- A poche settimane dall’apertura dell’anno scolastico 2025/2026, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, guidato da Giuseppe Valditara, ha introdotto una serie di novità destinate a rivoluzionare l’ambiente scolastico italiano
di Luigi Alerti
Roma, 22 agosto 2025 – Le novità, dal divieto di cellulari in classe alla stretta sul voto in condotta, fino a cambiamenti all’esame di Maturità e nuovi programmi per elementari e medie a partire dal 2026, ecco cosa attende studenti, insegnanti e famiglie.

Stop ai Cellulari in Classe
A partire da settembre 2025, l’uso dei cellulari sarà vietato durante l’orario scolastico, estendendo una regola già in vigore nelle scuole elementari e medie anche alle superiori. Una circolare ministeriale diffusa a giugno stabilisce che i dispositivi dovranno essere esclusi dalle lezioni, con modalità di gestione (come il ritiro o l’uso di pouches magnetiche) lasciate alla discrezione delle singole scuole.
Eccezioni sono previste solo per studenti con bisogni educativi speciali, come previsto dai Piani Educativi Individualizzati (PEI) o Personalizzati (PDP). L’obiettivo è ridurre le distrazioni e migliorare la concentrazione, supportato da dati OCSE che evidenziano un impatto negativo della tecnologia sul rendimento scolastico.
Stretta sul Voto in Condotta
Il voto in condotta torna a essere un elemento centrale nella valutazione. Nelle scuole medie, espresso in decimi, farà media e coprirà l’intero anno scolastico, non più solo il quadrimestre. Un voto inferiore a 6 comporterà la non ammissione alla classe successiva, mentre un 6 alle superiori porterà a un “rimandato a settembre” con un elaborato critico su temi di cittadinanza attiva da superare per la promozione.
Alle superiori, un 5 in condotta significa bocciatura automatica, e il voto influenzerà i crediti per l’esame di Maturità: solo con 9 o 10 si potrà ottenere il punteggio massimo. Le sospensioni fino a due giorni prevedono attività di riflessione, mentre oltre i due giorni si passerà a lavori di cittadinanza solidale, spostando l’attenzione da punizioni a percorsi educativi.

Novità all’Esame di Maturità
L’esame di Stato, che tornerà a chiamarsi Maturità, subirà modifiche significative. Il colloquio orale diventerà multidisciplinare, valutando competenze trasversali acquisite nel triennio, e sarà obbligatorio: chi lo rifiuterà, come accaduto in alcuni casi di protesta nel 2025, verrà bocciato.
La prima prova scritta (italiano) resta invariata, ma la seconda prova, specifica per indirizzo, potrebbe essere rivista, con possibili innovazioni come quesiti di logica per i licei scientifici. Un elaborato su cittadinanza attiva e solidale sarà discusso al colloquio, e l’alternanza scuola-lavoro peserà di più nel punteggio finale.
Nuovi Programmi dal 2026
A partire dall’anno scolastico 2026/2027, elementari e medie vedranno una revisione dei programmi scolastici. L’obiettivo è aggiornare contenuti e metodi didattici, con un focus su competenze digitali, educazione civica e sostenibilità, rispondendo alle esigenze di un mondo in evoluzione.
I dettagli sono ancora in fase di definizione, ma il Ministero promette un percorso inclusivo, con un coinvolgimento delle scuole e delle famiglie.

Contesto e Reazioni
Queste riforme, annunciate da Valditara, mirano a rafforzare disciplina, responsabilità e connessione con il mercato del lavoro, supportate da investimenti PNRR per l’edilizia scolastica e l’orientamento.
Tuttavia, non mancano critiche: associazioni studentesche lamentano una scarsa consultazione, mentre alcuni genitori temono un ritorno a un sistema troppo rigido. Con l’apertura dei cancelli prevista per metà settembre, il dibattito è destinato ad animarsi, mentre il Ministero invita a vedere queste novità come un passo verso una scuola moderna e responsabile.




