Il Consiglio Regionale del Lazio si è arenato oggi, 4 settembre, in un acceso dibattito sul dimensionamento scolastico, con la seduta sospesa e poi chiusa senza che l’ordine del giorno (odg) proposto fosse votato
di Bruno Trinca
Roma, 4 settembre 2025 – L’iniziativa, presentata dalla consigliera regionale del Pd Eleonora Mattia, mirava a bloccare gli accorpamenti delle autonomie scolastiche, un tema che continua a dividere la maggioranza di centrodestra e l’opposizione, alimentando tensioni in vista dell’anno scolastico 2025/2026.
La discussione è scoppiata sull’odg di Mattia, che chiedeva di fermare gli accorpamenti, in linea con recenti pronunce del Consiglio di Stato e sentenze del Tar Lazio, come quella di luglio che ha bloccato la soppressione dell’Istituto Comprensivo Carmine di Viterbo. La consigliera, membro della IX Commissione Istruzione e Diritto allo Studio, ha accusato la maggioranza di “abdicare a se stessa” e di ignorare le istanze dei territori e le indicazioni della magistratura.

“Questa paralisi dimostra una politica incapace di decidere, nemmeno per correggere i propri errori,” ha dichiarato Mattia, sottolineando come gli accorpamenti rischiino di penalizzare la qualità dell’offerta formativa.Il dimensionamento scolastico, regolato dal Decreto Ministeriale 127/2023, prevede una riduzione delle autonomie scolastiche per razionalizzare la rete scolastica, ma la Regione Lazio sta affrontando difficoltà nell’allinearsi ai target nazionali.
La delibera regionale per il 2025/2026, approvata a gennaio, aveva già previsto una riduzione di 20 autonomie rispetto alle 37 inizialmente indicate, sfruttando la flessibilità del Decreto Milleproroghe 2024.
Tuttavia, le opposizioni e diversi comuni, come Albano e Ardea, continuano a contestare le scelte, chiedendo moratorie e inchieste pubbliche.
Durante la seduta odierna, dopo un confronto serrato, il presidente del Consiglio ha deciso di sospendere i lavori, che sono stati poi chiusi senza giungere al voto.
Mattia ha espresso delusione, auspicando che nella prossima seduta la maggioranza trovi “il coraggio di votare, partendo da un reale ascolto dei territori”. Da parte della giunta guidata da Francesco Rocca, non sono giunte dichiarazioni ufficiali, ma fonti interne indicano un rinvio per approfondire il tema, alla luce delle recenti sentenze e delle pressioni locali.
Con l’apertura delle scuole prevista a metà settembre, l’incertezza sul dimensionamento crea preoccupazione tra dirigenti scolastici e famiglie. Gli accorpamenti, se confermati, potrebbero portare a reggenze multiple e a una gestione più complessa delle istituzioni, mentre le opposizioni temono un peggioramento delle condizioni di lavoro per il personale e dei servizi per gli studenti.
Il caso di Velletri, recentemente proclamata “Civitas Mariae” con un forte senso di identità comunitaria, evidenzia come il tema scolastico sia intrecciato alla coesione territoriale.
La situazione rimane in stallo, con la possibilità che il Consiglio regionale torni a discutere l’odg nelle prossime settimane. Intanto, la mobilitazione dei comuni e delle associazioni continua, con richieste di rivedere il piano alla luce delle reali esigenze demografiche e delle pronunce giudiziarie. Il rischio di un commissariamento da parte del Ministero dell’Istruzione, come accaduto in passato con regioni inadempienti, aleggia sullo sfondo, mentre la comunità scolastica attende risposte concrete prima dell’avvio dell’anno scolastico.




