Stop al randagismo con il progetto “Zero cani in canile”. Un progetto in progress grazie alle campagne di educazione nelle scuole
di Ester Palmieri
Lariano – Anche Lariano ha aderito al progetto “Zero cani in canile”, ideato da Francesca Toto (specializzata in marketing e volontaria della Lndc) e ormai attivo da anni in Italia, che ha visto una notevole crescita nelle adesioni da parte di molti Comuni italiani.
Un format che si occupa di contrastare e sconfiggere il randagismo, un’impresa attuata negli interessi degli animali e che coinvolge un’intera comunità nella risoluzione di una problematica, che per troppi anni è stata lasciata da parte.

In un’intervista dell’anno scorso, la Toto, promotrice del progetto “anti-randagismo”, ha rivelato l’input che ha permesso di attivarsi in nome del progetto: “Ci siamo resi conto che nonostante le sterilizzazioni e le adozioni nel nostro territorio la situazione del randagismo non cambiava. Così, utilizzando il marketing abbiamo iniziato a fare un’analisi del territorio e a mappare i branchi rendendoci conto che i cani vaganti, considerati randagi, in realtà erano di proprietà.

È iniziato quindi un controllo a tappeto sul territorio con conseguente emissione di verbali: i cittadini sono stati obbligati a chippare i propri cani e l’azione di sensibilizzazione li ha portati a sterilizzare le femmine, in quanto causa di formazione di branchi occasionali che finivano per predare gli allevamenti”.
Un progetto che va avanti con ottimi risultati e che grazie alle campagne di sensibilizzazione e di educazione nelle scuole, per una corretta gestione dei propri cani, ha fortunatamente avuto un’ampia diffusione sul territorio nazionale.

La sensibilizzazione della popolazione e il controllo da parte delle forze dell’ordine sono state le fondamenta del progetto che si oppone alla terribile istanza del randagismo, un percorso iniziato a Vieste e che ora interessa tutt’Italia.
Lariano è ora una delle ultime cittadine pronta a aderire alla missione di salvaguardia nei confronti dei cani randagi, vaganti e abbandonati, sprovvisti di microchip e senza una giusta custodia.
L’Amministrazione comunale è attiva per la causa e ha lavorato per risolvere un problema sociale che solo con la collaborazione di una comunità può completamente risolversi. Il progetto “Zero cani in canile” ha l’obiettivo di trasformare un peso in una risorsa sociale ed economica per la città.
Fondamentale è agire con cura e concretizzare un programma ambizioso in grado di fronteggiare una situazione scomoda: la prima azione interesserebbe la riuscita sterilizzazione dei cani di proprietà, perché, se lasciati incustoditi, diventano la vera causa del randagismo.
Dalla settimana prossima sarà dunque possibile sterilizzare gratuitamente i cani dei cittadini che ne faranno richiesta.

“Il passaggio successivo” – ci dice l’Assessora alle Pari Opportunità con delega al Randagismo e ai Diritti degli Animali, Francesca Proietti, in un comunicato “sarà creare un piccolo canile sanitario con servizi diretti ai privati. Lavoreremo poi sulla prevenzione con attività formative per la popolazione e nelle scuole. Un maggiore controllo e una minore tolleranza saranno disposti per eventuali maltrattamenti e atteggiamenti irresponsabili da parte dei proprietari di cani, al fine di evitare rischi e disagi per i cittadini e per gli stessi animali”.
A tal proposito sarà fondamentale il contributo della Polizia Locale, la Protezione Civile, i Carabinieri, i Carabinieri Forestali e altri soggetti attivi sul territorio, che faranno parte del piano d’azione e di prevenzione del caso.
Mentre l’altra parte attiva del progetto non può che essere la stessa cittadinanza, che se disposta a partecipare, renderà Lariano uno dei primi Comuni senza animali vaganti e Animal Friendly del Lazio.
