• La collaborazione tra la giovane coppia evidenzia un’intesa criminale ben definita, che ha reso l’episodio particolarmente grave agli occhi degli inquirenti
• Ardea, come altre località del litorale pontino, è stata negli ultimi anni teatro di episodi di criminalità legati a rapine, spaccio e altri reati contro il patrimonio

di Mario Dal Monte

Ardea, 18 luglio 2025 – Un’operazione lampo dei Carabinieri della Tenenza di Ardea ha portato all’arresto di un uomo di 33 anni e una donna di 25 anni, entrambi residenti ad Aprilia, accusati di una brutale rapina aggravata dall’uso di un’arma, sequestro di persona e lesioni personali.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Velletri su richiesta della Procura della Repubblica, è stata eseguita nelle prime ore del 18 luglio, a seguito di un’indagine scaturita da una denuncia presentata presso la Tenenza di Ardea.

I due indagati, ritenuti responsabili di un episodio criminoso avvenuto nella notte tra domenica 13 e lunedì 14 luglio 2025, sono stati trasferiti rispettivamente al carcere di Velletri e a quello di Rebibbia, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.

L’episodio si è consumato in una sala slot di Tor San Lorenzo, frazione di Ardea, sul litorale sud di Roma. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 33enne, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali, ha riconosciuto un suo conoscente in compagnia di un amico all’interno della sala slot.

Senza preavviso, l’uomo ha estratto un coltello a serramanico e, con atteggiamento minaccioso, ha costretto le due vittime a salire sull’auto di una di esse. Una volta a bordo, il 33enne si è messo al volante, mentre la sua complice, la 25enne, si è posizionata sul sedile del passeggero, partecipando attivamente alle minacce e agli insulti rivolti ai due giovani, bloccati sui sedili posteriori.

Per diverse ore, le vittime sono rimaste ostaggio della coppia, costrette a subire un calvario di intimidazioni e umiliazioni sotto la minaccia costante del coltello. Il sequestro si è concluso quando i due malviventi hanno deciso di abbandonare le vittime in strada, dopo aver sottratto a uno di loro un borsello contenente contanti e un cellulare e all’altro l’automobile stessa.

Una delle vittime, visibilmente scossa, si è recata al pronto soccorso di Pomezia, dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di due giorni per lievi lesioni fisiche, mentre il trauma psicologico rimane un aspetto significativo dell’esperienza vissuta.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Velletri, è stata avviata immediatamente dopo la denuncia presentata da una delle vittime. I Carabinieri della Tenenza di Ardea hanno condotto una serie di accertamenti rapidi e mirati, che hanno permesso di identificare i due responsabili in tempi record.

Fondamentale è stato il recupero dell’auto rubata, rintracciata poche ore dopo il crimine grazie alle ricerche tempestive dei militari. Le prove raccolte, tra cui testimonianze, analisi delle immagini di videosorveglianza della sala slot e altri indizi materiali, hanno consolidato un quadro accusatorio solido, portando la Procura a richiedere l’ordinanza di custodia cautelare.

Un elemento chiave dell’indagine è stato il video delle minacce, acquisito dagli inquirenti e menzionato in alcune fonti, che avrebbe documentato il comportamento intimidatorio della coppia durante il sequestro. Sebbene il video non sia stato reso pubblico per motivi legati alle indagini in corso, esso rappresenta una prova cruciale a sostegno delle accuse di rapina aggravata dall’uso di un’arma, sequestro di persona e lesioni personali.

• Il 33enne, descritto come un soggetto con precedenti penali, sembra essere la figura dominante nella dinamica del crimine, avendo avviato l’aggressione nella sala slot e assunto il controllo dell’auto durante il sequestro.

• La 25enne, sua complice, ha avuto un ruolo attivo nel mantenere l’atmosfera di terrore, partecipando alle minacce verbali e all’intimidazione delle vittime.

Questo caso si inserisce in un contesto di crescente attenzione da parte delle forze dell’ordine, che hanno intensificato i controlli nella zona per contrastare fenomeni di microcriminalità e criminalità organizzata.

Solo pochi giorni fa, il 14 luglio, un’operazione a Lanuvio ha portato all’arresto di sei persone per sequestri di persona aggravati dal metodo mafioso, mentre il 17 luglio un blitz antidroga a Velletri e Lariano ha smantellato una rete di spaccio con 14 arresti.

Questi interventi testimoniano l’impegno dei Carabinieri nella lotta al crimine nei Castelli Romani e sul litorale laziale.

Il Comandante della Compagnia di Anzio, sotto cui opera la Tenenza di Ardea, ha elogiato l’efficacia delle indagini, sottolineando come «la rapidità d’azione e la collaborazione con la Procura di Velletri abbiano permesso di assicurare alla giustizia due individui pericolosi».

Il Sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, ha espresso soddisfazione per l’operato dei Carabinieri, ma ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di «maggiori risorse per la sicurezza sul nostro territorio, che continua a essere vulnerabile a episodi di questo tipo».

Le due vittime, nel frattempo, stanno ricevendo supporto per superare il trauma subito. La comunità locale, scossa dall’episodio, chiede maggiori misure di prevenzione, come un potenziamento della videosorveglianza nelle aree sensibili come le sale slot, spesso bersaglio di attività criminali.

La Procura di Velletri, guidata dal Procuratore Capo, sta proseguendo le indagini per chiarire eventuali collegamenti con altri episodi simili nella zona e per accertare se la coppia agisse in autonomia o nell’ambito di una rete criminale più ampia.