Primo atto della neo Prefetta Suor Simona Brambilla, prima donna a capo di un dicastero vaticano, verso due istituti religiosi, uno maschile a Segni l’altro femminile a Velletri, noti ed attenzionati da tempo
di Redazione
Velletri (Rm) – Suor Brambilla guida il Dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le Società di Vita apostolica, dopo esserne stata segretaria fin dal 2023.

In questa veste, ha firmato il commissariamento di due istituti religiosi con sedi principali nel territorio della Diocesi Velletri-Segni, nominando, ‘in accordo con il Santo Padre Francesco‘ monsignor José Antonio Satué Huerto come delegato pontificio dell’Istituto religioso clericale Instituto del Verbo Encarnado, e suor Clara Echarte come delegata pontificia dell’Istituto religioso femminine Servidoras del Senor y de la Virgen de Matarà, entrambi di diritto diocesano, fondati a San Rafael (Argentina).
E’ il primo provvedimento di suor Simona Brambilla. La religiosa si firma “Prefetta” sciogliendo così anche il nodo della denominazione per una carica che per la prima volta nella storia della Chiesa è stata affidata ad una donna.

Tornando al caso di Velletri, “a partire dalla fondazione il Dicastero ha seguito sempre con particolare premura e sollecitudine le vicende dei due Istituti. La decisione è stata presa – si spiega nella nota – a conclusione di una visita apostolica all’Istituto femminile condotta dalla stessa suor Clara Echarte, insieme ad alcune collaboratrici, e in continuazione con l’accompagnamento del card. Santos Abril y Castellò“, commissario finora del pontificio dell’Istituto maschile. “Si intende così continuare· ad accompagnare queste due giovani istituzioni di vita consacrata – sottolinea suor Brambilla -, in particolare per quanto riguarda la formazione, la disciplina religiosa, l’apostolato e il governo”.
Le due congregazioni erano già sotto osservazione da tempo ed erano state oggetto di “visite” decise dalla Santa Sede.
Per quanto riguarda la congregazione femminile, un decreto dell’8 dicembre del 2024 riporta la relazione della visitatrice Clara Echarte, che ha rivelato, come riferisce il portale cattolico Acistampa, «una grave carenza per quanto riguarda il discernimento vocazionale, la formazione dei candidati e dei religiosi, la grande inesperienza e il numero troppo esiguo di formatori, lo stile di vita, il servizio di governo, affidato a religiosi inesperti, talvolta non ancora definitivamente incorporati, e l’apostolato».




