Abbiamo intervistato il candidato sindaco per le prossime elezioni comunali Fausto Servadio, sindaco di Velletri per due mandati consecutivi nel 2008 e nel 2013

Velletri (Rm) – Seguiamo la rassegna delle interviste ai Candidati a Sindaco per le prossime elezioni del Comune di Velletri. Al nostro invito ha risposto il leader della lista civica “Insieme per Velletri”, Fausto Servadio, che rispondendo alle nostre domande, presenta le Idee e la Visione di una VELLETRI FUTURA

Prima di entrare nel vivo del discorso sulle elezioni, data la recente notizia, vuole lasciarci un ricordo di Marcello Pontecorvi?

“Ho appreso con grande sgomento la scomparsa dell’amico Marcello, consigliere comunale, assessore e vicesindaco al mio fianco dal 2008 al 2018. Marcello Pontecorvi si può descrivere come una persona perbene, un uomo capace e onesto, un valente esponente delle istituzioni, di cui sentiremo profondamente la mancanza. Con lui abbiamo condiviso giornate di intenso lavoro e ho sempre potuto contare sulla sua competenza amministrativa, in ogni momento. Era una persona che sapeva farsi volere bene e in politica come lui ce n’erano e ce ne sono pochi. Mando le mie più sentite e sincere condoglianze ai familiari di Marcello. Mancherà, con il suo garbo e la sua esperienza, a tutta la città di Velletri”.

Cosa l’ha spinta a candidarsi a Sindaco?

“Quello che mi ha spinto a candidarmi è in primis la mancanza di offerta fatta dagli altri candidati: ho visto un candidato senza alcuna esperienza in politica e nell’amministrazione di una città, appoggiato da quelle stesse persone che vent’anni fa hanno portato Velletri al dissesto finanziario; ho visto anche un candidato sindaco che da circa cinque anni fa selfie mentre ripara buche, quando in teoria essendo assessore è pagato per fare questo. Anche io quando ero sindaco mi sono occupato del rifacimento delle strade, ma non mi facevo i selfie per ottenere qualche consenso o complimento. Detto questo ho deciso di candidarmi per dare anche la possibilità ai cittadini di scegliere da chi vogliono essere amministrati, dimodoché non si possa accusare il sindaco Servadio di averli abbandonati e non aver partecipato a questa competizione. Amo questa città più di ogni altra cosa e ho sentito il dovere di dovermi rimettere in campo”.

Perché ha scelto di candidarsi con una lista civica?

“Innanzitutto io mi candidato per amministrare una città e devo rappresentare questa città e i suoi cittadini, sia quelli che votano a destra, sia quelli che votano a sinistra, sia quelli che non votano, perché oggi abbiamo un numero elevatissimo di persone che non votano e anche quest’ultime vanno rappresentate. Per questo motivo ho scelto di candidarmi con una lista civica, dimodoché tutti possano trovare una rappresentanza. Invito i cittadini a guardare i programmi elettorali, a leggere quelli del 2008 e del 2013 a fare un riscontro con quello che poi io e la mia amministrazione abbiamo concretamente fatto. Li invito anche a leggere il programma del 2018 proposto dall’attuale amministrazione e anche in questo caso a confrontare quello che era stato promesso e quello che non è stato fatto, perché ritengo che sia mancata la continuità amministrativa da parte dei personaggi che hanno governato in questi ultimi cinque anni e che io stesso avevo sostenuto a suo tempo”.

C’è polemica ad oggi con il PD?

“Io sono un uomo di centro-sinistra, sono un liberale, anche se molti mi dipingono come un uomo di destra. Molte delle scelte fatte dal PD non le ho condivise e per questo, non lo nascondo, sostengo da anni Renzi. Al di là di questo ribadisco la scelta di candidarmi con una lista civica perché non voglio rappresentare solo gli elettori di centro-sinistra, ma voglio rappresentare tutti”.

Quali sono gli obiettivi ed i progetti per Velletri?

“I progetti che voglio portare avanti sono quelli che non sono stati realizzati in questa passata consiliatura e che erano presenti anche nel programma del 2013-2018. Sicuramente un obiettivo fondamentale è quello di riportare l’Ospedale di Velletri a DEA di 1° livello. È noto che già in passato ho difeso e combattuto sia per l’ospedale sia per il San Raffaele, che è un altro tema importantissimo che va affrontato. Se non sussistono motivazioni valide per cui il San Raffaele a Velletri debba rimanere chiuso, allora sarà mio impegno farlo riaprire, perché i servizi che sono al suo interno, sono fondamentali per Velletri e per il territorio.

Un altro obiettivo è la riqualificazione e ricostruzione del centro storico con la realizzazione di un parcheggio multipiano a via Paolina, che toglierà le macchine dal Corso e dalla piazza principale e l’apertura e valorizzazione delle botteghe dell’arte, che creino interesse e portino turisti all’interno della città. Proprio in vista della realizzazione di questo obiettivo vogliamo creare una Scuola dell’Arte e dei Mestieri all’interno dell’ex Mattatoio. Tra le altre cose un progetto per me fondamentale è portare la ASL vicino l’Ospedale così da creare un polo della salute”.

Vuole inviare un messaggio agli altri candidati a sindaco?

“Quello che dico intanto è che vanno tutti premiati, perché oggi chi si candida per governare una città, togliendo tempo alle proprie attività, è a mio parere un eroe. Per il resto saranno i cittadini poi a scegliere chi meglio potrà amministrare questa città”.

Quale messaggio vuole lasciare ai cittadini?

“Di solito in campagna elettorale si fanno tante promesse; io mi limito a dire che ci sono e che sono a disposizione per amministrare questa città. In passato volevo che Velletri diventasse la città meglio amministrata d’Italia e l’obiettivo è ancora quello. Voglio riportare la città al ruolo che merita, portando ricchezza, turismo e sviluppo. Un appello nello specifico lo faccio ai giovani e a loro dico che io oggi mi candido per amministrare quello che domani dovranno amministrare loro. Quindi ai giovani cittadini dico interessatevi, partecipate, venite a votare, esercitate questo diritto che è fondamentale per la vita democratica”.