Nell’acceso dibattito avuto venerdì 24 gennaio a Lariano sono emersi i problemi sulla salute c he i cittadini avvertono sempre di più
di Claudio Caponera
Lariano (Rm) – Venerdì 24 gennaio presso la sala riunioni della parrocchia di Santa Maria Intemerata di Lariano si è tenuta una affollata assemblea convocata dal Comitato cittadino di Lariano. per fare il punto della situazione progetto di ampliamento dello stabilimento Fassa e Bortolo di Artena. Tanti i cittadini provenienti dai comuni vicini che hanno riempito la sala.

Presenti il sindaco di Lariano Francesco Montecuollo, il vicesindaco Fabrizio Ferrante Carrante, il vicesindaco di Artena Silvia Latini, l’assessore all’ambiente del comune di Cori Luca Zampi, il consigliere del Psi di Cori Aristide Proietti. I rappresentanti dei comitati cittadini di Artena, Giulianello Cori, Roccamassima e Lariano, Presente con un messaggio il sindaco di Cisterna Valentino Mantini che ha manifestato, profonda preoccupazione per i fatti accaduti e ha rinnovato la disponibilità ad agire nei confronti della Fassa.
A introdurre i lavori la rappresentante del Comitato cittadino di Lariano Agostina Gilardo che ha ringraziato tutte le personalità intervenute e i cittadini che devono essere informati sui rischi per la salute, per l’ambiente, per l’inquinamento atmosferico, dell’aria, dei terreni, delle falde acquifere.
Ad aprire gli interventi Flaviana Cerquozzi, “qui si sta tentando di far morire lentamente il territorio, ha esordito, quale vantaggio di vivere in un paese dove l’aria non è più pulita, per quale motivo i cittadini si dovrebbero spostare da Roma per scappare dallo smog, quando qui si rischia di avere una situazione peggiore? E poi quale ricaduta ci sarà sul valore degli Immobili ?”
il prof. Lucio Allegretti che ha spiegato come le particelle rilasciate dalla combustione del CIR, restino sospese in aria per ricadere poi sul terreno avendo una forte tossicità tale da inquinare terreni e corsi d’acqua per millenni.
La dott.ssa Laura Reale dell’Associazione Medici per l’ambiente, in collegamento video, ha evidenziato che le ecoballe usate per la produzione del cemento, conterrebbero materiali costituiti da vetro, alluminio e plastica, particolarmente nocivi per la salute.

L’ingegnere Leonardo Caponera Rappresentante del DLF di Velletri ha prodotto uno studio partendo dai dati della Fassa mostrando prima una cartina nella quale si evidenzia che il Comune di Lariano, “la città in cui vivo, è a solo tre chilometri dallo stabilimento, nel documento la Fassa ha scritto quello che farà e come lo farà le amministrazioni non hanno mai detto se questo è uno sviluppo sostenibile oppure no pensate che solo il consumo di acqua, pari 146 mila metri cubi all’anno priverebbe oltre 2000 cittadini dell’approvvigionamento idrico. Per quanto riguarda poi il funzionamento dei due forni che la Fassa vuole installare c’è bisogno di bruciare 30 mila tonnellate di Cer al giorno, nel Lazio sono disponibili solo 10 mila, da dove arriveranno le altre 20 mila tonnellate di Cer da bruciare per alimentare i due forni. Ogni giorno ci sarà una forte concentrazione di polveri sottili pari a 76 Kg oggi sono 5 Kg dagli studi effettuati si concentreranno proprio su Velletri che in linea d’aria sta a soli 8 Km. Serve quindi , ha concluso, che vengano messe centraline di monitoraggio che forniscano quotidianamente i dati sulla qualità dell’aria”
Umberto Proietti, che raccontando le fasi di questa vicenda ha ricordato gli esposti presentati anche alla Procura della Repubblica di Velletri, ma soprattutto ha centrato l’attenzione sulle relazioni tecniche e legali fatte fare dal Comune di Artena, nelle quali si evidenziano evidenti irregolarità. Ha informato l’assemblea che il Tribunale di Velletri ha nominato un Ctu a seguito dell’esposto presentato alla Procura della Repubblica al fine della verifica delle motivazioni presentate negli ’esposti presentati dal Comitato.
Il Dott. Emilio Bongiovanni del comitato cittadino di Lariano a tra l’altro evidenziato che è dovere di tutti rispettare i principi dello sviluppo tutelando l’ambiente e il territorio. Dobbiamo lasciare alle nuove generazioni una aria più pulita.
Paolo Fiorini rivolgendosi direttamente al Sindaco Montecuollo ha messo in evidenza che i cittadini sono stati lasciati soli “I Sindaci hanno l’obbligo di informare e di farsi promotori, invece sono i cittadini che debbono sostituirsi alle istituzioni. Siamo rimasti soli ad affrontare anche il ricorso al Tar. Cosa intende fare Sindaco, insieme agli altri sindaci?”
Il Sindaco Montecuollo rispondendo a Fiorini ha precisato: “Come amministratore ho l’obbligo di rispettare l’iter istituzionale debbo esaminare tutti i documenti prodotti che possano affermare questo. In questi mesi con il sindaco di Artena stiamo dialogando per capire quali sono le criticità e come attaccarle. Sono preoccupato, ovviamente come voi“.
Dopo l’intervento del Sindaco di Lariano diversi interventi da parte di alcuni rappresentanti dei comitati che hanno evidenziato lo scarso apporto del nostro comune che già da un anno e mezzo era venuto a conoscenza della vicenda Fassa. Il Sindaco ha ammesso di non aver partecipato alla causa “ad audiuvandum”, ovvero la revocazione al Consiglio di Stato, ma di “essere pronto dal prossimo 31 gennaio, quando la Fassa presenterà le integrazioni alla variante ad una azione congiunta con gli altri sindaci.” Richiamando anche alla partecipazione degli altri sindaci dei comuni limitrofi.
Silvia Latini, vicesindaco di Artena ha annunciato che ci sarà la convocazione di un prossimo consiglio comunale aperto dove approveremo un documento politico di indirizzo.
Luca Zampi assessore all’ambiente del Comune di Cori ha precisato che il Comune di Cori “Non solo abbiamo presentato il ricorso al Tar ma abbiamo presentato la revocazione al Consiglio di Stato, lo abbiamo fatto autonomamente senza aderire a quello del Comitato per avere una doppia possibilità”.
Enrico Del Vescovo infine dell’associazione Italia Nostra che ha richiamato alla partecipazione di tutti i cittadini e rivolgendosi agli amministratori ha dichiarato: “Siete i sindaci ci rappresentate, potete sempre manifestare con la fascia tricolore, nessuno vi può fermare soprattutto se sarete insieme ai cittadini. Come è già successo a Colleferro, come è successo nella mobilitazione contro l’inceneritore. Se siamo uniti e voi in prima fila possiamo ancora incidere a tutela del territorio.”




