La mozione sull’antifascismo, inizialmente approvata, dopo un acceso dibattito è stata bocciata mentre i componenti della minoranza erano usciti dall’aula consiliare
di Daniele Favale
Velletri (Rm) – Un consiglio comunale molto “caldo”, quello che si è svolto nella giornata di lunedì 20 novembre 2023. I temi trattati sono stati molteplici, si è tornato a parlare di nuovo della mozione sull’antifascismo, presentata dal Consigliere d’Opposizione Mauro Leoni, che inizialmente era stata approvata ma dopo un acceso dibattitto è stata bocciata. Lo stesso Leoni, particolarmente indignato, ci ha tenuto a rilasciare una dichiarazione:
“La mozione, ci tengo a precisare, è stata presentata a livello regionale. Io l’ho portata in consiglio perché volevo dare un messaggio di distensione tra le due fazioni, facendo capire che la giunta è di destra ma non fascista. Ho massimo rispetto per le forme liberali e di destra ma la nostra giunta deve trovare il coraggio di prendere le distanze da determinati ideali. Gli stessi liberali di destra sono anti-fascisti.
L’altro giorno, in aula, si è dimostrato che ¾ dell’Amministrazione aveva messo in campo un’ottima volontà di dialogo e condivisione di un documento. Molti si sono esposti in prima persona per condannare determinati ideali. Tutti erano disposti a trovare un equilibrio, cosa che era stata trovata. Al momento del rientro in aula, dopo che il Presidente del Consiglio ci aveva lasciato qualche minuto per stabilire l’accordo, esso sembrava non essere più valido.
La mozione parla chiaro: <<Impegna il Sindaco e la Giunta a promuovere, presso il Consiglio regionale del Lazio l’introduzione dell’espresso riferimento al valore dell’antifascismo nello Statuto regionale>>. La nostra Giunta, voleva aggiungere un pezzo e scriverci anche ai valori dell’anticomunismo. Qui si sta parlando di un periodo storico ben preciso quindi, onde evitare ulteriori problematiche, ho fatto la proposta di inserire anche “di prendere le distanze da tutte le forme totalitarie e non solo dall’anti-fascismo“.
A quel punto sembrava davvero essere arrivati ad una intesa. Una volta però rientrati in aula, un consigliere di maggioranza ha fatto saltare tutto, continuando a rimarcare come bisognasse sottolineare di prendere le distanze anche dal comunismo. In quel momento, ho fatto io stesso un passo indietro e mi sono quasi arreso.
Concludo dicendo che, la maggioranza del Sindaco si proclama “ovviamente” antifascista ma di fatto boccia la mia mozione.
È un’occasione politica ed umana persa, specialmente per quella realtà che, militanti per storia, e sostenitori di posizioni antifasciste, oggi siedono nei banchi della maggioranza.
È stato reso vano anche il tentativo di alcuni colleghi della maggioranza a raggiungere una quadra condivisa, tra l’altro individuata ma boicottata da chi evidentemente è ancora legato a posizioni ideologiche piuttosto che di opportunità. Lo definisco un vero peccato e una vera amarezza, per chi ha presentato la mozione, per chi ha provato ad arrivare ad un documento comune, ed ancor più per tutti quei militanti presenti oggi in maggioranza, un tempo veri antifascisti, che oggi votano maldestramente, confusi e vincolati da dictat ideologici che ci fanno perdere una grande occasione”.