Che sia svanito il periodo roseo che dipingeva la cittadina al primo posto nella classifica dei comuni virtuosi in questo senso?
di Giulia Orlandi
Velletri (Rm) – Facciamo un passo indietro, la raccolta differenziata consiste in una prima scrematura da parte del cittadino consumatore, dei rifiuti che si producono settimanalmente nelle proprie abitazioni, facilitando cosi il compito agli operatori ecologici per il riciclo dei rifiuti, se questa è la regola rispettarla non è del tutto facile e seppur siamo partiti con il piede giusto quello che è avvenuto successivamente non è affatto positivo anzi, le immagini che alleghiamo all’articolo sono ai limiti della decenza, questa è la situazione in via Casale dei Monaci a Velletri. Cosa può esserci sfuggito di mano?
Dare la colpa soltanto al cittadino però sembra forse troppo poco serio e disfattista e se potessimo dare una percentuale, non direi proprio un uno a uno palla al centro, ma piuttosto un 70% che vede colpevole il singolo individuo, e l’altro 30% ?
Beh l’altro restante della percentuale è dato dal fatto che alcune volte non vengano rispettati i calendari dati ai cittadini per il ritiro dei rifiuti.
O meglio, spesso e volentieri, il passaggio dell’operatore ecologico specialmente verso il centro non avviene e quindi alcuni di noi si ritrovano a dover togliere l’immondizia di ben due settimane. E’ chiaro che fino a che si tratta di carta poco male, è un rifiuto asciutto e non crea male odori eccessivi, ma se si trattasse di umido, indifferenziata, anche vetro per quanto vadano precedentemente sciacquati i vari contenitori prima di essere gettati, esalare l’olezzo ben poco gradevole, non è il nostro passatempo preferito e quindi per ovviare a ciò, magari andiamo a disfarci di questi in modo non del tutto appropriato.
Il fatto di non essere noi i primi a notare questo, il fatto che nei gruppi sui vari social più famosi come facebook se ne sia parlato e riparlato, rende il problema ben più piagante di quello che sembrerebbe. Ammettiamolo non è stata una tantum e se non lo fermiamo non farà che peggiorare, ma in tutto questo chi dovrebbe controllare e battere a tappeto le zone che fa?
Possibile anche che la forza lavoro sia mancante, come si potrebbe evincere dall’articolo pubblicato proprio online da Volscambiente, che ha messo in palio sul bando delle assunzioni 72 posti per operatori ecologici di 2° livello full-time, 12 per gli stessi operatori part-time con tempo di 19 ore, altri 23 per part- time da 24 ore, 6 per autisti/ operai di 3° livello full-time e 2 per autisti di 4° livello full-time, tutti indeterminati.
Non che una carenza sia scritta, ma alcune cose sono sott’intese seppur tacite. Ora torniamo alla stima della percentuale di colpevolezza, se cosi si può definire in merito a questo problema, direi che si può tranquillamente ricalcolare ad un 50% e 50% ovvero palla al centro. Speriamo solo e confidiamo che le autorità vedendo anche il nostro appello possano porre rimedio per evitare che il problema peggiori ulteriormente e arrivi ad un punto di non ritorno.
