 novembre 2003 è stato un giorno tragico: un camion pieno di esplosivo si schiantò volontariamente contro la base maestrale di Nassiriya, causando la morte di 28 persone di cui 19 connazionali. Un sentito omaggio va quindi ai 12 carabinieri, 5 soldati dell’esercito e due civili caduti nell’adempimento del dovere, in seguito a quell’indegno attacco terroristico perpetrato contro chi stava espletando una missione di pace, finalizzata alla formazione della polizia locale.

Purtroppo, i nostri tempi sono caratterizzati di una da una recrudescenza del fenomeno terroristico di matrice fondamentalista islamica che, dal fatale 11 settembre 2001, ha espresso una propria vita a Madrid, Londra, Barcellona, Parigi con ben tre attentati nel 2015, Bruxelles nel 2016, Nizza e purtroppo molti altri ancora. Il fallimento del vertice di Camp David e degli accordi Sharm El Sheikh hanno segnato lo scoppio della seconda Intifada, con la ripresa del fenomeno degli attentati suicidi palestinesi nelle principali città israeliane che ha portato al massacro dell’ottobre 2023 quando infiltrati di Hamas in alcune località intorno alla Striscia di Gaza hanno preso ostaggi e dato fuoco alle case, uccidendo barbaramente uomini, donne e bambini. Il tutto con il pericolo che la delicata situazione possa ulteriormente degenerare.

A questa ignobile violenza si frappongono le forze armate di polizia, che quotidianamente mettono a repentaglio le proprie vite per la sicurezza di tutti, in nome di quei valori di pace, giustizia, libertà e democrazia, e si frappongono alle atrocità delle guerre, e l’ignominia del terrorismo. Rivolgo quindi a loro un sentito ringraziamento e, nel ricordare le vittime della strage di Nassiryia, esprimiamo riconoscenza ed onoriamo tutti caduti per la patria, stringendoci ai loro orfani alle loro vedove, ed a quanti sono rimasti feriti nel corpo e nello spirito, con la consapevolezza che senza la loro abnegazione ed il loro sacrificio non saremmo la nazione che siamo”.
Subito dopo il Sindaco, ha preso parola il Comandante del 2° Reggimento della Scuola Allievi Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Velletri, il Colonnello Carlo Lecca: “Ringrazio le autorità civili, religiose e militari presenti. Oggi sono particolarmente onorato ricevere una componente del Battaglione Paracadutisti, sempre impegnato all’estero per la difesa della pace. Oggi ci riuniamo per ricordare un giorno che per la nostra arma e per l’intera nazione è inciso nel cuore come una profonda ferita

Il 12 novembre 2003 a Nassiryia, in quella tragica giornata, 19 vite italiane, 19 nostri fratelli e sorelle, caddero mentre svolgevano il loro dovere in una terra lontana. Erano lì guidati dal più puro senso di servizio, dalla volontà di portare la pace e la stabilità in un luogo affitto della guerra. E con questo sacrificio hanno testimoniato il vero significato dell’onore e del coraggio, virtù che da sempre anima ogni carabiniere. Virtù che oggi qui noi ricordiamo e onoriamo. Quella di Nassiriya è una storia spinge a riflettere: i nostri caduti ci hanno lasciato un’eredità preziosa, la convinzione che servire significa donarsi senza riserve, senza paura e senza esitazioni.

Hanno dato la vita per un’ideale di giustizia e di pace, ci hanno mostrato che il nostro impegno e il nostro sacrificio possono fare la differenza. E questo, cari signori intervenuti, è ciò che anche voi e soprattutto i carabinieri, siete chiamati a fare con disciplina, preparazione e dedizione assoluta. Oggi, nel ricordo dei caduti di Nassiriya, vi esorto a custodire e tramandare la loro memoria, con orgoglio e rispetto. Che il loro sacrificio sia, per ciascuno di noi, un faro, una guida sicura in ogni passo, in ogni scelta, in ogni missione. Alla loro memoria va il nostro silenzioso e commosso omaggi Onore ai caduti di Nassiriya, viva l’Arma dei Carabinieri, viva l’Italia”.
La cerimonia si è poi conclusa, dopo questi due toccanti discorsi, con la lettura dei nomi dei caduti italiani, seguita dall’Inno di Mameli intonato dalla Banda dei Carabinieri.




