Le parole del Vice Questore della Polizia di Stato Raffaele Franco sulla violenza giovanile e di genere a Velletri
di Gabriele Romagnoli

Velletri – A seguito dell’impennata nazionale di casi di violenza giovanile e di genere, in particolare nel post pandemia, la redazione ha voluto ascoltare le parole del Vice Questore della Polizia di Stato di Velletri, il dottor Raffaele Franco, per constatare se, l’aumento di tali fenomeni, preoccupa anche la nostra realtà cittadina.
Per quanto riguarda la violenza tra i giovani (consideriamo un’età in questo caso che va dai 14 ai 25 anni) i casi di intervento da parte della polizia sembrano aumentati, anche se di poco. Ciò soprattutto in determinate zone della città come la Stazione Ferroviaria, eterno luogo di scontro tra le bande di giovani teppisti che devastano le proprietà comunali e infuriano in feroci liti.
Onde evitare tali fenomeni il Dottor Franco, ormai da tempo, ha imposto serrati controlli nella zona. La situazione sembra ora essere sotto controllo, anche per quanto riguarda lo spaccio: più di trenta casi di fermo per spaccio ed uso personale hanno visto coinvolti giovani veliterni.
Non risultano casi di detenzione di armi pesanti. Capita però che i ragazzi vengano trovati in possesso di armi giocattolo, come pistole da softair o scaccia cani scariche, coltelli e manganelli, raramente usati per gli scontri tra “bande”.
Altra zona nevralgica, stretta nella morsa dei controlli della Polizia, è il Giardino delle Camelie, all’incrocio tra Corso della Repubblica e Via Martiri di Pratolungo. Frequentano spesso la zona soggetti sotto pesante effetto di sostanze alcoliche, tanto che anche i rivenditori di alcol limitrofi sono costantemente monitorati. Il Direttore ci tiene infatti a ribadire che hanno dispiegato molte più forze sulle strade per garantire una serena convivenza tra cittadini.
Per quanto invece riguarda la violenza di genere, non sembra esserci stato un aumento di casi di maltrattamento in famiglia, anche se, nella normalità, afferma l’Ispettore Simonetta Marchetta, anch’essa presente al momento dell’intervista, se ne lavorano già tanti. Ciò perché per fortuna, grazie alla presenza di sportelli d’ascolto e banchi di raccolta dati come il Progetto “Scudo”, che raccoglie, monitora ed ammonisce gli uomini che commettono maltrattamento ed atti persecutori, sempre più sono le donne che trovano il coraggio di rivolgersi alle forze dell’ordine e denunciare.
Nonostante la modestia dell’ufficio, quello della Polizia di Velletri, si occupa anche di un’altra forma di violenza, forse la più subdola e pericolosa degli ultimi anni: la cyber violenza. Tanti sono i casi, se pur non si registrano aumenti, di bullismo e revange porn trattati dagli agenti. Tramite un sistema ben collaudato, i ragazzi maggiori di 14 anni che commettono tali atti di violenza, vengo subito ammoniti e registrati nel sistema.
Possiamo dunque constatare che Velletri, grazie al costante lavoro della polizia e di tutte le forze dell’ordine, resta un luogo sicuro e protetto dal dilagare della violenza nel nostro paese. Questo il messaggio finale del Vice Questore che quotidianamente si batte per la tutela ed il benessere dei cittadini.