- I Comitati si sono riuniti per una raccolta fondi destinati alla presentazione del ricorso al Consiglio di Stato, visto che le amministrazioni pubbliche noin si stanno interessando
di Claudio Caponera
Artena 13 novembre 2025 – Torniamo ancora una volta a parlare della contestata realizzazione dell’impianto di Biometano in località Colubro ai confini tra i comuni di Lariano e Artena. Quello che non era stato consentito al pubblico anche a seguito delle continue proteste da parte dei residenti del Colubro e dei comuni vicini tra cui anche Lariano tanto che aveva ricevuto anche il no dal Comune di Artena, viene consentito al privato.
Il 14 Dicembre 2023 infatti per la Biometano del Colubro di Artena era arrivata l’Autorizzazione Integrata Ambientale della Regione Lazio presieduta da una Giunta di centrodestra. Per diventare operativo, mancava soltanto una relazione della società nella quale dimostrasse che l’impianto fosse a sostegno del settore agricolo,

l’adeguamento della viabilità in accordo con il Comune di Artena e la valutazione insieme all’Amministrazione comunale della necessità di attivare l’iter della variante urbanistica per le aree interessate dall’impianto di nuova realizzazione. Avuta la relazione da parte della società in cui si attesta che l’impianto in questione è a sostegno delle attività agricole presenti nella zona la Regione Lazio in data 31 maggio 2024, con Determinazione n. G06642 dal titolo:
“Verifica di Ottemperanza Determinazioni n. G10770 del 28/07/2017 e n. G07147 del 27/05/2019 inerenti. Pronuncia di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 23, parte II, del D.Lgs.152/2006 e s.m.i. progetto “Realizzazione di impianto per produzione di biometano a basso impatto ambientale da matrici organiche”, Comune di Artena (RM), località Via Magnarozza snc Proponente: GREEN PARK AMBIENTE srl Registro elenco progetti n. 42/2015 la Regione Lazio ha dato il via libera alla realizzazione della centrale di Biometano che dovrà essere realizzato entro 5 anni.
Nonostante le promesse fatte dai comuni di Lariano e Artena a rivedere la collocazione di quell’impianto che insieme all’ampliamento della Fassa Bortolo stravolgerà la viabilità e l’ambiente della zona interessata. La centrale tratterà 58.000 tonnellate annue di Frazione organica da rifiuti solidi urbani da avviare a digestione anaerobica con l’aggiunta di 10.000 tonnellate annue di rifiuti speciali urbani.
Dove non interviene il pubblico ci pensano i cittadini. Infatti un comitato composto dall’Associazione genitori Artena, dal Comitato residenti Colleferro e Cittadini di Artena hanno promosso una raccolta di fondi resosi necessari per presentare ricorso al Consiglio di Stato che contestualmente al ricorso hanno reso noto un comunicato:
“L’appello è un atto di impegno collettivo, reso possibile dalla partecipazione e dalla determinazione di una comunità che non si arrende. Un segnale forte, non banale, a favore della salute pubblica e dell’ambiente, in contraddizione con chi definisce il territorio della Valle del Sacco a ‘bassa reattività sociale’“,
Ancora una volta da parte dell’amministrazione pubblica non viene registrato alcun supporto come già e accaduto per l’antenna collocata in una zona panoramica di piazza Santa Eurosia (il ricorso al TAR per altro accolto è stato presentato da un privato).
In ogni modo, se non ci sarà un accoglimento del ricorso da parte del Consiglio di Stato, tra poco tempo ogni giorno vedremo transitare al centro del nostro comune e delle già disastrate strade inter comunali (Via Garibaldi e Via del Colubro) decine di camion diretti alla centrale per altro senza nessun guadagno da parte dei comuni interessati che quelle strade volente o nolente dovranno poi riparare.




