- Per il crollo della Scuola Elsa Morante il consiglio straordinario, dalla giunta leghista, non dà spiegazioni valide e soluzioni immediate
di Luigi Alerti
Marino (Rm) – È calato il silenzio delle responsabilità nel consiglio comunale straordinario convocato dopo il crollo del solaio alla scuola Elsa Morante, proprio all’avvio dei lavori di ristrutturazione.
Un fatto grave che ha lasciato attoniti i cittadini, le famiglie degli alunni e l’intero comparto scolastico, ma soprattutto ha fatto emergere tutte le fragilità gestionali dell’amministrazione comunale guidata dalla giunta leghista.

Il consiglio straordinario, richiesto a gran voce dalle opposizioni e dai cittadini, si è svolto senza che il sindaco e gli assessori competenti – in primis quelli ai Lavori Pubblici e all’Istruzione – fornissero spiegazioni chiare o soluzioni immediate. Nessun piano concreto per la messa in sicurezza, nessun cronoprogramma aggiornato, solo vaghe promesse di «monitoraggi» e «approfondimenti tecnici».
A rendere ancora più amaro il bilancio è il confronto con il panorama nazionale: su oltre 200 scuole finanziate in Italia con fondi pubblici e PNRR, Marino conquista un primato negativo per essersi distinta con un crollo strutturale appena avviato l’intervento edilizio. Un evento che mette sotto accusa non solo l’impresa esecutrice, ma soprattutto il sistema di controllo e vigilanza dell’amministrazione, che avrebbe dovuto garantire sicurezza e trasparenza fin dal progetto preliminare.
Il crollo si aggiunge al già discusso caso dei lavori di Piazzale degli Eroi. Altro intervento finanziato con fondi PNRR che ha subito ritardi, modifiche e lamentele da parte dei residenti. Un altro “flop” di pianificazione e gestione, che contribuisce ad alimentare un clima di sfiducia generale.
I genitori degli alunni della Elsa Morante, nel frattempo, restano nell’incertezza più totale: dove verranno trasferiti i bambini? Quali garanzie ci sono sulla sicurezza delle altre scuole? Come sarà riorganizzato il prossimo anno scolastico? A queste domande, l’amministrazione ha risposto con il silenzio o con frasi di circostanza.
A distanza di giorni, la città attende ancora che si assuma una responsabilità politica chiara. Il danno materiale è evidente, ma quello istituzionale e sociale rischia di essere ben più profondo. Marino merita una scuola sicura, e un’amministrazione all’altezza del compito.




