Una richiesta che nasce dall’esigenza di dare seguito concreto alla volontà espressa dal consiglio comunale congiunto dei due Comuni
di Bruno Trinca
Anzio, 11 marzo 2025 – I sindaci di Anzio e Nettuno, Aurelio Lo Fazio e Nicola Burrini, hanno preso carta e penna per rivolgersi direttamente al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, chiedendo un incontro urgente sulla situazione dell’ospedale “Riuniti”.
Una richiesta che nasce dall’esigenza di dare seguito concreto alla volontà espressa dal consiglio comunale congiunto dei due Comuni e di affrontare le numerose criticità che affliggono la struttura sanitaria, punto di riferimento per il territorio.

Nella nota inviata a Rocca, i due primi cittadini sottolineano l’importanza di un confronto diretto per discutere del presente e del futuro dell’ospedale e della sanità di prossimità nelle città di Anzio e Nettuno. “Abbiamo chiesto al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, un incontro urgente sulla situazione dell’ospedale ‘Riuniti’, per dare corso alla volontà espressa dal consiglio comunale congiunto”, dichiarano i sindaci, facendo riferimento alla delibera adottata in seguito alla seduta congiunta, nella quale sono state messe nero su bianco le problematiche che da tempo gravano sul nosocomio.

Le criticità dell’ospedale “Riuniti”
La lettera inviata a Rocca non entra nei dettagli tecnici delle singole questioni, ma richiama un quadro generale di difficoltà che l’ospedale “Riuniti” condivide con altre strutture sanitarie della Asl Roma 6 e del Lazio. “Sappiamo bene che non si tratta di problemi risolvibili dall’oggi al domani, così come ci è noto che riguardano anche altre strutture sanitarie della nostra azienda e del Lazio in generale”, scrivono Lo Fazio e Burrini. Tuttavia, i sindaci tengono a precisare che, quando si parla di salute pubblica, il detto “mal comune, mezzo gaudio” non può essere un alibi accettabile. “Battuta a parte – aggiungono con un tono che mescola ironia e fermezza – siamo a chiederLe di voler nuovamente affrontare con noi, nel più breve tempo possibile, il tema del presente e del futuro dell’ospedale ‘Riuniti’ e della sanità di prossimità sul territorio di Anzio e Nettuno”.
Un dialogo iniziato a Velletri
La richiesta di un nuovo incontro segue un precedente confronto avuto il 7 febbraio scorso a Velletri, durante il quale i sindaci avevano già avuto modo di discutere con il presidente Rocca alcune delle questioni relative alla sanità locale. Da quell’appuntamento, però, i primi cittadini ritengono che sia necessario un ulteriore passo avanti, coinvolgendo anche il direttore generale della Asl Roma 6 e altre figure ritenute opportune dal governatore. L’obiettivo è chiaro: “trasformare le parole in azioni concrete, dando risposte tangibili ai cittadini che ogni giorno si rivolgono all’ospedale “Riuniti” per le proprie esigenze sanitarie.“
La salute dei cittadini al primo posto
La nota dei sindaci riflette una preoccupazione condivisa per la qualità del servizio offerto ai residenti di Anzio e Nettuno, due realtà territoriali che, pur vicine geograficamente, devono fare i conti con le difficoltà di un sistema sanitario regionale sotto pressione. La richiesta di un incontro urgente non è solo un atto formale, ma un appello a mettere la salute dei cittadini al centro dell’agenda politica e amministrativa. “Quando parliamo di salute dei cittadini – scrivono i sindaci rivolgendosi a Rocca – converrà con noi che il ‘mal comune’ non può mai rappresentare un ‘mezzo gaudio’”.
Prossimi passi
Ora la palla passa al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, chiamato a rispondere alla sollecitazione dei due sindaci. La speranza è che l’incontro richiesto possa tenersi in tempi brevi, permettendo di affrontare con serietà e determinazione le criticità dell’ospedale “Riuniti” e di tracciare una strada per il miglioramento della sanità locale. I cittadini di Anzio e Nettuno attendono risposte, e i loro sindaci sembrano intenzionati a non lasciare che la questione cada nel dimenticatoio.
Resta da vedere quale sarà la reazione della Regione Lazio e quali soluzioni potranno emergere da questo dialogo. Quel che è certo è che la salute pubblica rimane una priorità ineludibile, e il tempo delle attese sembra essere finito.




