Durante l’udienza di lunedi 22 maggio il PM Giovanni Taglialatela ha modificato il doppio capo d’accusa a carico della maestra Francesca Rocca

Velletri (Rm) – Lunedì 22 maggio si è tenuta la nuova udienza per il caso di Lavinia Montebove, la bimba investita nel 2018 nel parcheggio dell’asilo “La Fattoria di Mamma Cocca”.
Allo stato attuale, dopo quanto modificato dal PM, resta l’accusa di abbandono di minore per tutti i bambini che erano rimasti nell’asilo, mentre la maestra portava la piccola Lavinia in ospedale insieme all’investitrice, Chiara Colonnelli.
È stata invece modificata l’accusa di abbandono di minore in relazione a Lavinia, divenuta ora lesioni gravissime con la colpa che sostanzia nel non adempimento degli obblighi di vigilanza connessi al suo ruolo di maestra. Data la modifica dell’accusa, il 19 giugno non si procederà con la tanto attesa udienza di discussione che avrebbe poi portato alla sentenza.
C’è comunque ancora la possibilità che si arrivi alla sentenza di primo grado entro luglio.
Le dichiarazioni di Cristina Spagnolo, avvocato della famiglia Montebove:
“La sostanza non cambia, secondo l’accusa la Rocca non ha adeguatamente vigilato su Lavinia come il suo ruolo di maestra le avrebbe imposto di fare e le conseguenze sono purtroppo ben note. Dovrà rispondere davanti al giudice di questa omissione e di aver abbandonato i bimbi da soli in struttura dopo l’incidente. In buona sostanza la Rocca quel giorno ha fatto tutto ciò che una maestra non avrebbe dovuto fare per tutelare i bambini a lei affidati”.
Le parole di Massimo Montebove, papà di Lavinia:
“Oggi si è parlato anche di risarcimento ed abbiamo ribadito che quanto ottenuto, tra l’altro solo dalla assicurazione della macchina della investitrice, è solo parziale. La maestra Rocca sarà chiamata a rispondere anche dal punto di vista risarcitorio in maniera importante. Infine, sottolineo come nel fascicolo processuale sia entrata da oggi anche la nostra denuncia per falsa testimonianza alla commerciante di Velletri che con le sue dichiarazioni voleva alleggerire la posizione della maestra”.