Per garantire una maggiore sicurezza sanitaria necessario rivalutare l’ospedale di Velletri
di Redazione

Velletri – Dal nostro territorio emerge un nome come candidato a consigliere per le prossime elezioni regionali: la dott.ssa Tiziana Pepe Esposito. Ha 59 anni e vive a Lariano. Ha alle spalle un lungo percorso di studi, tra lauree, specialistiche e corsi di formazione. Ha conseguito una laurea triennale per diventare educatrice per gli adulti, per poi proseguire con una specialistica in programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi. La dott.ssa Pepe Esposito ha inoltre una laurea in giurisprudenza ed è iscritta come praticante al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Velletri. Ha conseguito un master in criminologia ed ha seguito un corso di formazione biennale come mediatore famigliare sistemico presso l’AIMS. Ha partecipato a diversi corsi di alta formazione per la Pubblica Amministrazione ed ha conseguito l’attestato di formatore di primo e secondo livello presso l’A.I.F. Lavora nel servizio legale e contenzioso per il Comune di Valmontone.

Perché ha deciso di intraprendere questo percorso?
“La mia candidatura è stata del tutto inaspettata. Dopo che questo è accaduto, ho chiesto il motivo di tale interessamento e mi hanno detto che ero la persona più adatta per rappresentare le istanze del nostro territorio nell’unica istituzione che può veramente contribuire al suo rilancio. Dopo un primo momento di perplessità, ho deciso di accettare questa proposta. Mi sono presentata ai miei cittadini e devo dire di essere orgogliosa e soddisfatta perché non pensavo di trovare così tante persone che mi rispettassero e mi volessero bene”.
Quali sono i punti principali del suo programma elettorale?
“In primis c’è la sanità, che purtroppo ben sappiamo essere una piaga sociale, molto bistrattata negli ultimi dieci anni in Regione. Io non so cosa sia accaduto, però mi domando sempre se le persone che erano lì ad amministrare si rendessero conto della vera situazione che quotidianamente troviamo negli ospedali e nei pronto soccorso. Secondo me uno dei rimedi corretti per porre fine a questa situazione è quella di integrare la sanità pubblica con la parte privata. Secondo me unendo insieme queste forze potremo risolvere più di qualche criticità. Sarebbe inoltre il caso di istituire vari centri come primo accesso di individuazione del problema e coordinare quelli già esistenti.
Mi auguro che presto anche il nostro ospedale di Velletri venga rivalutato. Dovrà infatti garantire una maggiore sicurezza sanitaria alla cittadinanza al pari degli altri presidi già esistenti nella regione. Il mio obiettivo è una sanità più attenta e di alta qualità.
Un aspetto importante del quale vorrei occuparmi in regione Lazio è quello che riguarda il sociale: l’attenzione verso le persone più sfortunate, quelle che da sole non ce la fanno e che debbono essere accompagnate nel loro percorso di vita e soprattutto dal punto di vista sociale; in particolare la terza età. Fortunatamente ci sono molti centri anziani attivi ed efficienti, che devono però essere sostenuti e supportati.
Proprio ultimamente vedevo dei progetti innovativi realizzati nelle regioni del nord, ritenute le più avanzate, che potrebbero realizzarsi anche qui.
Dal punto di vista sociale poi penso anche al sostegno alle famiglie, alle donne, agli uomini e ai separati. Ho nominato questa “categoria” perché non se ne parla spesso; ho notato infatti che se ne parla in televisione prima di Natale, prima delle feste, ma poi queste persone vengono messe da parte.
Non di meno ho a cuore il problema che riguarda la valorizzazione del territorio; in particolare creare incentivi per l’agricoltura in modo tale da farla conoscere in tutta Italia.
Altro aspetto che mi interessa è il sostegno alle imprese del territorio, che tanto hanno sofferto con la pandemia. È necessario creare una cabina di regia attenta a queste situazioni, che aiuti le persone e le imprese, magari attraverso i bandi che regolarmente vengono emanati”.
Secondo alcuni sondaggi la percentuale di chi non andrà a votare è allarmante; ciò dimostra un distaccamento generale dei cittadini dalla politica. Cosa ne pensa?
“Penso che la politica ormai negli ultimi anni abbia dato una bruttissima immagine di sé. Abbiamo visto in campo nuovi partiti, che hanno promesso molto ma che, come gli altri, non le hanno realizzate. Si sono concentrati più alle poltrone che ascoltare le istanze della gente. Secondo me la politica dovrebbe ripartire dal basso, ascoltando i cittadini ed anche ascoltando i sindaci, perché sono in prima linea”.

Cosa si sente di dire ai suoi elettori e soprattutto perché dovrebbero votarla?
“Credo che dovrebbero votarmi, perché esco un po’ fuori da quello che è il profilo politico che i cittadini non vedono di buon occhio. I cittadini spesso vedono politici un po’ boriosi, saccenti, purtroppo poco vicini, o meglio vicini ad essi solo nel momento della campagna elettorale.
Io ho la fortuna di essere alla mia prima esperienza, sono una figlia, sono una mamma, sono anche una nonna, e soprattutto sono una donna e credo che questo abbia influito sulla decisione di candidarmi, perché è giusto che le donne siano chiamate a dare il loro contributo nell’interesse di tutti e che dimostrino il loro valore. Inoltre, un’altra cosa che mi contraddistingue è che per molti anni ho lavorato negli enti locali e questo mi ha permesso di stare a contatto quotidianamente con le persone che chiedono di essere aiutate e che trovano difficoltà ad approcciarsi con la pubblica amministrazione. Penso di poter dare anche io un piccolo contributo a questa comunità. Io ce la metterò tutta”.

Lei si presenta in coppia con Roberto D’Ottavio; gli elettori come devono votare?
“Voglio intanto spendere alcune parole su Roberto: lui oltre ad essere il mio compagno in questo percorso politico, è un mio amico ed è una bellissima persona. Siamo molto simili, siamo entrambi legati ai valori, alla famiglia e siamo molto attenti alle persone. Lui è assessore all’urbanistica di Civitavecchia, e in questo ultimo periodo ho potuto vedere quanto le persone gli vogliono bene e gli riconoscono i meriti per delle grandi opere che lui è riuscito a realizzare. I cittadini debbono votare facendo una croce sul simbolo Forza Italia e poi scrivere Pepe e D’Ottavio”.
Qual è un suo desiderio?
“In questo momento è quello di raggiungere l’obiettivo, anche per una mia soddisfazione personale, ma non solo. Soprattutto riuscire a rappresentare i cittadini in questo territorio. Io metterò tutto il mio impegno, mi rendo conto che è una grande responsabilità, però sono abituata ad impegnarmi. Sono convinta che sia chi mi conosce sia chi non mi conosce non avrà problemi a esprimere il consenso nei riguardi miei e di Roberto”.