La vicenda dello stabilimento Fassa ormai occupa ogni evento che si svolge nel territorio dei comuni comunque interessati, come successo venerdì 26 gennaio al granaio Borghese di Artena
di Claudio Caponera
Artena (Rm) – Come avevamo annunciato in un precedente articolo in data 11 Gennaio la Fassa Bortolo difesa dagli avvocati Alberto Bianchi, Sandro Trevisanato, Andrea Zoppini e Giorgio Vercillo ha rinunciato alla sospensiva della sentenza del Tar del Lazio contro l’ampliamento scegliendo di discutere direttamente nel merito della vicenda che vede contrapposti la società privata contro enti e comitati cittadini.
Il Consiglio di Stato a seguito di una ordinanza dei giudici, ha fissato la data in cui si svolgerà la trattazione del merito per il ricorso presentato dall’azienda Fassa Bortolo per il giorno 4 Aprile.
Il Tar del Lazio con la sentenza del 6.11.2023 aveva accolto in pieno le ragioni del Comune di Cori, difeso dagli Avvocati Tommaso Conti, Maria Antonietta di Noia e Francesco Salvi annullando il provvedimento autorizzativo regionale che consentiva l’ampliamento dello stabilimento Fassa consentendo in pratica la realizzazione in loco di un cementificio.
Contro l’ampliamento, oltre al comune di Cori e Valmontone, si erano costituiti i comitati cittadini di Artena, Giulianello, Lariano Rocca Massima e Colleferro. Il Comune di Cori già a giugno 2018, aveva espresso già parere negativo all’aumento di produzione dell’impianto Fassa S.r.l. sul territorio comunale di Artena così da tutelare e preservare il patrimonio e la salute dei suoi cittadini. L’impianto si trova a circa 1 chilometro dal Monumento Naturale Lago di Giulianello riconosciuto e tutelato dalla Regione Lazio.

L’ampliamento, secondo comitati e enti, comporterebbe l’aumento dell’inquinamento ambientale con conseguente ripercussione sulla salute pubblica, la compromissione dell’area, destinata alla produzione dei prodotti agricoli locali mettendone a rischio la qualità degli stessi; infine, il congestionamento del traffico per le strade di transito di Cori e Giulianello, scaturendo in maggiore inquinamento oltre all’aggravarsi della gestione e relativa manutenzione delle vie di comunicazione.
In merito all’ampliamento dell’impianto di Artena la Fassa Bortolo si era costituita in giudizio innanzi al Consiglio di Stato per l’annullamento della sentenza del Tar Lazio.

Nella discussione avuta Giovedì l’azienda ha rinunciato alla domanda di sospensiva così confermando la carenza di valide ragioni poste a fondamento della istanza presentata dagli avvocati del Comune di Cori e dai comitati. Infatti non appariva sostenibile sin dall’inizio quanto sostenuto dai difensori della Fassa, e cioè che gli interessi economici dell’imprenditore dovessero essere ritenuti prevalenti rispetto agli interessi pubblici generali di tutela dell’ambiente e governo del territorio.
E’ da notare che l’Arpa, a gennaio 2023, aveva messo in evidenza la necessità di aggiornare lo studio di dispersione delle emissioni, in quanto effettuato con un modello diverso da quello previsto dalle norme di attuazione del Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria invito che non era stato preso in considerazione dalla Fassa.

Venerdì 26 Gennaio presso il granaio Borghese di Artena durante un incontro con i cittadini il Sindaco Dott. Felicetto Angelini e l’amministrazione comunale tra le tante cose hanno parlato degli insediamenti di Biogas al Colubro ai confini con il Comune di Lariano e dell’ampliamento della Fassa Bortolo ai confini con Giulianello erano presenti i comitati di Artena, Carventum di Rocca Massima, di Giulianello e Lariano che impossibilitati a prendere la parola per denunciare il possibile inquinamento ambientale hanno esposto dei cartelli di denuncia ricevendo la solidarietà di molti presenti.
Il comune di Lariano sito a pochi passi dal nuovo insediamento ovviamente continua a tacere presumibilmente in attesa di nuovi eventi.




