Il Partito Democratico come l’Araba Fenice … risorgerà dalle proprie ceneri

Questo per quanto riguarda il momento di difficoltà che il partito sta vivendo a livello nazionale. Così Gabriele Cimmino, Segretario del PD di Velletri, al nostro giornale di Redazione Segretario, il Partito Democratico sta vivendo un momento di difficoltà. Credi che il congresso alle porte possa essere un’occasione di rigenerazione?…

Questo per quanto riguarda il momento di difficoltà che il partito sta vivendo a livello nazionale. Così Gabriele Cimmino, Segretario del PD di Velletri, al nostro giornale

di Redazione

Segretario, il Partito Democratico sta vivendo un momento di difficoltà. Credi che il congresso alle porte possa essere un’occasione di rigenerazione? Dal tuo punto di vista, questa occasione di rinascita è legata alla vittoria di un candidato in particolare?

“Il Partito Democratico più che una difficoltà vive una fase di profonda transizione conseguente a una mancata analisi sulla funzione che ha svolto e deve svolgere nel sistema politico. Il congresso alle porte deve reinterpretare il PD e la sua funzione ed è cosa ben più profonda e difficile di una rigenerazione; il momento per farlo è ora e non possiamo permetterci nessuna operazione di facciata.

In tal senso, più che dalla vittoria di uno dei candidati, tutti equamente validi, sono convinto che l’occasione di rinascita dipenda da cosa farà il segretario eletto negli anni a venire. Se il prossimo segretario riuscirà a ritrovare un ancoraggio di centrosinistra e a non disperderlo nella responsabilità a tutti i costi o in alleanze senza un vero fondamento politico il PD tornerà ad essere centrale”.

Tra poco saremo chiamati a votare per eleggere il futuro Presidente della Regione Lazio e tutto il consiglio regionale. I sondaggi vedono il Partito Democratico e la coalizione a sostegno di D’Amato impegnata in un testa a testa col centrodestra che si presenta unito; quali credi siano gli elementi chiave della campagna elettorale dopo 10 anni di amministrazione del centro sinistra?

“Arriviamo a queste elezioni con 10 anni di buon governo, durante i quali il centro sinistra ha consentito alla sanità laziale di uscire dal commissariamento, ha rimesso in piedi una condizione disastrata a livello di bilancio intercettando i fondi europei, ormai sempre più importanti, con progettualità d’eccellenza. Un ultimo risultato raggiunto, in ordine di tempo: nei consultori del Lazio la pillola contraccettiva sarà gratuita grazie ad uno stanziamento di 10 milioni di euro da parte della Regione Lazio; un passo in più per i diritti di tutti”.

In altre parole, ci sono tutte le condizioni amministrative per rinnovare la promessa e per portare finalmente il Lazio a competere con le regioni avanguardia d’Europa, soprattutto da un punto di vista economico.

Certamente, sulle condizioni favorevoli da un punto di vista amministrativo pesa una mancata condizione politica ovvero la rottura della coalizione con i 5 stelle. Dico rottura perché nella Giunta Zingaretti i 5 stelle erano in maggioranza e hanno contribuito al cambiamento di cui sopra. Purtroppo nell’ultimo miglio prima della contesa elettorale hanno privilegiato la tattica al bene dei cittadini del Lazio e anche alla possibilità di portare avanti le loro stesse idee.

In ogni caso, gli elettori hanno già capito quanto questa posizione sia miope e destinata ad essere marginale e le urne lo confermeranno”.

Focalizzandoci invece sulla nostra città quali credi siano ad oggi le priorità per Velletri che dovrebbero costituire i punti salienti del programma elettorale del partito democratico in vista delle elezioni comunali? Quali sono stati gli obiettivi raggiunti dal vostro partito rispetto ai programmi di cinque anni fa?

Velletri è parte di una trasformazione che vede i comuni della provincia sempre più interconnessi con la Capitale, con tematiche assimilabili alle periferie romane. Tra i nostri concittadini sono sempre di più coloro i quali ogni giorno sono pendolari tra Velletri e Roma per ragioni di lavoro o di studio e vivono questa città in maniera profondamente diversa rispetto al passato.

