Una domenica passata al Lago di Nemi insieme al suo gruppo di amici fatta di foto e risate per ricordare una classica giornata primaverile. Ma purtroppo, per Fabrizio Procaccini non è stato cosi
di Daniele Favale
Genzano – Nemi (Rm) – La scampagnata con gli amici in una domenica di sole al Lago di Nemi si è trasformata in tragedia. Al rientro verso il centro di Genzano, in Via Perino, il giovane Fabrizio Procaccini si è allontanato dal gruppo per arrampicarsi sul punto più alto del sentiero, su un ramo.
Di lì a poco l’imprevedibile, il ramo si è spezzato e per Fabrizio non c’è stato scampo visto il volo fatto di circa 30/40 metri. La caduta lungo il dirupo è durata qualche secondo ed è finita sulle rocce sottostanti. Inutili i tempestivi soccorsi avvenuti sul posto. Un agente della Polizia locale, i Carabinieri e successivamente i Vigili del fuoco di Velletri e Nemi ed i soccorritori del 118. Il violento impatto e la grande altezza hanno fatto si che Fabrizio interrompesse la sua giovane vita a 14 anni.

Fabrizio frequentava il primo anno presso l’Istituto Alberghiero “U. Tognazzi” a Velletri. Era descritto da tutti come un ragazzo educato e sempre gentile. Ora però il suo banco di scuola resterà purtroppo vuoto. Anche lo stesso Istituto veliterno, appena appresa la notizia, è rimasto sconcertato davanti un evento così tragico.
Nato a Genzano, ma residente ad Ariccia (Galloro), il 14enne è morto poco dopo la caduta nonostante i soccorsi abbiano provato in tutti i modi a rianimarlo. Presente anche il papà, avvisato dai compagni di Fabrizio. In serata la salma è stata messa a disposizione della famiglia: nessun dubbio infatti si sia trattato di un tragico incidente.
Le testimonianze
Il corpo viene subito trasferito nella camera mortuaria dell’ospedale. Intanto i carabinieri hanno ascoltato uno dopo l’altro gli amici: otto in tutto, giovanissimi, tra i 14 e i 16 anni, sconvolti dall’accaduto. «Non possiamo credere a quello che è accaduto, un attimo prima stavamo ridendo e scherzando e poi il dramma» hanno raccontato ai carabinieri, come riporta Il Messaggero. «Fabrizio camminava insieme a noi, è una strada che conosciamo benissimo tutti. La percorriamo ogni volta che vogliamo andare in spiaggia. A un certo punto ci ha detto che voleva raggiungere il punto più alto del sentiero ed è corso via – ricordano-. Lo abbiamo seguito con lo sguardo poi all’improvviso quel ramo si è spezzato ed è volato giù, è accaduto tutto in pochi secondi. Abbiamo provato a chiamarlo ma non rispondeva già più. A quel punto abbiamo capito che era accaduto l’irreparabile».
La nostra redazione si stringe attorno alla Famiglia Procaccini per questo terribile avvenimento e porge le più sentite condoglianze ai suoi cari.




