- Un’emendamento nel Piano Casa regionale, spinto dalla giunta di centro‑destra guidata da Francesco Rocca, potrebbe consentire la riapertura della struttura San Raffaele di Velletri, chiusa dal 2011 per gravi irregolarità edilizie
di Bruno Trinca
Roma, 7 luglio 2025 – A proposito dell’ennesimo annun cio sulla riapertura del San Raffaele a Velletri troppe sono le notizie contrastanti da chi è ‘pro’ e chi ‘contro’.
Le motivazoioni di tale diatriba sono molteplici e comunque si voglia vedere e risolvere la situazione di stallo creatasi, vanno ricercate nel complesso mondo economico-finanziario messo in opera dall’operatore sanitario-politico-imprenditoriale-finanziario Antonio Angelucci (anzi il ‘nullatenente’ più potente d’Italia).

ANTONIO ANGELUCCI, IL “NULLATENENTE” PIÙ POTENTE D’ITALIA – IL RE DELLE CLINICHE PRIVATE, L’IMPRENDITORE CHE POSSIEDE TRE GIORNALI E PUNTA ALL’AGI, IL DEPUTATO PIÙ RICCO (E PIÙ ASSENTEISTA) CON UN REDDITO LORDO DI 3.334.400 EURO DICHIARATO PER IL 2022, NON POSSIEDE IMMOBILI, TERRENI O AUTOMOBILI, NÉ AZIONI O QUOTE DI SOCIETÀ – ALL’EX PORTANTINO QUASI OTTANTENNE, FONDATORE DI UN PICCOLO IMPERO, NON È INTESTATO NULLA: IL GRUPPO, GESTITO DAL FIGLIO, RICAVA IL 94% DEL FATTURATO E TUTTI GLI UTILI DALLE CLINICHE… (dal sito di Dagospia, ndr)
L’emendamento Schiboni
Proposto dall’assessore all’Urbanistica Giuseppe Schiboni (Forza Italia), il nuovo emendamento alla proposta di legge n. 171/2024 introduce misure di deroga urbanistica che permettono ai comuni:
- di demolire e ricostruire singoli edifici o almeno il 60% di una struttura fino a 15.000 m²;
- di modificare la destinazione d’uso, anche per attrezzature sanitarie private di interesse pubblico
Potrebbe dunque essere utilizzato per sanare edifici definiti “insanabili” da Cassazione e Consiglio di Stato, come appunto il San Raffaele di Via dei Laghi, Velletri.

I precedenti giudiziari
La clinica, attiva dal 1981, è stata chiusa nel 2011 per aver realizzato ampliamenti incompatibili con il progetto originario, in violazione di vincoli paesaggistici, idrogeologici e del Parco dei Castelli Romani. L’iter giudiziario si è concluso nel 2019 con il pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato, ribadito dal ministro Schillaci nel 2023: le modifiche realizzate dopo il 2001 sono “insanabili” dal punto di vista edilizio .
L’azione della Regione
Nonostante l’impasse giudiziario, il 9 gennaio 2025 il direttore regionale Andrea Urbani ha inserito la struttura in un piano di fabbisogno per 170 posti letto, sfruttando una deroga legata all’emergenza Covid. Questo atto è considerato strategico: fornisce un’autorizzazione amministrativa per riattivare la clinica, seppur sulla carta, costituendo un passo avanti importante nella pianificazione sanitaria regionale.
Affari e conflitti
Negli ultimi mesi, la famiglia Angelucci, che già ha ceduto crediti sanitari per 45 milioni € (11 milioni dei quali di fatto inesigibili), è finita nel mirino dell’inchiesta “PiazzaPulita” su La7.
Il conflitto tra pubblico e privato emerge con forza, soprattutto perché il governatore Rocca è stato in passato membro del Cda della Fondazione San Raffaele .
Critiche e polemiche politiche
Il centrosinistra e le opposizioni gridano allo “scandalo”: l’ex assessore Alessio D’Amato ha definito l’emendamento una “norma amica” poco trasparente, chiedendo chiarimenti sul legame tra il presidente Rocca e la famiglia Angelucci .
I prossimi passi
- 🔸 Iter legislativo: l’emendamento è entrato in discussione in Aula regionale; resta da vedere se otterrà l’approvazione.
- 🔸 Contenzioso giudiziario: la Cassazione ha ribadito l’insanabilità delle modifiche; resta da verificare se l’intervento normativo potrà aggirare tali pronunce.
- 🔸 Coinvolgimento comunale: il Comune di Velletri, oggi guidato dalla Destra, punta da tempo sulla struttura come risorsa sanitaria locale.
- 🔸 Trasparenza finanziaria: sullo sfondo pendono interrogazioni parlamentari relative a crediti dubbiosi e cessioni a fondi privati.




