- Incastrato dalla moto rubata due giorni prima e poi data alle fiamme
- Il giovane ha confessato l’omicidio durante l’interrogatorio condotto nella caserma della Compagnia di Anzio
di Mario Dal Monte
Ardea (Rm), 1 giugno 2025 – Una svolta decisiva è arrivata nelle indagini sull’omicidio del benzinaio avvenuto ad Ardea lo scorso 28 maggio. Dopo giorni di ricerche serrate, nella serata di ieri i Carabinieri hanno arrestato Marco Adamo, 18 anni, residente a Cisterna di Latina.
L’aggressione e la morte del benzinaio
La tragedia si è consumata nel primo pomeriggio di mercoledì scorso, presso una stazione di servizio sulla via Laurentina, in località Tor San Lorenzo, nel comune di Ardea. La vittima, Nahid Miah, 36enne di origine bengalese titolare della pompa di benzina, è stato ucciso brutalmente a coltellate durante una rapina, mentre si trovava vicino alla cassa.

Alcuni clienti hanno dato subito l’allarme, trovandolo riverso a terra in una pozza di sangue, con ferite profonde al torace.
I soccorsi del 118 sono arrivati in pochi minuti, ma per Fabbri non c’era ormai più nulla da fare: l’uomo è deceduto sul posto, probabilmente per un’emorragia causata da una coltellata al cuore.
Le indagini e la svolta
Fin da subito gli inquirenti hanno escluso la pista della rapina finita male, poiché in cassa non mancava denaro, e il portafoglio della vittima era intatto. Grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza dell’area di servizio, i Carabinieri hanno individuato un giovane con volto parzialmente coperto che si allontanava frettolosamente subito dopo il delitto, salendo a bordo di uno scooter rubato, poi ritrovato abbandonato in una stradina sterrata tra Ardea e Aprilia.
Gli investigatori della Compagnia di Anzio, con il supporto del Nucleo Investigativo di Frascati, hanno incrociato i dati delle celle telefoniche, analizzato testimonianze e confrontato impronte trovate sul mezzo con il database nazionale, restringendo rapidamente il cerchio attorno a Marco Adamo, già noto per alcuni precedenti di minore entità legati a piccoli furti.
L’arresto e la confessione
Nella tarda serata del 31 maggio, i militari si sono presentati a casa del giovane a Cisterna di Latina. Marco Adamo è stato fermato e portato in caserma per un lungo interrogatorio, alla presenza del suo avvocato. Dopo alcune ore di reticenze, il ragazzo ha ammesso le proprie responsabilità. Ha dichiarato di aver agito per rancore personale nei confronti del benzinaio, ma gli inquirenti non escludono che il movente sia legato a un debito o a una discussione precedente, forse degenerata.
Nella confessione ha ammesso “che era lui il motociclista con casco integrale e vestito di nero che aveva ferito con una coltellata mortale al cuore il benzinaio, prima di sottrargli 570 euro in contanti”
Secondo quanto trapelato, Adamo avrebbe detto anche: “Non volevo ucciderlo, volevo solo spaventarlo. Poi ho perso la testa.” Inoltre ha permesso di recuperare il coltello a serramanico con lama di 16 centimetri usato per l’omicidio, ancora sporco di sangue, in un campo vicino a Lido dei Pini, dove il giovane lo aveva gettato subito dopo il delitto.
Le prossime mosse della Procura
Il ragazzo è stato trasferito nel carcere di Velletri in attesa della convalida del fermo. La Procura di Velletri ha aperto un fascicolo per omicidio volontario aggravato. Gli inquirenti stanno ora cercando di ricostruire con precisione le ore precedenti al delitto e accertare eventuali complicità o coperture.
La comunità di Ardea, sotto shock per l’accaduto, ha organizzato per domani una fiaccolata in memoria della vittima, persona stimata da tutti e conosciuta per la sua disponibilità e onestà.
Le indagini, seppur giunte a una svolta con la confessione dell’arrestato, proseguiranno per chiarire ogni dettaglio della dinamica e del movente.




