Quando nel 2003 nacque l’idea di un concorso interno per titoli per creare 8 ufficiali di Polizia, maggioranza di centro destra e opposizione di centro sinistra si trovarono d’accordo a votare insieme un atto che, esprimendo la contrarietà a questo concorso, ne doveva impedire l’indizione
di Massimo Tosti
Velletri (Rm) – Il Consiglio di Stato con le sentenze n. 09845/2022 e n. 09994/2022, pubblicate rispettivamente il 10.11.2022 n. 04176/2016 REG.RIC e il 15/11/2022 n. 04175/2016, in riforma della precedente sentenza del TAR Lazio n. 12613 del 2015, ha infatti ritenuto viziata la valutazione dei titoli e dell’anzianità di servizio nei confronti dei due ricorrenti ed ha annullato la graduatoria del concorso per la copertura di n. 8 posti di specialista di vigilanza, svoltasi nell’anno 2003 e per effetto della quale nell’anno 2004 è stato disposto il relativo inquadramento a copertura dei predetti 8 posti di altrettanti dipendenti dell’Ente provenienti dalla categoria, immediatamente inferiore, C di vigilanza.

Secondo il Consiglio di Stato la commissione, oltre ad aver interpretato erroneamente il bando e di conseguenza valutato in modo sbagliato i titoli dei partecipanti, ha anche omesso di sorteggiare le domande della prova orale, generando così una graduatoria non rispondente al vero, gratificando e facendo diventare ufficiali di Polizia Locale a scapito di chi invece sarebbe dovuto risultare vincitore del concorso.
Le sentenze del Consiglio di Stato costringeranno, a questo punto, il Comune a correre ai ripari, declassando e togliendo i gradi agli ufficiali di Polizia Locale ancora in servizio, firmando con loro un atto transattivo per evitare cause risarcitorie.
I 4 ufficiali ancora in servizio sono stati declassati mantenendo però le competenze economiche ricevute e gli effetti ai fini pensionistici e sul tfr. Saranno reinquadrati nella categoria C di vigilanza. Le transazioni sono state sottoscritte in data 14 marzo 2023 e il Comune ha provveduto alla risoluzione contrattuale e ricollocazione ad una mansione inferiore.

Un duro colpo per il Comune di Velletri che ora dovrà fare i conti con i danni che una graduatoria sbagliata e annullata dal Consiglio di Stato ha prodotto in questi anni.