Marco Bertucci: “Il giudizio di parifica della Corte dei Conti sul bilancio 2022 della Regione Lazio ha certificato l’insufficienza della precedente amministrazione di centrosinistra a guida PD e M5S. A causa loro siamo costretti ad affrontare una situazione decisamente complessa”
Roma (Rm) – “Quanto abbiamo denunciato più volte in campagna elettorale corrisponde a verità: abbiamo avuto la conferma. Faccio mie le parole del nostro capogruppo Sabatini: ecco il tanto celebrato buon governo di Zingaretti e della sinistra tutta. Ora saranno i cittadini a dover pagare le conseguenze di questa azione amministrativa così superficiale”.
Con queste parole Marco Bertucci, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale del Lazio, ha commentato il giudizio di parifica arrivato oggi 29 settembre alla Regione Lazio.
“Quello che più deve far riflettere è che a causa del mancato rispetto dei rilievi della Corte dei Conti da parte di chi ci ha preceduto saremo costretti a programmare ulteriori tagli nel prossimo bilancio regionale, dovendo necessariamente accantonare ulteriori somme che andranno ad aggiungersi a quelle previste, ed ereditate anche esse dalla precedente giunta, legate al disavanzo sanitario, come ha già spiegato l’assessore Righini. Senza le mancanze dei nostri predecessori, avremmo potuto evitarlo”, prosegue il consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
Come ha spiegato il presidente Rocca, il giudizio della Corte dei Conti certifica la mancanza di 170 milioni di euro. “La lettura non può che essere anche politica: i tagli che arriveranno nel prossimo esercizio saranno causati dalla gestione della Regione portata avanti negli scorsi anni dal PD ed anche dal M5S, e questo perché, lo ha spiegato la Corte, la giunta che ci ha preceduto non ha rispettato le indicazioni ricevute dalla Corte stessa. Certamente questo non ci spaventa: porteremo avanti le indicazioni ricevute dalla magistratura contabile con senso di responsabilità ed impegno massimo, nell’assoluto interesse dei cittadini e della Regione tutta”, chiude Marco Bertucci.