Villa Barattolo, sede del Parco regionale dei Castelli Romani a Rocca di Papa, ha ospitato l’incontro con gli studenti dell’istituto comprensivo “Leonida Montanari”, nello specifico le classi della scuola secondaria di primo grado, inerente il progetto intergenerazionale
di Redazione
Rocca di Papa (Rm) – Il progetto, avviato nell’estate 2023, ha come obiettivo, attraverso la riscoperta della cultura e della storia locale, di rafforzare i legami tra generazioni diverse, trasmettere saperi e valori volti a favorire la coesione sociale. Una pianificazione attenta ed accurata, in collaborazione con esperti delle istituzioni e associazioni locali, ha dato l’opportunità di approfondire la conoscenza delle tradizioni, degli usi e costumi del territorio. Ne sono nati quattro laboratori: di pittura e fotografia: “Stea ‘na vota”; gastronomico: “A ricetta de nonna”; di scrittura e poesia: “Etera ‘na vota”; ambientale naturalistico: “E macchie de a Rocca”.
Quest’ultimo in collaborazione con i naturalisti dell’ente Parco, di cui si è tenuta la lezione d’aula, alla quale seguirà nei prossimi giorni l’uscita sul campo nei boschi di Rocca di Papa, attraversando un tratto della Via Sacra, per raggiungere il famoso belvedere con il suggestivo affaccio sui due laghi vulcanici di Nemi e Albano.
“L’educazione ambientale – commenta il commissario straordinario dell’Ente, Ivan Boccali – aiuta ad avvicinare i più giovani alla conoscenza, al rispetto ed alla conservazione del ricco patrimonio naturalistico e culturale dell’area protetta. Questo progetto, in particolare, rafforza il legame fra generazioni diverse, e sottolinea il valore dello scambio di esperienze fra passato, presente e futuro“.
La legge istitutiva del Parco; cos’è un’area protetta; la geologia del territorio; il bosco economico e il taglio ceduo; la biodiversità del Parco e come tutelarla. Questi gli argomenti trattati nella parte teorica, che saranno poi approfonditi nell’incontro all’aperto.
“Approfondimento in aula – commenta il direttore del Parco, Emanuela Angelone – e uscita sul campo: da sempre il Parco unisce questi due aspetti, favorendo un approccio esperienziale e coinvolgente all’educazione ambientale, e anche per questo progetto abbiamo proposto una formula che, negli anni, continua a dimostrarsi fruttuosa“.