14 Dicembre 2025

Velletri Proclamata “Civitas Mariae”: Una Festa di Fede e Identità

  • Un giorno di grande significato per la nostra comunità: Velletri è stata proclamata Civitas Mariae, un riconoscimento che celebra la nostra storia e i nostri valori
  • In calce il discorso integrale del Sindaco Ascanio Cascella

di Luigi Alerti


Velletri, 27 agosto 2025 – Ieri, 26 agosto 2025, Velletri ha vissuto finalmente un momento storico con la solenne proclamazione a “Civitas Mariae” (Città di Maria), un titolo che consacra il profondo legame tra la comunità e la Madonna delle Grazie, sua patrona e protettrice.

La cerimonia, svoltasi con grande partecipazione, è stata arricchita dalla Benedizione Apostolica di Papa Leone XIV inviata nel pomeriggio al Vescovo, arrivata tramite la Segreteria di Stato della Santa Sede nella persona del Cardinale Pietro Parolin Segretario di Stato, a testimonianza del significato spirituale dell’evento.

Una Giornata di Celebrazione e Storia

La giornata è iniziata con una processione straordinaria della Madonna delle Grazie, partita nel pomeriggio dalla consueta Porta Santa e della Cattedrale, culminata in Piazza Cesare Ottaviano Augusto, dove alle 18:00 è avvenuta la proclamazione ufficiale.

Presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Stefano Russo, Vescovo delle Diocesi Suburbicarie Velletri-Segni e Frascati, la cerimonia ha visto la traslazione della Sacra Immagine nel Palazzo Comunale, seguita dall’inaugurazione di un’epigrafe commemorativa. Momenti di imbarazzo e di esitazione quando la pioggia ha interrotto, temporaneamente, la cerimonia.

La serata si è conclusa con una seconda processione verso la Basilica di San Clemente, illuminata da flembeaux, e la Messa solenne alle 21:30, celebrata dal Vescovo.

Questa data segna un evento straordinario, non solo per la fede, ma per l’identità stessa di Velletri”.

La devozione mariana, che risale al 1806 quando un terremoto risparmiò la città grazie alla protezione della Madonna, è da secoli parte integrante della vita della comunità.

La proclamazione a “Civitas Mariae” riconosce questo legame storico, rafforzato dall’impegno dell’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Ascanio Cascella, e dalla Diocesi.

Durante la cerimonia, il Sindaco Cascella ha espresso con emozione il significato di questo giorno: “Un giorno di grande significato per la nostra comunità: Velletri è stata proclamata Civitas Mariae, un riconoscimento che celebra la nostra storia e i nostri valori.

Velletri è Civitas Mariae perché nel suo DNA civico e culturale la devozione mariana non è un capitolo accessorio, ma una vera trama identitaria che, nei secoli, ha saldato istituzioni e popolo, momenti di prova e di festa, opere e gesti di carità. Oggi non celebriamo solo una devozione religiosa, celebriamo la città, con le sue radici, la sua storia, il suo volto pluralistico.

Ha poi ringraziato il Vescovo, le autorità presenti e tutti coloro che hanno reso possibile l’evento, concludendo con un entusiasta “Evviva Maria!”.

La lettera della Segreteria di Stato, letta durante la cerimonia, ha sottolineato l’importanza di questo riconoscimento, inviando la benedizione apostolica e lodando lo spirito di fede e unità della cittadinanza. Un gesto che eleva Velletri a simbolo di devozione mariana non solo a livello locale, ma anche internazionale, soprattutto in cocomitanza del Giubileo.

La giornata è stata preceduta da un triduo di preparazione (23-25 agosto), con preghiere, Messe e eventi culturali, tra cui la Corsa della Pace e concerti, che hanno coinvolto l’intera città. La partecipazione attiva dei cittadini, dalle famiglie ai più giovani, ha trasformato la sagra in un momento di aggregazione.

Velletri si prepara ora a portare avanti questo titolo con orgoglio, guardando al futuro senza dimenticare le sue radici. La “Civitas Mariae” non è solo un titolo, ma un invito a vivere i valori di fede, carità e comunità che da secoli ne definiscono l’anima.


Discorso del Sindaco di Velletri, Ascanio Cascella

“Eccellenza Reverendissima Mons. Stefano Russo,
onorati rappresentanti delle autorità civili, militari e dell’ordine pubblico, autorità religiose, appartenenti alle confraternite ed alle associazioni combattentistiche e d’arma, distinti ospiti delle città gemellate che ci onorano con la loro presenza – mettendo a disposizione il vostro affetto e la vostra vicinanza in un momento tanto significativo per la nostra città –, carissimi concittadini, è un grande onore – e una responsabilità commovente – porgere questo saluto in una giornata che scriverà una nuova e bella pagina nella storia di Velletri.
La proclamazione della nostra città come “Civitas Mariae” è molto più di un atto solenne: è un riconoscimento dell’anima civile, culturale e identitaria di Velletri.

