- a Nettuno con il Festival di Eppur si Muove e SCR, un pieno di emozioni
- a Grottaferrata venerdì 24 e sabato 25 nella splendida cornice del Tuscolo
a cura Consorzio SCR | Ufficio comunicazione
Nettuno 21 ottobre 2025 – Un momento di riflessione, condivisione, presa di coscienza e speranza a Nettuno in occasione della seconda tappa del festival diffuso e itinerante “Sulle tracce della rEsistenza”.
La manifestazione, organizzata dall’APS Eppur Si Muove in sinergia con il Sistema Castelli Romani e il contributo della Regione Lazio, ha proposto agli spettatori un programma variegato che proseguirà fino al 22 ottobre con la Mostra e ha visto il 9 e l’11 due date clou con la presentazione di un libro, un dibattito su temi spinosi e non più procrastinabili e uno straordinario concerto.

Dall’8 ottobre il Forte Sangallo ha aperto le sue porte alla mostra “Oltre la soglia”, curata dall’Associazione Sotto il Castello: una finestra sul mondo della prigionia, con istantanee crude e di impatto su quella che è la realtà della detenzione per le persone migranti.
Un percorso che coinvolge vari ambienti dello storico Forte nettunense, con installazioni che richiamano la sensazione di oppressione, sconfitta e amarezza che si va a sommare alle già precarie condizioni psicofisiche di chi arriva per essere accolto e si ritrova, invece, escluso ed emarginato.

Giovedì 9 ottobre, sempre nell’ottica del “riCucire”, leitmotiv della manifestazione, si è svolta la presentazione del libro “Gorgo CPR. Tra vite perdute, psicofarmaci e appalti milionari” (Altraeconomia). Relatori l’autore, Luca Rondi, e il giornalista Rocco Sapienza. Il volume è un saggio d’inchiesta che getta luce sui CPR, ovvero i Centri di Permanenza per il rimpatrio italiani. Una “galera per stranieri” dove i reclusi vengono trattati anche con psicofarmaci e dove i diritti umani sono totalmente assenti.
Su queste realtà, sconosciute all’opinione pubblica o quasi, si creano intere campagne di propaganda politica che contribuisce a creare mala informazione e confusione. Sono posti, i CPR, dove i trattenuti (spesso senza che abbiano commesso reati) vivono in un limbo esasperante. L’evento, organizzato in collaborazione con “Le Promesse” di Albano, ha dato una prospettiva desolante ma efficace di questa situazione generando dubbi e scosse di coscienza nei presenti.

Sabato 11 ottobre, doppio appuntamento, sempre al Forte Sangallo. Alle 17.30 si è svolta la conferenza “Oltre i confini: migrazioni e libertà di movimento”. Coordinata dalla giornalista freelance Roberta Ferruti, è stata un’occasione di dibattito sul tema della migrazione erroneamente presentata come un tentativo di invasione e in realtà destinata, il più delle volte, a diventare un inferno senza libertà e senza speranza.
Quello che è emerso da Rita Coco (avvocata), Francesca Viviani (Antigone – No CPR Basilicata) e Roberto Pergameno (Emergency) è la necessità di un recupero dell’umanità nel suo senso e nella sua accezione più profonda. “riCucire”, insomma, la dignità della persona e la condizione sociale con le differenze culturali per un’effettiva libertà e non per un’accoglienza stereotipata e intrisa di razzismo e pregiudizio.
Le esperienze dirette di chi sul campo vive queste situazioni e con esse si sporca le mani hanno consentito agli intervenuti di ascoltare testimonianze vere e non filtrate.
Alle ore 19, invece, è stato protagonista il teatro-canzone con “sConcerto Mediterraneo”. Non poteva che essere una città di mare a ospitare questo itinerario fra mito e realtà, con la leggenda siciliana di Colapesce trasfigurata in Magdalena, donna simbolo di tante fiabe popolari.

La condizione femminile, il tema dell’emancipazione e il legame del mare – speranza di vita e culla di morte per chi cerca la rinascita e spesso non la trova – sono stati i punti cardinali dello spettacolo, impreziosito dalla musica di Fabrizio De Andrè. Applausi a scena aperta per i musicisti, diventati la voce degli ultimi e degli inascoltati, in un contesto suggestivo e stimolante
dal punto di vista intellettuale. L’esibizione di Daniela Di Renzo, Roxana Ene, Emiliano Begni, Luca Caponi e Francesco Consaga ha rappresentato un atto di resistenza e di cura.
Archiviato il pieno di emozioni a Nettuno, il festival prosegue a Grottaferrata il 24 e 25 ottobre: si parte venerdì alle ore 17 presso il Polo Universitario con il dibattito “Tornerà la primavera: cura del territorio, cura di sé”. Alle ore 19, sempre al Polo Universitario, concerto di e con Gnut in duo con Marco Sica, “Luntano ‘a te”, una ballad ispirata alle melodie classiche della canzone popolare napoletana.
Sabato 25, invece, appuntamento alle ore 9.30 presso il primo parcheggio su via del Tuscolo SP 63B) per “Sulle tracce dei libri” con un inedito trekking – insieme all’Associazione “Testeinsu”e a FederTreck – con “Camminare” di Erling Kagge. Seguirà, alla fine del percorso, l’esibizione del coro del Canto necessario di Giovanna Marini, diretto da Francesca Ferri, con “Resistere! Canti della Resistenza”, nella splendida cornice del Tuscolo.




