6 Dicembre 2024

“Io sono vulnerabile, dunque vivo. Arte è amare la realtà”, progetto concluso: Cosa ne resta ?

Il progetto transdisciplinare vissuto nell’ex carcere Pontificio di Velletri ha coinvolto un gruppo eterogeneo di artisti e professionisti delle arti visive, del cinema, della fotografia, della danza e della musica, insieme a insegnanti, tecnici e studenti dell’Accademia di Belle Arti e dei licei romani

di Redazione


Velletri (Rm) – Il progetto transdisciplinare “iosonovulnerabile, dunque vivo. Arte è amare la realtà”, ideato e curato da Sergio Mario Illuminato, si è concluso con una domanda che coinvolge curatori, artisti,
istituzioni, pubblico, critica e soprattutto i giovani partecipanti: cosa ne resta?
Questo progetto transdisciplinare ha ricevuto il patrocinio della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale e del Comune di Velletri, con la collaborazione di Compagnia Atacama e del Festival Internazionale Danza Contemporanea ‘Paesaggi del Corpo’. Grazie alla sensibilità e al supporto di exibart.


Ispirato al libro di Sergio Mario Illuminato “Corpus et Vulnus: Tàpies, Kiefer, Parmiggiani” (Edizione
IP, 2023), ha coinvolto un gruppo eterogeneo di artisti e professionisti delle arti visive, del cinema,
della fotografia, della danza e della musica, insieme a insegnanti, tecnici e studenti dell’Accademia
di Belle Arti e dei licei romani.

Da questa collaborazione è nata la residenza d’artista «Officina Alchemica delle idee», il «Movimento VulnerarTe APS», ente non profit accreditato nel Registro Nazionale del Terzo Settore e nel Registro Nazionale Alternanza Scuola-Lavoro e l’iniziativa editoriale «VulnerarTe Magazine» che si propone come luogo stimolante e riflessivo dedicato alla tematica della Vulnerabilità.
La ricerca artistica è ora candidata a rappresentare una delle ‘pratiche eccellenti Culturali della
Regione Lazio’ ed è presentata sul mercato grazie agli spazi attivi di Lazio Innova per investitori,
partner e enti istituzionali come ‘impresa creativa innovativa’.


Il concetto centrale della ‘Vulnerabilità‘, percorso attraverso un movimento estetico ed etico dell’arte, diventa ora il brand di un’Impresa creativa. Questo nuovo approdo non deve essere interpretato come una fuga dalla realtà o la sua idealizzazione, una critica spesso rivolta all’arte contemporanea.
Citando Heidegger, che affermava che un’opera d’arte deve “aprire un mondo”, gli spazi espositivi dell’exCarcere Pontificio di Velletri, definiti come ‘cattedrale contemporanea della vulnerabilità’,
diventano luogo in cui si sviluppa un processo di relazioni senza eguali, rivelando un lessico condiviso.


Le parole di Chiara Ercoli, Vicesindaco e Assessora alla Cultura del Comune di Velletri, sottolineano
il ruolo dell’arte nella rinascita dell’exCarcere: “Assistiamo a questa rinascita dell’exCarcere Pontificio di Velletri grazie all’arte. Sono la cultura e l’arte stessa che ci fanno comprendere, che ci aprono gli occhi su quello che è stato e su ciò che può diventare. Grazie a Sergio Mario Illuminato, la storia di questo edificio prende vita”.
Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio riconosce il valore del progetto e concede il
patrocinio. Queste invece le parole di Pierluigi Sanna Vicesindaco Città Metropolitana di Roma
Capitale: “IOSONOVULNERABILE è la giusta occasione per riflettere, al di fuori degli spazi convenzionali e delle consuetudini, sull’essenza della natura umana, la sua vulnerabilità, il valore della condivisione e il ruolo delle comunità. L’originale narrazione visiva e l’espressione artistica curata da Sergio Mario Illuminato offre uno sguardo speciale ed emozionante sul potere trasformativo dell’arte in contesti storici, culturali e sociali unici.”


Alla fine dell’esperienza, la domanda cruciale è: COSA RESTA? Questo interrogativo coinvolge
curatori, artisti, istituzioni, pubblico, critica e soprattutto i giovani partecipanti.

il curatore courtesy Salvatore Orfino

La testimonianza, tra gli altri, di Rita Bernardini, presidente di ‘Nessuno tocchi Caino’, da tutta una vita impegnata ad entrare nelle carceri di tutta Italia persostenere una detenzione in linea con la Costituzione italiana, ‘riflette’ sul cambiamento personale che ci attraversa partecipando a IOSONOVULNERABILE.

Finito tutto, il primo giorno del disallestimento dei famosi ‘Organismi Artistici comunicanti’ dalle celle in cui sono stati accolti per 424 giorni, l’autore Sergio Mario Illuminato racconta: “non sarà più come prima. Non è questione di testa ma di cuore, di carne. Ciononostante le ferite e il dolore che questa lunga ricerca mi ha fatto ri-conoscere, il Corpus dell’esperienza vissuta continua i suoi effetti come un proiettile che ha la forza traumatica di una crivellatura del significante. E la sua forza appunto è perché smaschera l’inganno dell’integrità o dell’interezza.”

Credits foto: Campus Ecomedia

Si ringraziano gli artisti, le istituzioni e tutti coloro che hanno sostenuto attivamente il progetto.

L’esperienza prosegue con la presentazione del cortometraggio “Vulnerare” e si estende da subito nelle carceri, nelle scuole e in eventi internazionali, preparandosi per la seconda edizione a Roma il prossimo mese di settembre, in una delle più prestigiose dimore storiche seicentesche: VILLA ALTIERI Palazzo della Cultura e della Memoria Storica, grazie al supporto di Città Metropolitana diRoma Capitale.

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