- Marco condannato all’ergastolo, 28 anni a Gabriele: la sentenza della Corte di Appello di Roma nel processo d’Appello bis sull’omicidio di Willy Monteiro Duarte. Ai giudici avevano detto: «Chiediamo scusa, ma non siamo mostri». La madre di Willy: «Le condanne non ce lo ridaranno»
di Mario Dal Monte
Roma (Rm) – Nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020, a Colleferro, il giovane Willy Monteiro Duarte, 21 anni, perse la vita in seguito a un violento pestaggio. Willy, originario di Paliano e di origini capoverdiane, lavorava come aiuto-cuoco ed era noto per la sua gentilezza e disponibilità. Quella tragica notte, intervenne per difendere un amico coinvolto in una lite, trovandosi poi vittima di un’aggressione brutale.

Gli aggressori e il processo di primo grado
I principali responsabili dell’omicidio furono identificati nei fratelli Gabriele e Marco Bianchi, noti nella zona per precedenti legati a violenze e spaccio di droga, insieme a Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. Il processo di primo grado, svoltosi presso la Corte d’Assise di Frosinone, si concluse il 4 luglio 2022 con la condanna all’ergastolo per i fratelli Bianchi, mentre Pincarelli e Belleggia ricevettero rispettivamente pene di 21 e 23 anni di reclusione.
Il processo d’appello e la riduzione delle pene
Nel luglio 2023, la Corte d’Appello ridusse le pene dei fratelli Bianchi a 24 anni di reclusione, riconoscendo loro le attenuanti generiche. Le condanne per Pincarelli e Belleggia furono confermate.
Il processo d’appello bis e la sentenza definitiva
La Corte di Cassazione, successivamente, dispose un appello bis limitatamente al riconoscimento delle attenuanti generiche per i fratelli Bianchi.

Oggi 14 marzo 2025, la Corte d’Assise d’Appello di Roma ha emesso la sentenza definitiva: Marco Bianchi condannato all’ergastolo, mentre a Gabriele Bianchi sono state riconosciute le attenuanti generiche, con una condanna a 28 anni di reclusione.
Le dichiarazioni degli imputati e la reazione della famiglia di Willy
Durante il processo d’appello bis, i fratelli Bianchi hanno rilasciato dichiarazioni spontanee esprimendo il loro dolore per la morte di Willy e chiedendo scusa alla famiglia, affermando: “Non siamo dei mostri”. La madre di Willy, Lucia Monteiro Duarte, commentando la sentenza ha sottolineato che nessuna condanna potrà restituire la vita al figlio, augurandosi che gli imputati imparino a rispettare gli altri per evitare future tragedie.

La vicenda dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte ha profondamente scosso l’opinione pubblica, portando a riflessioni sul valore della vita e sull’importanza del rispetto reciproco. La conclusione del percorso giudiziario rappresenta un momento di giustizia per la famiglia di Willy e per la comunità, nella speranza che episodi simili non si ripetano in futuro.




