- Un controllo congiunto dei Carabinieri ha portato alla sospensione di un noto bar-ristorante sul lago di Albano, dove sono stati scoperti lavoratori in nero e 175 kg di alimenti scaduti o privi di tracciabilità
di Luigi Alerti
Castel Gandolfo 28 ottobre 2025 – Un intervento mirato dei Carabinieri ha scosso la tranquillità del lago di Albano, dove un noto bar-ristorante è stato oggetto di un controllo approfondito da parte del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) e del Gruppo Tutela del Lavoro di Roma (NIL).
L’operazione, condotta nei giorni scorsi, ha portato alla luce una serie di violazioni che hanno determinato la sospensione immediata dell’attività imprenditoriale.

Durante l’ispezione, i militari hanno accertato la presenza di due lavoratori impiegati in nero, privi di regolare contratto. Ma il dato più allarmante riguarda la gestione degli alimenti: sono stati sequestrati 175 chilogrammi di prodotti alimentari – tra cui pesce, carne e latticini – scaduti di validità o completamente privi di tracciabilità. Questi materiali, potenzialmente pericolosi per la salute pubblica, erano destinati alla somministrazione ai clienti.
A seguito delle violazioni riscontrate, è scattato un provvedimento di sospensione dell’attività e una sanzione amministrativa complessiva di 45.000 euro. Il locale, molto frequentato da turisti e residenti, è stato chiuso in attesa di ulteriori accertamenti e dell’eventuale regolarizzazione delle condizioni igienico-sanitarie e lavorative.
Il blitz si inserisce in un più ampio programma di controlli coordinati dai Carabinieri, volto a contrastare il lavoro sommerso e garantire la sicurezza alimentare nei luoghi di ristorazione. Operazioni simili sono state condotte anche in altri comuni del Lazio, tra cui Velletri, dove sono stati ispezionati tre esercizi commerciali con analoghi obiettivi di tutela.
La notizia ha suscitato forte attenzione tra i cittadini e gli operatori del settore, sollevando interrogativi sulla frequenza e l’efficacia dei controlli nelle zone turistiche. Il lago di Albano, meta di escursioni e pranzi domenicali, rappresenta un punto nevralgico per l’economia locale, e episodi del genere rischiano di compromettere la fiducia dei consumatori.




