- Una vittoria attesa e condivisa. Dopo mesi di mobilitazione, appelli istituzionali e speranze coltivate con tenacia, i tratti dell’Appia Antica che attraversano i comuni di Velletri, Lanuvio, Genzano di Roma e Nemi sono stati ufficialmente inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO
di Luigi Alerti
Castelli 28 ottobre 2025 – Un riconoscimento che sana una ferita aperta nel 2024, quando questi territori erano stati clamorosamente esclusi dalla prima candidatura.
Nel luglio 2024, durante la 46ª sessione del Comitato UNESCO a Nuova Delhi, l’Appia Antica era stata iscritta come “Regina Viarum”, ma con esclusioni che avevano suscitato forte rammarico. I comuni dei Castelli Romani, pur protagonisti attivi del processo di candidatura, erano rimasti fuori dalla lista ufficiale.
La notizia del riconoscimento, giunta oggi 28 ottobre 2025, è stata accolta con entusiasmo. Il Sindaco di Velletri, Ascanio Cascella, ha espresso gratitudine verso le istituzioni nazionali e locali che hanno sostenuto la revisione: “Questo riconoscimento non è solo un onore per le nostre città, ma anche un’opportunità per valorizzare il nostro patrimonio culturale e promuovere il turismo sostenibile”.
Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo importante riconoscimento, a partire dal Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro della Cultura e il Sottosegretario Gianmarco Mazzi.
Questo riconoscimento non è solo un onore per le nostre città, ma anche un’opportunità per valorizzare il nostro patrimonio culturale e promuovere il turismo sostenibile. L’Appia Antica rappresenta un legame profondo con la nostra storia e la nostra identità.
Ci impegniamo a preservare e proteggere questo straordinario tratto di storia, affinché le future generazioni possano apprezzarne la bellezza e l’importanza“
La vicesindaca Chiara Ercoli ha parlato di “orgoglio collettivo” e di una nuova fase di valorizzazione del patrimonio.
Il Sindaco di Lanuvio, On. Andrea Volpi, ha espresso grande soddisfazione per il riconoscimento UNESCO dell’Appia Antica, sottolineando il ruolo centrale del suo comune nel percorso storico e culturale della Regina Viarum.
“Lanuvio, definita “Città degli Imperatori”, ha avuto un ruolo chiave nel processo di candidatura: proprio lì si è tenuto il primo incontro nazionale finalizzato all’inserimento dell’Appia Antica nella lista UNESCO”.
Questo dettaglio rafforza la posizione del Sindaco Volpi, che ha sempre sostenuto l’importanza di valorizzare il tratto lanuvino della via consolare, ricco di testimonianze archeologiche e storiche.
Anche i sindaci di Genzano e Nemi hanno espresso “grande gioia ai Castelli Romani” per l’inclusione dei tratti locali dell’Appia Antica. Il tono condiviso è di orgoglio e gratitudine per il riconoscimento ottenuto.
Comuni con radici profonde lungo la Regina Viarum
Questi quattro comuni non sono semplici comparse nel racconto dell’Appia: ne sono protagonisti da oltre duemila anni.
- A Velletri, l’Appia attraversava l’antico vicus Veliternus, snodo strategico tra Roma e il sud della penisola. Resti di basolato romano sono ancora visibili in località Ponte di Mele e Santa Maria dell’Orto.
- Genzano di Roma custodisce tratti ben conservati della via antica, visibili nei pressi del Parco Sforza Cesarini e lungo la via Appia Vecchia. Il tracciato fu fondamentale per lo sviluppo dell’abitato medievale e rinascimentale.
- Lanuvio, antica Lanuvium, era una città latina di grande prestigio, patria dell’imperatore Antonino Pio. Il tempio di Giunone Sospita, collegato all’Appia, era meta di pellegrinaggi e centro religioso di rilievo.
- Nemi, affacciata sul lago omonimo, era celebre per il culto di Diana Nemorensis. L’Appia lambiva il cratere vulcanico, collegando i santuari con Roma. Le navi di Caligola, recuperate nel Novecento, testimoniano l’importanza imperiale del sito.
Le amministrazioni locali hanno espresso con forza il desiderio di essere pienamente coinvolte nel processo di valorizzazione. “L’Appia non si ferma a Roma — attraversa le nostre comunità, le ha plasmate e continua a viverle”, ha dichiarato il Sindaco di Velletri, Ascanio Cascella. Anche associazioni culturali e scuole hanno rilanciato l’importanza di includere questi comuni nel racconto ufficiale, sottolineando il potenziale educativo e turistico di un’Appia diffusa e partecipata.
All’incontro del 26 settembre 2024 erano presenti: il Capo di Gabinetto Francesco Gilioli, il Consigliere Diplomatico del Ministero Clemente Contestabile, il Capo dipartimento dell’Amministrazione Generale, Paolo D’Angeli, l’Ufficio UNESCO del MiC e i rappresentanti dei competenti Uffici del MAECI.
“Come già ribadito sin da subito, ci impegneremo affinché tutti i Comuni, presenti nel dossier di candidatura del gennaio 2023, possano entrare a pieno titolo a far parte del riconoscimento della “Via Appia. Regina Viarum”, che ha portato l’Italia, primo Paese al mondo, a raggiungere il record di 60 siti iscritti nella Lista del Patrimonio UNESCO” – ha spiegato il Sottosegretario Mazzi – per far ricomprendere i Comuni provvisoriamente non inseriti, presenteremo all’UNESCO, nei termini regolamentari, la richiesta di ‘modifica minore dei perimetri.“
L’esclusione iniziale può trasformarsi in opportunità: quella di costruire un progetto condiviso che metta in rete i comuni, valorizzi le tappe meno note e promuova un turismo lento, sostenibile e consapevole. I percorsi naturalistici, le tradizioni locali, le feste storiche e le iniziative civiche possono diventare parte integrante dell’esperienza Appia, offrendo ai visitatori una visione più ampia e autentica del territorio.
