Agricoltori in mobilitazione per difendere il settore e tutelare i consumatori lunedì 17 febbraio sulla Cisterna-Campoleone
Comunicato Stampa
Velletri (Rm) – Lunedì 17 febbraio 2025, dalle ore 8:00 alle ore 18:00, ASPAL Lazio, aderente al Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani (COAPI), scenderà in piazza con un presidio statico autorizzato di trattori presso Via Cisterna Capoleone n. 100, di fronte al Bar Ristorante da Eugenio, al confine tra i comuni di Velletri e Cisterna di Latina.
L’iniziativa fa parte della mobilitazione nazionale promossa dal Consiglio Unitario di Mobilitazione contro la crisi, un fronte comune che coinvolge agricoltori, allevatori e pescatori di tutta Italia per chiedere interventi immediati e concreti contro la grave crisi che sta mettendo in ginocchio il settore. Una mobilitazione per produttori e consumatori.

Durante la giornata, i rappresentanti del settore informeranno produttori e cittadini sulla petizione online Nazional , lanciata dal Coordinamento dei Presidi, che verrà inviata alle istituzioni per sollecitare misure urgenti.
La battaglia ha un duplice obiettivo:
- Tutela del reddito e del lavoro di chi produce cibo: agricoltori, allevatori e pescatori, pilastri fondamentali dell’economia e della sicurezza alimentare del Paese, sono oggi schiacciati da costi insostenibili, speculazioni di mercato, normative penalizzanti e dall’assenza di politiche efficaci per il settore. –
- Difesa del diritto dei consumatori a cibo sano e a prezzi equi: la filiera agroalimentare è sempre più sbilanciata a favore di intermediari e grande distribuzione, con il risultato che i prodotti italiani di qualità arrivano sugli scaffali a prezzi troppo alti, mentre chi li produce viene pagato sempre meno. È necessario porre un freno a queste distorsioni e garantire un prezzo giusto sia per chi produce che per chi acquista.
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Il declino del settore agricolo e della pesca non è un problema solo per chi lavora la terra o il mare, ma per tutti i cittadini: meno aziende agricole e zootecniche significa più dipendenza dall’estero, meno sicurezza alimentare, territori abbandonati e maggiore rischio di cementificazione o speculazioni industriali, come la trasformazione dei terreni agricoli in industrie energetiche a cielo aperto.
“Per questo, invitiamo tutti i produttori e i consumatori a partecipare, informarsi e sostenere la mobilitazione. Non lasciamo che il nostro cibo, la nostra terra e il nostro lavoro vengano sacrificati in nome di logiche speculative!”




