Fausto Servadio, entusiasta di aver fatto la scelta giusta nel sostenere Ascanio Cascella Sindaco, riceve applausi per le motivazioni che ha elencato con la consueta chiarezza e determinazione
Velletri (Rm) – L’attesa di un finale di campagna elettorale che ha visto, specialmente negli ultimi giorni, toni a dir poco incandescenti tra i diversi schieramenti politici e addirittura tra alcuni candidati è stata coronata da una piazza Mazzini gremita e attenta a recepire le ultime raccomandazioni prima del voto.
Tra i partecipanti, che giungevano sempre più numerosi, anche se di differenti orientamenti, si respirava un’aria di festa in anteprima, sostenuta da bandiere di ogni colore e da cartelli inneggianti ad Ascanio.
Per primo a parlare alla platea è stato il Candidato Fausto Servadio che, forte dell’accordo programmatico con Cascella, ha ribadito quanto comunicato agli elettori nei giorni precedenti sia a mezzo stampa, sia tramite social e sia di persona: “il nostro accordo è sul programma. Io voglio il bene di Velletri e confrontandomi con Cascella ho trovato lo stesso ardore nel suo progetto”
La verve di Fausto Servadio, nota ai velletrani per averlo ben conosciuto nei lunghi 10 anni di Sindaco, si è subito infiammata nel ricordare ad esempio il “picchettaggio fatto per impedire la chiusura dell’ospedale di Velletri”. Non sono mancate neppure pungenti frecciate ai suoi ex compagni “democratici” per non aver fatto niente dopo la sua amministrazione.
Ancora più entusiasmo lo ha manifestato quando ha risposto con puntuale chiarimento alle “voci bugiarde e ingannatrici” che corrono sui social e sulla bocca di alcuni candidati, affermando di “avere il consenso di tutti con eccezione di 3 o forse 4 candidati” “Se volete il bene di Velletri e sapete quanto io ne ho, votate per Ascanio Cascella che lo vuole ugualmente”
Il lungo applauso di sostegno e di condivisione al grido “Fausto! Fausto!” ha concluso il suo intervento.
A chiudere l’incontro il candidato Ascanio Cascella che con fervore ha confermato la condivisione dei punti focali dei due programmi ‘apparentati’ ed in particolare si è soffermato sul rilancio dell’agricoltura, una volta vanto del territorio velletrano e sul depauperamento del patrimonio boschivo. A tal proposito ha sottolineato l’importanza di avere vicino l’assessore regionale all’agricoltura, Giancarlo Righini – presente alla kermesse.
“Questo non è un comizio, ma una festa per condividere idee e programmi” ha concluso in un crescendo di applausi e con il canto insieme a tutti i partecipanti dell’inno nazionale