Nella giornata di giovedì 21 giugno, un detenuto del carcere di Velletri ha tentato il suicidio impiccandosi nella sua cella. La notizia ha fatto subito scalpore essendo il secondo episodio simile in pochi giorni, vista l’aggressione finita in tragedia avvenuta pochi giorni fa nello stesso luogo
Velletri (Rm) – Il detenuto, trentaseienne, ha tentato di togliersi la vita impiccandosi e restando per molto tempo senza ossigeno. I soccorritori hanno visto necessarie varie manovre di rianimazione e l’uomo è stato trasportato a Tor Vergata d’urgenza con l’elio ambulanza, per essere ricoverato in attesa di accertamenti. Si attendono ulteriori aggiornamenti.
La notizia viene data dal segretario regionale USPP Daniele Nicastrini.
“Ancora un caso di tentato suicidio tramite impiccagione di un detenuto italiano di circa 36 anni, presso il carcere di Velletri già teatro in questi giorni dell’avvenuto omicidio di un detenuto straniero per mano di altro, dove è stato necessario l’intervento dell’elicottero per l’invio ad un ospedale romano”.
Proprio oggi USPP ha chiesto al Provveditore di Roma competente per le regioni di Lazio Abruzzo e Molise un incontro urgente per rivedere la situazione nei reparti isolamenti strapieni di soggetti con gravi disturbi psichiatrici e chiesto unitariamente ad altre sigle un intervento della regione Lazio da parte del Presidente ROCCA nel merito.
“Oggi per lavorare in sezioni detentive – conclude Nicastrini – servono urgenti interventi a sostegno dei pochi agenti presenti, di un supporto costante e di direttive diverse da quelle attuali dove si chiede ad un solo agente di garantire l’incolumità fisica dei detenuti, che in molti casi diventano violenti con se stessi e nei confronti del personale stesso”.
USPP Lazio si sta adoperando affinché siano assunte tutte le iniziative a tutela del personale di Polizia Penitenziaria che sta affrontando sempre più da solo una lotta impari con un sistema alla deriva.