la vita giovanile di Antonio De Curtis, scritta ed interpretata da Antonio Grosso e Antonello Pascale. Un tributo alla maschera più grande di tutte, ad un uomo che fu magnifico ed indimenticabile come attore e come persona: il grande Totò, nato Antonio Clemente e riconosciuto poi col cognome del padre, Antonio De Curtis
Velletri (Rm) – Nuovo imperdibile appuntamento, mercoledì 26 luglio, alle ore 21, nel Chiostro della magica cornice della Casa delle Culture e della Musica con la seconda edizione della rassegna “ViviVelletri”. Il ricchissimo cartellone, messo a punto dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri diretta da Giacomo Zito con il contributo della Regione Lazio e il patrocinio del Comune di Velletri, prevede una serie di appuntamenti artistici e intende valorizzare ulteriormente un luogo denso di attrattive storiche e artistiche come la struttura seicentesca dell’ex Convento del Carmine, oggi Casa delle Culture e della Musica di Velletri, facendolo rivivere – ed è questo lo spirito della manifestazione, contenente già dal nome un’esortazione a godersi le bellezze culturali e architettoniche della città.
Ospite della serata Antonio Grosso, che ha scritto e diretto lo spettacolo “Il piccolo principe … in arte Totò”, insieme ad Antonello Pascale.
Lo spettacolo narra le vicende della vita giovanile di uno dei più grandi Attori e Maestri della comicità̀ internazionale che Napoli abbia mai partorito: Antonio De Curtis, in arte Totò.
Immersi in un’atmosfera surreale, lo spettacolo racconta le vicende e vicissitudini che l’attore partenopeo ha dovuto affrontare prima di arrivare al grande successo ed essere riconosciuto a livello nazionale come il vero e proprio “Principe della Risata”. In scena Antonio Grosso, nei panni del grande artista, accompagnato da Antonello Pascale che interpreta i diversi personaggi che Totò incontra sul suo cammino: dagli amici, ai parenti, dal popolo che anima le strade del famoso quartiere de La Sanità dove lui stesso e cresciuto, agli amori e le delusioni, passando poi per gli artisti che ha conosciuto, gli impresari teatrali ed i commilitoni con cui e partito soldato per servire la patria.
Con Il Piccolo Principe … in arte Totò, si vuole omaggiare la grandezza del Maestro, in tutte le sue forme, artistiche emozionali e psicologiche, dimostrando che dietro una delle più̀ grandi Maschere del Cinema moderno si nascondeva un animo sensibile che, con tenacia, talento, passione ed umiltà̀ e diventato un’icona della Comicità̀ Archetipa, riconosciuta dai più̀ grandi maestri del Novecento Italiano. Tutti i personaggi prendono vita dalle voci dei due interpreti in scena, unici esecutori di tutte le vicende narrate, secondo i canoni della teatralità̀ italiana. Un lavoro originale perché́ per la prima volta si porta in scena un periodo della vita di Totò, non conosciuta al grande pubblico.