Lariano – Giornata in ricordo delle vittime delle Foibe – il Sindaco Montecuollo e la cittadinanza commemorano i Martiri della tragedia 

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Ester Palmieri

di Ester Palmieri

Venerdì 10 febbraio la città di Lariano ha commemorato le vittime della strage delle Foibe con la consueta deposizione della Corona d’Alloro, nella cerimonia tenutasi la mattina alle ore 11 presso il Parco Comunale “Alice Abbà” in zona Colle Fiorentino. 

La deposizione della corona d’alloro

Una tragedia che ogni anno va ricordata per non dimenticare, un pezzo di storia che necessita un popolo consapevole e sempre pronto a gestire la duplice natura umana, in grado purtroppo di compiere massacri come quello che ha dato luogo agli eccidi, in vista dell’esodo Giuliano – Dalmata. 

Nel discorso tenuto dal primo cittadino di Lariano Francesco Montecuollo, ha ricordato con affranta partecipazione le oscenità di quel periodo:

le Foibe sono la rappresentazione fisica di quanto possa essere feroce l’essere umano e dove può arrivare l’odio per l’altro, per il diverso. In questa triste ed efferata storia, i diversi eravamo noi italiani e proprio per questo l’eccidio delle Foibe, come anche altri episodi bui del nostro passato, ci devono essere di insegnamento per il presente e per il futuro”. 

Le grandi caverne verticali, scoperte nel 1943 sull’altopiano del Carso, rivelatrici di migliaia di vite, ingoiarono una quantità che stima più di dieci mila persone uccise, gettate spesso anche vive nelle cavità rocciose, dai partigiani jugoslavi alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Migliaia di italiani (autoctoni della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia) furono vittime della strage. 

Le sofferenze patite dagli abitanti di quella parte del nostro paese, con la tragedia delle Foibe ma anche dell’esodo che li ha visti purtroppo protagonisti, hanno costituito per troppo tempo, come disse il nostro Presidente Mattarella, una pagina strappata nel libro della storia italiana”, dichiara Montecuollo. 

Ogni anno, dal 2004 la Legge ha istituito una solennità civile e nazionale che il 10 febbraio commemora il Giorno del Ricordo: per rinnovare e conservare la memoria la tragedia delle vittime delle Foibe, e dell’esodo dalle loro terre – degli istriani, fiumani e dalmati – nel secondo dopoguerra. 

L’intervento del Sindaco Montecuollo

Noi siamo qui oggi, perché crediamo fortemente che nessuna storia vada cancellata, soprattutto se vogliamo evitare di ripercorrere i passi e ripetere gli errori.

Mi rivolgo in particolare ai giovani, la diversità vi rende cittadini del mondo. Mantenete salde le vostre radici, ma siate sempre curiosi di tutto ciò che vive fuori dai confini. Oggi l’Unione Europea permette a popoli diversi di sentirsi parte di un unico destino di fratellanza e di pace.  

(…) Da noi vennero distrutte reti familiari e sociali; fu cancellata la storia, pluralismo e spirito di comunità. La stessa cosa rischia di avvenire in Ucraina e anche se oggi noi siamo i diversi, non possiamo rispondere con indifferenza, ma denunciare quotidianamente l’orrore della guerra, affinché non arrivi un giorno in cui quell’orrore possa bussare di nuovo alle nostre porte”, conclude Montecuollo, in un discorso che ha trasmesso umanità e speranza all’intera comunità. 

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