In merito a ciò, sono profondamente convinto che le priorità del prossimo programma elettorale debbano partire da queste considerazioni che gran parte delle forze politiche in campo ignorano completamente, concentrandosi invece su delle tematiche talvolta veramente incomprensibili ed irrilevanti per la cittadinanza.

Faccio degli esempi: cosa possiamo fare per intercettare le esigenze di un cittadino che vive la sua città solamente nei fine settimana? Come possiamo agevolare, in termini di accesso ai servizi comunali, le famiglie con entrambi i genitori che lavorano fuori Velletri?

Ecco io credo che provare a rispondere a queste domande sia non sono una sfida avvincente ma anche un elemento di forte interesse per gli elettori.

Se penso alle cose fatte, invece, credo che questa amministrazione abbia raggiunto dei risultati di tutto rispetto, nonostante la pandemia che ha messo in stand-by le amministrazioni locali per poi farle ripartire in maniera frenetica con parametri completamente differenti rispetto al passato. Penso ai risultati ottenuti sulla raccolta differenziata, alle tante iniziative rivolte ai giovani e al lavoro, alla manutenzione delle scuole, alla viabilità rafforzata, alle iniziative adottate per promuovere e tutelare i prodotti del territorio a cui si aggiungono i fondi del PNRR che la Giunta è riuscita ad ottenere con i progetti presentati.

Agli assessori e a coloro che si sono fatti carico di tali progettualità va il nostro ringraziamento per il lavoro profuso nella stesura dei tanti bandi presentati, non solo per quelli vinti. Ci tengo a sottolineare questo lavoro “nascosto” perché per ogni progettualità finanziata ce ne sono altre due che invece non arrivano a compimento, in molti casi per una miriade di fattori spesso non dipendenti dalle strutture comunali.

Ecco, io credo che in tali condizioni se siamo riusciti ad ottenere un ammontare così decisivo di risorse che cambieranno il volto di Velletri è per la tenacia dei nostri amministratori.

Il sindaco Orlando Pocci ha rilasciato recentemente un’intervista in cui definisce il progetto politico e civico che ha amministrato finora un “esperimento riuscito” auspicando ad una continuità. In qualità di segretario del Partito Democratico ti trovi in accordo con quanto detto dal sindaco e pensi che questo possa essere un valore aggiunto per l’amministrazione della nostra città?

Il Sindaco Orlando Pocci e Nicola Zingaretti, Presidente Regione Lazio dimissionario

Il Partito Democratico di Velletri partirà da una analisi amministrativa e politica: la giunta Pocci è un “esperimento riuscito” perché ha tenuto dritta la barra dell’amministrazione quando nel palazzo comunale non c’era nessuno per via delle misure anti-covid. Perché ha saputo adattare un programma e un progetto politico al PNRR e al nuovo paradigma di spesa coi comuni che sono passati dalla spending review a non avere abbastanza personale per mettere a terra i progetti.

Senza dare nulla per scontato: abbiamo affrontato e superato parecchi traumi, anche personali oltre che politici, e adesso siamo chiamati ad interpretare una società, uno schema politico e una macchina amministrativa completamente differenti rispetto a 5 anni fa.

Questa analisi delle scelte future, delle nuove priorità, di come coinvolgere al meglio le forze a noi alleate sarà decisiva per il Partito Democratico; è chiaro che la coalizione uscente è un ottimo punto di partenza ma non può mancarci, in un momento decisivo, il coraggio di mettere in discussione i temi, le nostre priorità politiche e le modalità con cui portarle avanti.

Se è vero che il Partito Democratico partirà da una analisi del percorso fatto insieme finora, allora ci concentreremo con ancora più energia sul futuro della città e sull’agenda politica dei prossimi 5 anni.

Sarà il PD a decidere attraverso il confronto, coerentemente con lo lo spirito unitario di questa segreteria, con quale formula coinvolgere le forze alleate, su quali temi chiedere a queste un contributo ancora più coraggioso e come presentarci ai cittadini con un progetto che sia nuovamente vincente.

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