Velletri oggi viene proclamata Civitas Mariae, perché nel suo DNA civico e culturale la devozione mariana non è un capitolo accessorio, ma una vera trama identitaria che, nei secoli, ha saldato istituzioni e popolo, momenti di prova e di festa, opere e gesti di carità. Sub tuum praesidium ha camminato la nostra comunità: non come formula, ma come stile di cittadinanza.

La nostra memoria comune torna al 26 agosto 1806, quando un violento terremoto scosse Velletri. Le cronache ricordano i crolli, ma anche – fatto singolare – l’assenza di vittime. Il Consiglio cittadino chiese di riconoscere Maria Madre della Divina Grazia come principale protettrice della città. Da quel voto nacque la Festa del Patrocinio ogni 26 agosto.
Oggi, 26 agosto 2025, in occasione del 219° anniversario del Patrocinio, la Sacra Immagine della Madonna delle Grazie entrerà nel Palazzo Comunale, sigillando ancora una volta il legame con la città.

“Un Paese senza memoria è un Paese senza futuro” scriveva Indro Montanelli.
Questa memoria, a Velletri, ha un volto: è il volto di Maria che unisce.
Tra i pilastri della devozione mariana rammentiamo come nel 1491 Velletri commissionò ad Antoniazzo Romano, una tavola della Madonna col Bambino, venerata come Madonna della Carità. 
Oggi l’eredità della Carità ci domanda di trasformare il titolo di Civitas Mariae in politiche di prossimità. 

Ubi caritas, ibi civitas.
La Madonna del Rosario, lega Velletri alla tradizione domenicana che ci conduce alla costanza della memoria ed alla forza dell’impegno quotidiano. 
La Madonna del Carmine, con la sua giovane comunità parrocchiale, ma antichissima come cuore popolare, è la Madonna che abita la vita di tutti i giorni.
Nel circuito urbano le chiese mariane disegnano veri itinerari che invitano a leggere la città come mappa di significati e come vera e propria città-santuario, un “santuario diffuso” della Vergine nel tessuto urbano e rurale che ci invita a visitarlo e scoprirlo come unicum nel suo genere. 

La memoria mariana è quindi un fatto di cultura civica che ha insegnato alla nostra città la grammatica dell’appartenenza, del rispetto e della solidarietà.
 
Oggi questo antico legame tra cittadinanza, fede e memoria storica torna vivo con la solenne proclamazione a “Civitas Mariae”.

Quest’anno giubilare ha visto Velletri protagonista in diverse iniziative, accogliendo oltre mille giovani, nell’ambito del Giubileo dei Giovani: un’esplosione di entusiasmo, impegno e speranza che ha rinnovato la nostra città e ne ha energizzato lo spirito comunitario.

Papa Francesco ricordava: “i giovani non sono il futuro, ma il presente dell’umanità”.
E questa città, nel proclamarsi “Civitas Mariae”, consegna a ciascuno di loro – ma anche a noi tutti – un patto: custodire e trasmettere un senso di appartenenza, radicamento e vocazione comune.

Velletri non è oggi chiamata a “scegliere” tra credenti e non credenti, ma a raccogliere e valorizzare una memoria che appartiene a tutti. Nessuno può sentirsi escluso da un richiamo che affonda in una storia condivisa. 

Sempre lIndro Montanelli osservava: “Un popolo senza memoria storica non ha identità, e senza identità non ha futuro.”

Questa lezione vale per tutti noi. Ed è particolarmente attuale nel momento in cui Velletri si offre come un modello: città santuario diffuso, patrimonio di arte, storia, fede, cultura. Una città che richiama, che attira, che racconta.

Oggi non celebriamo solo una devozione religiosa, celebriamo la città, con le sue radici, la sua storia, il suo volto pluralistico.

Questa proclamazione, quindi, non divide: unisce.
Perché afferma che ogni cittadino – qualunque sia la propria sensibilità – appartiene a un disegno comune. Velletri è casa di tutti, e “Civitas Mariae” rafforza questo senso storico e condiviso.

Non possiamo celebrare questa giornata senza guardarci intorno, in un mondo che vive ancora in tensione e conflitto. Le ferite delle guerre, la disperazione dei popoli martoriati ci chiamano a un impegno reale.

Come ha più volte ricordato il Presidente Sergio Mattarella: “La pace non è mai un bene acquisito, ma è un impegno da coltivare ogni giorno.” E sant’Agostino ci ha insegnato che “la pace è la tranquillità dell’ordine.” Velletri, proclamandosi Civitas Mariae, mostra anche una vocazione civile: la costruzione di una comunità pacifica, responsabile, solidale.

Carissimi concittadini, illustri ospiti e amici delle città gemellate,

la proclamazione di “Civitas Mariae” è un dono che custodiamo con orgoglio e un impegno che ci chiama a costruire il presente.
Velletri è chiamata ad essere comunità che dialoga, che accoglie, che custodisce il proprio passato per trasformarlo in forza per il futuro.

Maria – nelle tante sue immagini amate qui – resta il simbolo civile e spirituale di questa vocazione: non di divisione, ma di identità condivisa. Cicerone ci ammoniva: “Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae.” Che la storia ci illumini, la memoria ci unisca, la vita ci renda cittadini attivi e responsabili. Grazie a tutti.”

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