In occasione della 27ma edizione della Festa delle Camelie a Velletri si moltiplicano le manifestazioni culturali
Velletri – Si narra che un giorno Vulcano sorprese Venere mentre stava in colloquio amoroso con Marte per cui Cupido, appreso ciò, rimproverò aspramente la madre; Venere, indispettita dal biasimo del figlio ordinò alle Grazie di flagellarlo con virgulti di rosaio affinché le spine lacerassero la sua pelle.
Flora, però, ebbe pietà di tale ingiusto castigo e comandò a Zerifo di recarsi in Giappone per trasportare da quel lontano paese i virgulti di quella particolare rosa priva di spine detta Anacanthis dagli dei e Sasangua dagli uomini.
Tornato Zefiro carico di rami fioriti, questi destarono tale ammirazione nelle Grazie che se ne adornarono il crine e il seno, e le sferzate sull’incolpevole Cupido non lo scalfirono minimamente per cui Venere, crucciata e adirata, per punire la camelia ordinò a Flora di privarla di ogni profumo relegandola su un’isola sconosciuta e lontana.
Questa pianta però ha dei fiori di una tale bellezza che è stata rappresentata da una infinità di artisti che le hanno dedicato interi album sin da quando nel Settecento quel missionario gesuita, dilettante di studi botanici, un certo Giorgio Kamel, affascinato dalla forma e lucidità delle foglie, dai fiori cerei e variegati e dalla notevole altezza che riusciva a raggiungere, dall’isola di Luçon la introdusse in Europa.
Siamo grati, pertanto, alle Artiste Patrizia Grande, Lucia Basile, Andrea Elizabeth Dane, Adriana Ficarra, Pina Falzoi e Marina Acciari che assieme agli altri Acquarellisti Giuseppe Mosetti, Tina Antonino, Elena Botnariu e Viaviana Quattrini con le loro suggestive opere che pubblichiamo sono riusciti a restituire alle camelie, a dispetto di Venere, il “ profumo della bellezza”.