17 Settembre 2024

Incontro pubblico tra i candidati a sindaco, nel quartiere Velletri Est

Convergenze e visioni differenti nei vari punti programmatici dei concorrenti a Primo Cittadino di Velletri


Velletri (Rm) – Giovedì 27 aprile il comitato di quartiere Velletri Est ha organizzato un incontro tra i cittadini e i candidati a sindaco per le prossime elezioni comunali, dando spazio a quest’ultimi per parlare dei loro obiettivi e dei programmi elettorali. Dei sei candidati a sindaco di Velletri, hanno partecipato Clorinda Ricci, Roberto Romagnoli, Ascanio Cascella e Orlando Pocci. Nel presentare quella che è la loro idea di una Velletri futura, sono emerse visioni e linee di intervento differenti ma anche punti di connessioni all’interno di ciascun programma elettorale.

La prima ad intervenire è stata Clorinda Ricci, avvocato civilista del Foro di Roma, ma che da ormai 4 anni vive qui a Velletri. La candidata Ricci, nel presentarsi, ha affermato: “Sono da sempre un avvocato che si occupa del diritto di famiglia, dei minori, della tutela dei disabili e di tutta quella fascia della popolazione che è in genere meno tutelata. Ho deciso di fare questo lavoro per aiutare gli altri, all’età di dieci anni e questo è ancora il mio obiettivo. Questo è ciò che io porto nel mio programma, cercando di sradicare anche un po’ quell’idea classica della politica, poiché io non nasco politica”.

Clorinda Ricci ha spiegato che il programma suo e del suo partito, Forza del Popolo, ha come punto fondamentale le relazioni umane e la comunicazione tra chi amministra e i cittadini: “Credo che sia necessario che comitati, associazioni e chiunque rappresenti una fascia sociale debba farsi portavoce all’interno della casa comunale. Quest’ultima infatti deve essere abitata da tutti i cittadini e non solo da chi riceve un voto. Nel mio programma ho ritenuto necessario inserire in primo luogo la trasparenza e il dialogo, io, come gli altri candidati, siamo strumenti al servizio dei cittadini. La mia idea è quella di spogliarmi delle vesti del classico politico e portare nella politica un messaggio nuovo e un nuovo modo di relazionarsi, dove io sono a disposizione delle persone insieme alle persone. Questa non è una mia battaglia personale, ma è una battaglia per la difesa dei diritti e per la creazione di una società diversa, in cui le persone prendano veramente coscienza del significato del voto e dell’importanza di individuare la persona giusta. Un messaggio che voglio lasciare è quello di aprirsi alle relazioni, ai confronti senza paura e timidezza. Non delegate nessuno siate voi stessi parte attiva della vita politica e così forse le cose potranno cambiare.

Il secondo candidato a sindaco a prendere parola è stato Roberto Romagnoli, candidato del Partito Socialista Italiano, cresciuto a Velletri e per molto tempo proprio nella zona della 167. Romagnoli ha spiegato che l’idea che lo ha spinto a candidarsi e che ha portato il partito a rientrare nella politica veliterna dopo anni di inattività è quella di “togliere dalle nostre vite l’io e tornare al noi, tornare ad occuparci dei nostri quartieri e della nostra città. Proprio con questa idea noi abbiamo deciso di candidarci, perché volevamo tornare ad essere una comunità politica, che nel tempo si era un po’ persa. Quindi la nostra presenza alle elezioni vuole essere un nuovo inizio, sia per noi sia per i giovani che vorranno avvicinarsi al Partito Socialista italiano”.

Il candidato ha spiegato che proprio con l’idea di tornare ad essere comunità, il primo passo fatto è stato quello di voler ascoltare i cittadini e così all’interno della loro campagna elettorale è stata inserita la cosiddetta “fabbrica delle idee”, uno strumento che desse a tutti la possibilità di dire la loro. Roberto Romagnoli ha proseguito su questa linea affermando l’importanza dei comitati e delle associazioni che devono essere attenzionati nel modo giusto da chi amministra, perché attraverso la programmazione, il confronto e la partecipazione le cose si fanno.

Il candidato ha concluso affermando l’importanza del voto poiché “più diminuisce l’affluenza alle urne e più chi vincerà sarà rappresentativo di una piccola minoranza” e questo impedirà la costruzione di una comunità in cui tutti partecipano e si sentono inseriti. Sono quindi questi i punti principali del partito, la partecipazione e la necessità di fare comunità, unito al fatto di dare maggior rilievo a quelli che sono i corpi intermedi, come i comitati e le associazioni.

