In data 23 giugno 2023 abbiamo riportato la notizia che la centenaria struttura della ‘Casa di Riposo Pia Opera G. e F. Berardi’ avrebbe portato a termine la sua attività di assistenza
Velletri (Rm) – Dopo la pubblicazione, la notizia è rimbalzata come un tam tam sui social con i relativi commenti dei numerosi cittadini che in un modo o nell’altro hanno avuto riferimenti con la struttura. Abbiamo allora ritenuto doveroso ascoltare ed approfondire le motivazioni che hanno determinato uno sconcerto in tutta la comunità veliterna.
Come sempre succede in situazioni critiche e delicate le responsabilità non sono mai tout court da una parte o dall’altra e tantomeno legate ad un solo evento ma la risultante di molteplici concause.
Per questo motivo, più che dare voce alle singole interpretazioni verso la chiusura della Casa di Cura, correndo il rischio di non poterle supportare con documentazioni e prove certe, abbiamo ritenuto di chiedere direttamente alla Fondazione ‘Pia Opera G. e F. Berardi’ di dare ai cittadini una risposta al “perchè” della chiusura.
E’ con molto onore che l’abbiamo ricevuta e che pubblichiamo integralmente per far luce e soprattutto far tacere voci discordanti o addirittura diffamanti nei confronti di chi ha gestito in questo lungo tempo l’attività della Fondazione stessa con “assistenza qualificata e personalizzata“.
Comunicato della Fondazione Pia Opera Berardi
La Casa di riposo – Opera Pia “G. e F. Berardi” dopo tanti anni di operatività si avvia a chiudere l’attività. Un servizio di cura e assistenza rivolto agli anziani che ha accompagnato generazioni di cittadini veliterni fin dai primi anni del secolo scorso. Fu infatti Agostino Berardi a lasciare nel 1905 la parte disponibile del suo patrimonio per la creazione del Pio istituto. Con Regio Decreto del 3 dicembre 1908 venne eretto in ente morale. Il benefattore, nel suo testamento esprimeva chiaramente la volontà di “creare un Pio ricovero di povere vecchie inabili al lavoro provenienti dalla classe di poveri vignaroli”.
Rimanendo fedele alle volontà di Agostino Berardi l’opera Pia ha sempre mantenuto delle rette molto basse, svolgendo così una importantissima funzione di carattere sociale facendosi prossima, nei tanti anni di attività, a numerose famiglie con difficoltà economiche, accogliendo e ospitando anziani autosufficienti.
La casa di riposo per legge nazionale è stata trasformata in Istituto pubblico di assistenza e beneficenza (Ipab). È durante questo lungo periodo, caratterizzato dalla conduzione come Ipab, che sono nati diversi problemi, in alcuni casi rimasti irrisolti. Si arriva poi a fine 2020, data in cui la struttura (in applicazione di un’altra normativa) è tornata ad essere una realtà privata senza scopo di lucro, retta secondo la forma giuridica della Fondazione. A marzo dello stesso anno è scoppiata la crisi pandemica che ha determinato un ulteriore sofferenza nella gestione economica della casa di riposo.
Nonostante tutto e con la dovuta attenzione, la Fondazione ha continuato a mantenere le rette molto basse nel rispetto della volontà testamentaria di Agostino Berardi, proseguendo così l’opera di servizio sociale svolta a favore della città di Velletri. Nel contempo ha provveduto a prendere in carico le questioni irrisolte, cercando di trovare una soluzione, ma le situazioni d’affrontare sono risultate molto complesse, in particolare riguardo ai lavori di ristrutturazione da effettuare.
Successivamente, in seguito ad un’ispezione della Asl, l’amministrazione comunale di Velletri con un ordinanza del 3 febbraio 2022 ha disposto la chiusura della casa di riposo. Tale ordinanza indicava la necessità di adeguare la struttura secondo le più recenti normative in materia, ma tale operazione comportava ingenti spese da effettuare, cosa che la Fondazione non è nelle condizioni di sostenere.
La Fondazione, con tutte le sue forze, ha tenuto operativo il “Berardi” per un altro anno proprio perché aveva ben presente le problematiche degli ospiti e dei loro familiari a poter trovare, in tempi brevi, una sistemazione a condizioni economiche favorevoli come quelle del “Berardi”. Ma, purtroppo ora non si può più mantenere aperta la struttura. Grazie però alla mediazione della Fondazione si sono trovate per tempo alcune realtà in grado di ospitare gli anziani a condizioni vicine a quelle del “Berardi”.
Questa è la storia di un opera sociale che non vuole morire, bensì al contrario la Fondazione desidera adoperarsi per provare a trovare i fondi necessari alla ristrutturazione della casa di riposo, con la speranza di tornare così un giorno ad accogliere gli anziani in difficoltà economiche, come aveva desiderato Agostino Berardi.