Velletri (Rm) – Nella mattinata di martedì 2 maggio, il liceo Ascanio Landi ha avuto il piacere di ospitare, presso l’aula magna, il poeta e scrittore romagnolo Davide Rondoni, all’incontro organizzato dalla professoressa Luigina Ruffolo, che ha coinvolto gli studenti in due ore intense di dibattito su “La poesia che mette a fuoco la vita”.
La “lezione” interattiva è stata introdotta dalla vicepreside Di Nardo con grande entusiasmo, ringraziando lo scrittore per aver scelto anche Velletri come sua tappa del tour nelle scuole.
A presenziare anche l’Assessore Edoardo Menicocci, che ha accompagnato l’emergente poetessa locale, Flaminia Colella, all’incontro, che è poi stata spalla nel dibattito tenutosi poco dopo con Davide.
Davide Rondoni, classe 1964, nato a Forlì, vanta una carriera letteraria, che ha origine tra le pareti dei suoi mentori, quali Giorgio Caproni e Mario Luzi, personaggi della scena letteraria contemporanea, che lo hanno spinto a poetare e a farne della sua arte, una professione.
Autore di raccolte di poesia come “La natura del bastardo” (Mondadori 2016), “Le parole accese – per ragazzi” (Rizzoli 2008), tra cui alcuni volumi tradotti in vari paesi del mondo. Ha collaborato e collabora tutt’ora in programmi di poesia in radio e in tv (Rai, tv2000, San Marino RTV). Editorialista e talvolta sceneggiatore, Rondoni ricopre ormai da anni la professione artistica a 360 gradi.
Ha incontrato così i ragazzi del liceo veliterno, per parlare dell’importanza che l’arte della poesia ha sulla vita di ognuno. Poetare, significa per il poeta romagnolo, usare le giuste parole per descrivere il nostro “vivere”.
L’utilizzo attento del linguaggio si converte in conoscenza e dal sapere si può quindi sviluppare un senso critico, che è insito nella persona ma che senz’altro va coltivato.
Davide Rondoni ha esortato i ragazzi a pensare e a guardare con occhio critico ciò che li circonda. Il relatore ha poi posto enfasi sulla scelta degli autori: sin dall’infanzia veniamo educati tramite autori, che plasmano più che in parte le basi, per ottenere un pensiero indipendente. Una volta cresciuti ci viene affidata questa responsabilità, scegliere i nostri, altrimenti la società imporrà i propri. “Fondamentale è il bagaglio culturale che ciascuno porta con sé, uno spazio che deve essere curato per arrivare a vivere veramente.”
Rondoni e Flaminia hanno letto una delle loro poesie, dopodiché, la parola è stata data ai ragazzi per eventuali domande e curiosità.
Nel mentre, la preside De Simoni ha ringraziato nuovamente Davide della sua presenza e anch’essa ha consigliato ai suoi studenti di vivere, seguendo il proprio senso critico, elaborare e metabolizzare ciò che si studia per poi farne un pensiero proprio.
Il resto dell’incontro si è concluso con domande molto precise dei ragazzi di alcune classi quarte e quinte e un rinfresco organizzato in occasione dell’evento.