“Un’assenza che non è passata inosservata, alimentando dubbi sulla reale attenzione delle istituzioni verso le preoccupazioni dei cittadini”
di Luigi Alerti
Artena (Rm) – Il sopralluogo del tribunale di Velletri, per il tramite della Procura della Repubblica, presso lo stabilimento Fassa Bortolo di Artena ha sollevato più domande che risposte, soprattutto a causa di una pesante assenza: quella delle autorità politiche locali. Un vuoto che ha lasciato i cittadini, già preoccupati per l’impatto ambientale del progetto di ampliamento, con un senso di abbandono e un’eco di interrogativi.
Mentre CTU nominato dalla Procura di Velletri, Carabinieri, polizia locale, ASL e tecnici comunali esaminavano il cantiere, l’assenza di rappresentanti politici ha pesato come un macigno. Un’assenza che non è passata inosservata, alimentando dubbi sulla reale attenzione delle istituzioni verso le preoccupazioni dei cittadini.
Il sopralluogo, disposto dalla Procura in seguito agli esposti e ricorsi fatti rispettivamente dai comitati civici e dal comune di Cori, miravano a chiarire le ombre sul progetto: due bruciatori e 30 canne fumarie che incombono sul territorio, confermate anche da una relazione tecnica urbanistica commissionata dalla Sindaca di Artena.

Ancora una volta, i rappresentanti dei comitati si sono fatti sentire, chiedendo trasparenza e rispetto per l’ambiente.
La loro presenza, unita a quella dei giornalisti, ha testimoniato l’importanza di tenere alta l’attenzione su una vicenda che tocca da vicino la vita di tutti.
La vicenda Fassa Bortolo si configura sempre più come un banco di prova per la capacità delle istituzioni di bilanciare sviluppo industriale e tutela ambientale.
L’assenza della politica al sopralluogo, in questo contesto, rischia di minare la fiducia dei cittadini e di compromettere la ricerca di soluzioni condivise.
Ora, i cittadini di Artena, ma di tutti i comuni limitrofi, attendono con trepidazione i risultati del sopralluogo e gli sviluppi delle indagini, nella speranza che le istituzioni sappiano dare risposte concrete e rassicuranti, nel rispetto dei principi democratici e degli interessi di ciascuno.




