- Le truffe del futuro. Quelle che ancora non vediamo tutti i giorni, ma che arriveranno. E saranno peggiori di tutto ciò che conosciamo oggi
di Marco Camisani-Calzolari
Londra – Truffe predittive. L’AI non si limiterà a rubare i nostri dati. Presto sarà in grado di prevedere i nostri comportamenti prima ancora che li facciamo. Analizzerà i nostri acquisti, le nostre abitudini online e i nostri movimenti bancari per colpire con una precisione spaventosa. Un messaggio che arriva esattamente quando stiamo per prenotare un viaggio, un’email da un falso commercialista proprio il giorno in cui dobbiamo fare un bonifico importante.

Impostori digitali automatizzati. Oggi i deepfake riescono già a replicare una voce o un volto, ma presto diventeranno interattivi. Chatbot e avatar fotorealistici saranno in grado di sostituire persone reali nelle riunioni online, nelle videochiamate e persino nelle richieste di assistenza clienti. Pensiamo a un dipendente di una grande azienda che riceve una chiamata dal suo “capo” in video. Gli chiede di trasferire fondi su un conto sicuro. Il volto, la voce e il tono sono identici. E in pochi si accorgerebbero della truffa. È già successo.
Algoritmi ingannevoli. L’AI può manipolare il modo in cui vediamo il mondo. I motori di ricerca e i social media già oggi personalizzano ciò che ci mostrano, ma in futuro i cybercriminali useranno queste tecnologie per alterare la nostra percezione della realtà. Una campagna di truffa potrebbe far sparire dai risultati di ricerca i siti di assistenza ufficiali e far comparire solo quelli fasulli. Oppure, generare recensioni, articoli e notizie che sembrano veri per convincerci che un servizio inesistente sia affidabile.
Furto di identità su scala globale. Oggi rubare un documento è un problema, ma domani potrebbe non bastare nemmeno averne uno reale. Con l’AI, creare un’identità digitale fittizia ma perfettamente credibile sarà alla portata di chiunque. Account bancari, documenti ufficiali, permessi di lavoro, carte di credito: tutto sarà generabile e indistinguibile da quelli autentici. Il pericolo non sarà più solo proteggere i nostri dati, ma dimostrare che siamo davvero chi diciamo di essere.
Le truffe del futuro non saranno più solo una questione di email o telefonate sospette. Saranno integrate nel nostro mondo digitale, invisibili fino a quando non sarà troppo tardi. Il problema è che non ci accorgiamo mai del pericolo finché non ci caschiamo.