A intervenire è stato poi il candidato a sindaco di centro destra Ascanio Cascella che ha spiegato quelli che sono alcuni degli obiettivi del loro programma elettorale e i relativi progetti: “Prima di individuare le peculiarità della città e le sue necessità per ridarvi vita, abbiamo preso atto delle analisi statistiche che riguardano la modificazione della popolazione di Velletri e del commercio, i mutamenti ecologici, tenendo conto di quelle che sono le radici e le tradizioni della città, la sua storia, la sua posizione geografica e gli umori dei cittadini. È un programma frutto di professionalità nell’analisi, valutazione e risoluzione delle problematiche, che purtroppo sono molte. Ci sono tante cose che devono essere cambiate. Parlando della zona 167 la prima problematica che forse è un po’ sotto gli occhi di tutti è che abbiamo un patrimonio immobiliare che non è di proprietà del Comune di Velletri, ma che è parte integrante, con le famiglie che ci vivono e ci mal vivono, della zona. Noi puntiamo a una sistemazione integrale e integrata di questi edifici, ma anche di quelle che sono le piccole e ordinarie attenzioni.

Per questo è stata ideata anche una collaborazione tra gli organi comunali e l’Ater. Noi qui ci troviamo alle spalle del Tribunale. Da avvocato vi dico che oggi giorno sono cambiate le tipologie di pene per reati minori ed è infatti possibile sostituire una pena pecuniaria o detentiva minore con lo svolgimento di lavori socialmente utili gratuiti. La nostra intenzione è proprio quella di “sfruttare” questa possibilità e grazie a questa mantenere il decoro urbano della città tutta e in particolare della zona 167. Questo sarà concertato con il commissario e il direttore generale dell’Ater che hanno già manifestato interesse nel portare avanti questo progetto. L’impegno che dovrà mettere in conto la nuova amministrazione e che io mi auguro di rappresentare, è quello di non far sentire più isolato e trascurato questo quartiere, riportando in questa zona diverse attività, feste e fiere che portino vita sia per le persone che abitano la zona sia collegandola con quello che è il centro cittadino, dato che a differenza degli anni passati oggi questo quartiere non è più periferico ma annovera in sé negozi e servizi.”

Chiudo con un altro obiettivo a mio parere quasi immediatamente realizzabile; come sapete il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca si è impegnato moralmente e materialmente a far riaprire i reparti dell’Ospedale di Velletri, scippati barbaramente dall’Amministrazione Zingaretti, mentre il Sindaco Pocci rimaneva inerme subendo le prepotenze di quella Giunta. L’Ospedale riaprirà, questo è l’impegno assunto dal presidente Rocca e che assumo anche io qui davanti a voi”.

Ultimo a parlare l’attuale Sindaco di Velletri Orlando Pocci, candidato alle prossime elezioni per tentare di ottenere il secondo mandato. Il candidato Pocci ha iniziato il suo intervento riallacciandosi al discorso sul quartiere della 167 fatto da Ascanio Cascella, per parlare di quanto è stato fatto in questi anni e di quali sono i prossimi obiettivi: “Non nascondo che questo è un quartiere difficile da gestire e l’ho potuto constatare in questi cinque anni di amministrazione, questo perché qui convivono più enti. Sicuramente non è lo stesso quartiere che c’era una decina di anni fa, è completamente cambiato, dove l’integrazione ha subito una fase evolutiva. Parliamo di tante cose come la raccolta differenziata, la presenza di un centro commerciale con vari servizi, cose che prima sarebbe stata utopia trovare all’interno del quartiere. Noi abbiamo tenuto in considerazione questo quartiere come un’appendice di questa città e l’obiettivo è integrarlo ancora di più all’interno di un percorso che riguarda il nostro centro storico. Una cosa molto importante che voglio ricordare che questo quartiere a breve ospiterà il nuovo asilo nido comunale, tanto richiesto dalla comunità.

Altra cosa sarà la costruzione di un parco a servizio di questa zona in quell’area di circa due ettari totalmente abbandonata a sé stessa e che noi abbiamo ripulito e ridato alla città. Una cosa importante su cui bisognerà intervenire perché influisce in maniera pesante sul decoro di questa zona, è la presenza del mercato del giovedì. È necessario infatti individuare un’altra zona dove ricollocare il mercato, poiché in quel giorno questo quartiere diventa terra di nessuno. Questo quartiere, come parte della città, ha sicuramente bisogno di più attenzione, ma dico che Velletri, per la sua estensione, non è facile da gestire. Noi l’impegno ce l’abbiamo messo tutto e siamo pronti ad impegnarci ancora.

Voglio concludere con un veloce passaggio sull’Ospedale, che è al centro della campagna elettorale di tutti. Io dico che l’Ospedale di Velletri ha mostrato tutte le sue criticità durante la pandemia, lì abbiamo capito che non era più idoneo a livello di spazi. È un ospedale che ha bisogno di una ristrutturazione completa, ci auguriamo che la delibera regionale che impegna 27 milioni di euro per il suo restauro ridia all’Ospedale di Velletri la dignità che ha perso negli ultimi 30 anni”.

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